Al chiaro di Luna

536 30 2
                                    

Giovanni Pov's
Dio, sono un fascio di nervi!
Era la notte prima dell'evasione ed ero nervosissimo.
Avevo paura, paura di sbagliare.
Uscì dalla struttura.
Forse un po' d'aria mi farà bene.
Un lieve venticello fresco mi accarezzò il viso muovendomi un poco i capelli.
La Luna piena splendeva alta nel cielo riflettendosi sui flutti scuri dell'oceano rendendoli simili ad argento liquido.
Sospirai inspirando a pieni polmoni la fresca aria salmastra.
Le stelle brillavano come diamanti sul mantello blu della notte.
Notai con la coda dell'occhio una figura che si era appena posizionata accanto a me.
Non avevo bisogno di guardare chi fosse, lo avevo già intuito.
Sospirò «Domani è il grande giorno.»
Annuì «Si. Da domani tutto sarà di nuovo come prima.»
«O forse no.» sussurrò prendendomi delicatamente la mano.
Il mio arto formicoló e il cuore prese a battere più forte.
Mi girò verso di se: i suoi occhi azzurri erano ancora più belli al chiaro di Luna.
Eravamo separati da pochi millimetri, i nostri nasi si sfioravano e riuscivo a sentire il suo respiro sulle mie labbra.
«Forse niente sarà più come prima. Io vorrei che, stavolta, tu facessi parte della mia vita ancor più di adesso. Forse ti sto confondendo...Ma è da tanto che mi tengo dentro i miei sentimenti, lo sai che non sono bravo a dimostrarli. Cerco sempre di mantenere la maschera da Andrea cinico e bastardo ma con te, con te è impossibile. Sei talmente tante cose che non si spiegano. Sei la luce nei giorni più bui, la luce del faro nelle tempeste, sei la salvezza della mia dannazione, sei...tu sei la mia vita. Ora voglio finalmente dimostrarti ciò che provo davvero per te. Ma non sono capace a dirtelo con le mie parole perciò...
Non ti sorprendo più con le mie follie
Con le mie teorie
Che per amarsi non per forza serve tanto tempo
O come dici tu saggiamente
Forse neanche qualche giorno
Ma non dimentico neanche l’attimo in cui
Mi hai visto li seduto solo ad aspettarti
Tu te ne stavi li fermo
Con la paura di svegliarti
Guardare insieme a te il sole sciogliersi
E tirar tardi in giro a piedi per le strade liberi
Poi non trovarsi , sentirsi persi
Con la paura di cercarsi
E allora porta via questa malinconia
Devi convincermi che non sei mai andato via
E adesso scaldami in tutti gli angoli
Con la tua pelle ed i tuoi baci e poi guariscimi
Fammi sentire tutta quella voglia che hai di vivermi
E poi cancella dentro me l'incertezza e la paura che ho di perderti
Ed è incredibile se poi ripenso che
Il primo bacio è arrivato come un acquazzone imprevedibile
Ma cosi bello
Come pioggia, pioggia dopo tanto sole
Io che stringevo le tue mani per ore
E ti dicevo che dalle mani sento molte cose
Tu non capivi le mie parole
Ma le capisci ora , ora che non stiamo insieme!
E allora porta via questa malinconia
Devi convincermi che non sei mai andato via
E adesso scaldami in tutti gli angoli
Con la tua pelle ed i tuoi baci e poi guariscimi
Fammi sentire tutta quella voglia che hai di vivermi
E poi cancella dentro me l'incertezza e la paura che ho di perderti
E allora porta via questa malinconia
Devi convincermi che non sei mai andato via
E adesso scaldami in tutti gli angoli
Con la tua pelle ed i tuoi baci e poi guariscimi
Fammi sentire tutta quella voglia che hai di vivermi
E poi cancella dentro me l'incertezza e la paura che ho di perderti
La paura che ho di perderti!

Mentre Andrea cantava il mio cuore aveva cessato di battere e aveva ripreso a farlo solo al termine della canzone.
Il pieno significato di quelle parole mi investì in pieno.
Avevo la gola secca e non sapevo cosa dire.
Andrea mi accarezzò una guancia portando la mano dietro la mia testa.
Mi avvicinò a se facendo incontrare le nostre labbra in un bacio dolce, sincero e puro.
Riuscivo a sentire tutto l'amore di quel ragazzo.
Non volevo staccarmi, sarei rimasto così per sempre.
Purtroppo a causa della mancanza d'aria fui costretto a staccarmi per riprendere fiato.
Mi sentì vuoto e baciai nuovamente Andrea mettendogli le mani attorno al collo mentre lui mi teneva i fianchi per avvicinarmi di più a lui.
«Ti amo Giovanni.» mormorò a fior di labbra con gli occhi chiusi.
Sorrisi istintivamente «Anche io Andrea, anche io.»

Salvatore Pov's
Ok, nulla di complicato: entri, prendi le chiavi ed esci. Un giochetto!
È questo che mi ripetevo mentre mi avvicinavo alla stanza di Malcom.
La porta era fortunatamente aperta.
La aprì lentamente sbirciando l'interno: vuoto.
Entrai in punta di piedi socchiudendo la porta.
Cercai dappertutto ma nulla.
Improvvisamente notai qualcosa spuntare da sotto il cuscino: un grosso mazzo di chiavi.
Lo presi e me lo ficcai in tasca.
Improvvisamente sentì delle voci accompagnate da dei passi che si avvicinavano.
Mi nascosi dietro la porta e trattenni il fiato.
La porta si aprì del tutto coprendomi.
«Perché la porta era aperta?» sbottò Malcom.
Cominciai a sudare freddo.
«Malcom ma che dici? Tu la lasci sempre aperta.» disse una voce indistinta, probabilmente di un soldato.
I due uscirono dalla stanza e solo allora mi abbandonai a un sospiro di sollievo.
Stavo per uscire quando notai uno zaino verde militare appoggiato a una parete.
Ci guardai dentro: una trentina di walkie-talkie nuovi di zecca e neri come la pece.
Questi potrebbero tornare utili.
Ne presi una decina e mi fiondai fuori dalla stanza assicurandomi di non essere visto da nessuno.

Pietro Pov's (Il fidanzato di Lore)
La mattinata in ufficio era ancora più pesante del solito oggi.
Il mio capo mi aveva sovraccaricato di lavoro e non avevo tempo neanche per prendere fiato.
Rimasi a lavorare anche durante la pausa pranzo. L'ufficio era molto silenzioso visto che ero rimasto solo io.
Mi fermai un attimo per stiracchiarmi la schiena.
Eh già, non mi fa bene stare tutto il giorno davanti al computer.
In quel momento mi arrivò una mail sul pc.
La controllai subito.
Lore!

Da: lore.ostuni@gmail.com
A: pietro.ghezzi@libero.it
Oggetto: Evasione!

Pietro, amore, domani finalmente lascerò questo schifo di posto.
I ragazzi che ti ho presentato quando sei venuto hanno un piano piuttosto articolato ma il successo e quasi totalmente garantito. Finalmente potremmo stare insieme.
Ti amo più della mia vita.

Lorenzo xx

Non riuscivo a crederci!
Sorrisi a trentadue denti incapace di mascherare la mia contentezza.
Guardai la foto dalla cornice azzurra con le mongolfiere sulla mia scrivania: io e Lorenzo, un bosco verde smeraldo alle nostre spalle.
Sorrisi a quel ricordo, il nostro primo bacio immortalato in quella fotografia.
Ripresi a lavorare ancora più motivato consapevole del fatto che presto avrei riavuto il mio piccolo tra le braccia.

❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
Ciao pesciolini😊
Ecco svelato il "mistero" del titolo della storia😉
Siamo sempre più vicini  alla fine, ormai non manca molto😉

Bhe direi che per oggi da Gaia...

Vitty: Da Vittoria...

Andre: Da Andrea...

Ele: E da Elena...

È tutto! Noi ci vediamo...DoveQuandoCome?

Tutti: Come?

Ma in un prossimo capitolo😊
ASGANAWAY😘😘😘😘
BALU BULA😍😍😍😍

La paura che ho di perderti || Camperkiller ||Where stories live. Discover now