Amnesia

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Andrea Pov's
Finimmo di mangiare e ci alzammo  per raggiungere Giorgio.
Quando ha saputo che Pietro si era svegliato è corso via senza dire nulla.
Strano.
Stavamo per entrare quando la porta si spalancó e riuscimmó a vedere di sfuggita Giorgio che correva...in lacrime?!
Entrammo e Pietro si voltò a guardarci stupito.
«Ehi Pietrazzo come va?» chiese Matteo con un sorriso.
Il palermitano boccheggió con gli occhi sgranati come se non sapesse cosa dire.
«Scusate ma voi chi siete?» balbettó.
Ci rimasi malissimo.
Pietro non si ricordava di noi?
Ora capisco perché Giorgio stava piangendo.
«Pietro,se è uno scherzo sappi che non è per niente divertente.» disse Luca con la voce che tremava leggermente.
«Come sapete il mio nome? Chi siete?» domandò Pietro quasi spaventato.
Federico si avvicinò al letto «Pietro siamo la crew, i tuoi amici! Davvero non ti ricordi di noi?! » gridò dalla frustrazione.
Pietro scosse la testa «Dovrei?» chiese ingenuamente.
In quel momento Amos entrò nella stanza con in mano alcune cartelle.
Mauricio gli andò incontro e lo afferrò per il colletto del camice strattonandolo «Cosa avete fatto a Pietro?! Non solo l'avete ferito gravemente, completamente a caso,  come tutti noi ma adesso non si ricorda più chi siamo!» gridò Mauricio con la voce velata dalla rabbia.
Amos rimase impassibile, forse abituato a simili sfuriate da parte dei suoi pazienti o forse per menefreghismo.
«Moderi i termini signor Vieira o sua moglie e le sue figlie ne pagheranno le conseguenze.» lo minacciò.
Vidi Mauricio sbiancare per poi lasciare andare la presa sul camice di Amos.
Il dottore si sistemó il colletto «È possibile, nonché quasi normale, che lo shock subito dal signor Prestigiacomo sia stato tale da creargli un vuoto nella memoria, una forma di amnesia che potrebbe scomparire gradualmente permettendogli di riacquisire i suoi ricordi o potrebbe essere permanente.» spiegò con sufficienza.
«Shock da voi causato.» soffiai a denti stretti.
Dovevamo assolutamente far riacquistare la memoria a Pietro.
Dovevamo farlo per noi, per la sua famiglia, per i suoi iscritti ma soprattutto per lui.

Giorgio Pov's
A fatica riapro gli occhi.
Avrò dormito circa un'ora o due.
La testa pulsa violentemente e gli occhi bruciano ancora.
Non riesco a trattenermi e scoppio nuovamente a piangere.
Le parole  di Pietro riecheggiano continuamente nella mia testa.

«Scusa ma ci conosciamo?»

Improvvisamente qualcuno fece capolino nella mia stanza.
Due masse ribelli di capelli mori si sedettero accanto a me: Sascha e Lorenzo.
«Che hai Giorgio?» Chiese Sascha leggermente preoccupato.
Tirai su col naso e scossi la testa.
«Tu hai confortato me ora mi sento obbligato a ricambiare il favore.» disse Lorenzo con un leggero sorriso.
Sospirai con il cuore pesante «Pietro non si ricorda più di me.» Borbottai sconsolato.
«Non si ricorda di nessuno di noi.» Disse Andrea entrando nella stanza in quel momento, aveva l'aria parecchio scazzata.
Raccontarono brevemente a me,Lore e Sascha cosa fosse successo.
Non riuscivo a crederci: amnesia, Pietro soffriva di una cazzo di amnesia.
Ma poi mi venne in mente una cosa.
«Qualcuno sa che fine ha fatto Giovanni?»

Giovanni Pov's
Non riesco a muovermi,sono coperto di ferite che non smettono di sanguinare.
Non so quanto tempo è passato da quando sono steso sul freddo pavimento,ormai ho perso la cognizione del tempo.

Sento che le ferite, piano piano, si rimarginano.
Cerco di alzarmi ma qualcuno mi tira un calcio nelle costole facendomi stramazzare nuovamente a terra.
Soffoco un grido di dolore quando sento ancora una volta quel maledetto bisturi incidermi la pelle.
«V-Vi prego b-basta.» sussurro tra le lacrime mentre nuove ondate di dolore mi investono.
«Stai buono, abbiamo quasi finito.» disse Amos con la sua solita voce velata dalla mascherina.
C'è qualcun'altro nella stanza, riesco a sentire i suoi occhi ardenti che mi fissano la schiena.
Poco dopo la testa comincia ad appesantirsi costringendomi a chiudere gli occhi.

Amos Pov's
Mi alzai buttando per terra bisturi e guanti.
«Bhe direi che anche questa è fatta, con lui c'è voluto un po' di più ma ci siamo riusciti comunque.» disse Jason soddisfatto.
Annuì.
«E la mia ricompensa?» disse una voce stridula e incredibilmente fastidiosa.
Sbuffai.
Avevo dimenticato quanto potesse essere insopportabile.

Jason sorrise «Non temere, avrai la tua ricompensa.» disse prendendo la sua cartella «Credo che un'uscita anticipata possa bastare no?»
Sorrise, un sorriso maligno che conoscevo bene.
«Voglio anche lui.» Si impose indicando il ragazzo a terra.
Mi incupí.
«Mh...temo che questo non sia possibile. Abbiamo bisogno di maggiori controlli.» Borbottai.
Sbuffó e uscì dalla stanza sbattendo la porta.
Volsi il mio sguardo verso Giovanni e ghignai «Buonanotte.»

Stefano Pov's
Ascolto tutto il discorso attraverso la porta chiusa della camera di Giorgio.
Non mi importa cosa si stanno dicendo.
Riconosco la voce di Sascha e con lui, ovviamente, c'è Lorenzo.
Ci metto tutto me stesso per non urlare o tirare un calcio alla porta.
Mi staccai dalla porta e tornai nella mia stanza a testa bassa, una lacrima amara mi riga la guancia.
«Ehi Ste!» mi richiama una voce seguita da una mano sulla mia spalla.
So benissimo a chi appartiene ma non ho intenzione di girarmi, non voglio che mi veda piangere.
«Ehi Ste che hai?» insistette cercando di farmi voltare.
Mi impuntai piantando i piedi nel pavimento.
Mi tirò leggermente più forte riuscendo a farmi voltare.
Nel frattempo la lacrima aveva raggiunto il mio labbro lasciandomi un sapore leggermente salato in bocca  mentre un'altra aveva già preso il suo posto.
«Perché stai piangendo?» chiese dolcemente appoggiandomi entrambe le mani sulle spalle.
Il suo tono era gentile, leggermente preoccupato.
Alzai timidamente lo sguardo: i suoi occhi scuri mi fissavano per capire che cosa non andasse, la pelle pallida senza alcuna imperfezione, un ciuffo ribelle di capelli corvini gli copriva uno zigomo e le sue labbra, quelle labbra che sembravano così morbide.
Ma qualcosa scattò in me in quel momento, una strana tensione mi attenaglió lo stomaco.
Mi incupí «E a te cosa frega?» chiesi scorbuticamente.
Non volevo dirglielo, era come se qualcun'altro avesse parlato al mio posto.
Sascha rimase leggermente sorpreso «Ste a me importa di te.» Disse dolcemente.
A quelle parole la sensazione di malessere scomparve.
Mi resi conto di quello che avevo detto e quello che feci successivamente sconvolse anche me: posai le mie labbra su quelle di Sascha.
Le sue labbra erano incredibilmente morbide...proprio come le ricordavo.

Sascha Pov's
Stefano mi sta baciando?!
È una sensazione familiare ma non capisco perché.
Mi ricorda qualcosa. Sembra...no non può essere! Era lui! Stefano mi ha baciato quella notte nel corridoio buio!

Nel mentre le labbra di Ste erano ancora sulle mie.
La sensazione non era piacevole, era da mozzare il fiato.
Cavolo Stefano non se la cava affatto male.
Senza accorgermene ricambiai il bacio afferrando i fianchi del fiorentino.
Lo spinsi contro il muro senza far staccare le nostre labbra.
Dopo un po ci staccammo per prendere fiato.
Per la prima volta da quando ero lì osservai attentamente quel ragazzo nei minimi particolari: gli occhi erano abbastanza grandi, marroni con delle pagliuzze verdi e gialle, il ciuffo di capelli castani perennemente disordinati ora gli cade su un occhio, le guance sono rosate, le labbra leggermente gonfie e socchiuse mentre respira profondamente, e poi si, è molto basso, cosa che lo rende adorabile.

Ci fissiamo negli occhi per parecchi secondi finché Stefano non mi spinge indietro per poi correre via.
Immediatamente mi pento di non averlo fermato perché già sento la mancanza delle sue labbra sulle mie.
Aspe...ma che diavolo sto dicendo?! Non può essermi piaciuto baciare Ste!
Cerco di dimenticare ma è tutto inutile perché ogni volta che chiudo gli occhi vedo i suoi.

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Ciao pesciolini😊

Spero che questo capitolo via sia piaciuto.
Direi che da Gaia...

Vitty: Da Vittoria...

Andre: Da Andrea...

Ele: E da Elena...

È tutto! Noi ci vediamo...DoveQuandoCome?

Tutti: Come?

Ma in un prossimo capitolo!
ASGANAWAY❤❤❤❤
BALU BULA😍😍😍😍

La paura che ho di perderti || Camperkiller ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora