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non dovrei pubblicare ma
vabbè

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« hoseok... c'è un tuo amico qui che vorrebbe vederti. » il tono triste e preoccupato della madre si fece spazio nella testa del rosso, troppo impegnata a deprimersi. il ragazzo si strinse nelle coperte del proprio letto, emettendo un mugolio triste e infastidito, desiderando ancora di più di poter sparire dal mondo.

si sentiva un peso per qualsiasi cosa o persona, i suoi occhi erano stanchi e ancora rossi per il pianto che aveva lasciato uscire per tutto il pomeriggio. non aveva idea di che ore fossero. « se è jimin digli che può anche andarsene a fanculo. » rispose con durezza, mentre seppelliva il volto scosso dentro al cuscino, pensando che probabilmente gli mancava solo di vedere il volto di quel ragazzo per completare quella giornata.

lo madre lo rimproverò sul momento per l'insulto, e fece un altro paio di passi all'interno della stanza. « dio, hoseok, non riesco a vederti in questo stato. » disse lei avvicinandosi al suo letto e sedendosi sul bordo, tentando di levargli le coperte per poterlo guardare « hai intenzione di finire tutti i liquidi che hai in corpo? almeno mangia qualcosa. » lanciò un'occhiata al piatto del pranzo ancora intatto lasciato sul comodino del ragazzo. « alza le tapparelle, non riesco nemmeno a vedere il tuo viso... »

« non ti perdi nulla di eccezionale. » rispose hoseok, tirando su col naso e desiderando sempre più sparire. non era capace neanche più di frequentare la propria scuola per un giorno normale. il suo corpo non gli apparteneva più, e tutto lo stress che aveva accumulato attraverso jimin non lo stava aiutando, facendogli provare un peso sempre maggiore sul corpo.

si sentiva crollare, completamente. si chiese cos'avesse fatto di così sbagliato per finire in una situazione del genere. « ti prego mamma, dì a jimin di andarsene. non ho proprio intenzione di vederlo. né oggi né prossimamente. » ripetè hoseok, con tono pesante e stanco. voleva dormire per un tempo infinito, fino a quando il dolore non fosse finito e lui avrebbe potuto ricominciare a respirare.

« oh ma non è jimin, tesoro. » rispose la madre, sollevando le sopracciglia mentre accarezzava le forme del figlio da sopra le coperte. « è un altro ragazzo. ha i capelli grigi, ha detto di chiamarsi yoongi. è un nuovo amico, hobi? »

il ragazzo si immobilizzò sotto il tocco della madre, non sapendo cosa fare. non che non avesse immaginato che yoongi si sarebbe precipitato a casa sua dopo aver scoperto che era stato male, ma non aveva pensato che sarebbe potuto succedere sul serio. in più, era in uno stato pietoso al momento, e desiderava tutto tranne che yoongi lo vedesse conciato in quel modo. si tirò su a sedere, con un'espressione quasi terrorizzata. « assolutamente no, non può vedermi così, che figura ci farei? » esclamò nel panico.

« è preoccupato per te, tesoro » gli disse la donna, cercando di convincerlo e ricordando quanto gli occhi di yoongi le erano apparsi disperati. Si chiese quale tipo di relazione ci fosse tra quei due ragazzi. « balbettava per quanto era nervoso, e chiedeva soltanto di te. dovresti vederlo solo per fargli sapere che stai bene. »

bene. ad hoseok venne da ridere. come poteva mentirgli in modo così evidente. era chiaro che non andasse bene. anzi, andava solo di merda, completamente uno schifo. ma si sforzò comunque di farlo, per lo sguardo della madre, e le chiese di aiutarlo ad alzarsi dal letto. 

diede una veloce riordinata alla stanza, e aprì le finestre per far cambiare aria. sentiva yoongi scambiare due parole con la donna nell'altra stanza, mentre intanto lui si sistemava seduto sul letto. non sapeva cosa avrebbe potuto dirgli. " ehi! sai, le mie gambe sono appena andate a puttane e tutto il resto, in più sono uno schifo anche emotivamente perché bè il ragazzo che ho amato per due anni non ha fatto altro che tradirmi con un altro per chissà quanto tempo. " e sarebbe stato comunque dir poco di tutto quello che hoseok si sentiva addosso.

la porta si aprì piano, rivelando a figura magra e bianca di yoongi, immobile sulla soglia. lo guardava come se fosse appena tornato dalla morte, con gli occhi cupi e lucidi. hoseok aprì la bocca per dire qualcosa, ma quella visione, di uno yoongi così spaventato, lo lasciava completamente senza parole. non fece nemmeno in tempo a chiamare il nome dell'altro che il grigio chiuse la porta alle sue spalle, e senza che il rosso se lo aspettasse minimamente si gettò su di lui, stringendo il suo corpo in un abbraccio.

lo strinse forte, come se stesse per sfuggirgli da un momento all'altro, poggiando, nascondendo il volto nella spalla del più piccolo. hoseok si sentì i brividi per tutto il corpo, con yoongi così vicino ad abbracciarlo in quel modo così toccante. lo strinse a sua volta, chiudendo gli occhi e sentendo di nuovo gli occhi bruciargli per le lacrime. si costrinse a rimandarle indietro. non doveva mostrarsi triste, anche se questo andò ben presto a farsi benedire nel momento in cui sentì yoongi lasciar andare un singhiozzo mentre era premuto contro di lui. « temevo l'impossibile... » gli disse piano, stringendo ancora di più il rosso.

hoseok fece passare le proprie dita nei capelli dell'altro, cercando di calmare sia lui che sé stesso, mentre le lacrime gli rigavano le guance. mai si era sentito così cercato, nemmeno con jimin era successo. qualcuno che al solo vederlo fosse capace di piangere per l'emozione, e che riusciva a spaventarsi così tanto all'idea di perderlo. « dimmi che stai bene, ti prego, ho bisogno di sapere che stai bene hoseok .» gli disse poi yoongi, staccandosi da quell'abbraccio e posando le mani sulle guance dell'altro, passando il pollice sulle lacrime che continuavano a scendere.

il ragazzo si morse il labbro inferiore, consapevole che non poteva dare le certezze che l'altro gli stava chiedendo. si sentì ancora più triste nel saperlo, mentre poggiava di nuovo la testa sulla spalla dell'altro e lasciava andare i singhiozzi che aveva trattenuto fino a quel momento e che mai in tutta la vita aveva fatto sentire a qualcuno. yoongi era la prima persona che lo sentiva piangere.

« tu sei troppo per me, yoongi... » gli disse piano hoseok, mentre il grigio lo stringeva ancora e passava le sue mani sulle sue spalle e sulla sua schiena per cercare di calmarlo. si sentì il viso in fiamme, quando lo ascoltò dire quelle parole. 

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non so se mi piace questo
capitolo va bene.

happy days ✓Where stories live. Discover now