«Sei un orsetto cattivo e bugiardo» mi rimprovera, stuzzicandomi. Mette l'intera mano sul mio coso, ma senza muoverla. Posso sentire il calore della sua mano. Deglutisco e la guardo negli occhi, chiedendole con lo sguardo di fare qualcosa ma lei nulla, mi guarda malignamente. «Raccontagli la prima volta che mi hai detto "ti amo". È la parte più bella»

«Sì, raccontaci» chiede Lauren, negando con la testa quando si gira verso suo marito e lo vede imbronciato.

«Eh... È successo come 15 minuti fa» inizio, ma Crystal mi da una gomitata nello stomaco. Sua madre ride e ci guarda incantata. Dannazione, sua madre è così tenera. Sembra la classica madre che ti prepara biscotti e dolci tutto il giorno e che non fa altro che farti sorridere. Ha gli occhi grandi come quelli di Crystal ma a differenze su, ha uno sguardo dolce, l'opposto della mia "fidanzata". «Sto scherzando, tesoro. È successo alcuni giorni fa. Posso dire che nostra relazione sia iniziata come lo scagliarsi di un lampo. Stavamo tornando all' accampamento dopo aver cenato con i miei e Crystal si è addormentata, cosicché ho dovuto portarla in braccio e metterla a letto. Durante il tragitto mi sono accorto che sbava, balbetta, e russa nel sonno ma a me piace così com'è, tanto che quando si è svegliata le ho dichiarato il mio amore. Ovviamente mi ha risposto dicendomi che anche lei mi amasse e adesso eccoci qui, una felice coppia»

Lauren sospira senza smettere di guardarci e il generale Angelo alza gli occhi al cielo. Per quel che me ne importa, il generale può succhiarmi le palle. Finalmente arriva qualcuno a prendere le ordinazioni. Crystal ne approfitta per bisbigliarmi qualcosa all'orecchio: «Non è andata così male» sussurra mettendo la mano sul mio pene. Grugnisco dentro di me; voglio solo che mi lasci in pace ma al tempo stesso mi piace che mi torturi. Sbuffo e prendo il bicchiere di vino e me lo bevo tutto. «Hai vinto un coupon per un pompino più tardi»

Le ultime gocce di vino mi vanno di traverso quando sento le audaci parole di Crystal. Non riesco a respirare e sputo il liquido che mi era rimasto in bocca. Tossico cercando di prendere aria. «Justin» sento qualcuno gridare. «Alza le mani!» Alzare le mani? A cosa servirebbe? Ignoro quella fastidiosa voce, probabilmente di Crystal, e cerco di calmarmi facendo un profondo respiro che arriva fino ai miei polmoni. Non mi sono mai sentito così sollevato. «Oh, Dio mio!» gemo respirando ancora a fatica. Mi guardò attorno e che mi accordo che tutto il ristorante ci sta guardando e tra l'altro, Crystal mi sta tenendo le braccia alzate. «Ritorniamo alla cena. Grazie»

«Non c'è di che» risponde, per poi iniziare a ridere istericamente. «È stato orribile. La peggior scenata della mia vita. Che vergogna»

«Stai zitta» non so perché improvvisamente inizio a ridere insieme a lei, notando che tutti i presenti avevano occhi solo per noi. Ridiamo così forte che il padre di Crystal ci invita a far silenzio. È la prima volta che apre bocca questa sera. «Mi dispiace» mormoro, mordendomi il labbro inferiore per tranquillizzarmi.

La cena continua con Lauren che ci fa mille domande ma fortunatamente Crystal è un'abile bugiarda e tutto sembra andare per il meglio, fino a quando il generale non grugnisce forse irritato dopo aver sentito sua figlia dire che dormiva nel mio letto. Il suo atteggiamento cambia radicalmente, trasformandosi nel gorilla selvaggio che è. «Ho cercato di contenermi tutto il giorno per non rovinare la serata ma non ce la faccio più. La sua mancanza di etica è sinceramente  irritante. Da quando un sergente compie così tanti errori nel suo lavoro? Chi si innamorerebbe della sua recluta quando il suo compito non è altro che aiutarla ad essere una persona migliore. Mi sorprendere che tu sia un Bieber, sopratutto conoscendo uno come tuo padre, immagino che tipo di educazione può averti d...»

Sbatto le mani sul tavolo, così forte che lo fanno zittire mentre Lauren e Crystal si spaventano. «Con tutto il rispetto, generale dei miei coglioni, non sa di cosa cazzo stia parlando. La sua stupidità è allucinante» grugnisco, alzandomi dalla sedia infuriato facendo si che la sedia caschi a terra con un tonfo. Crystal cerca di calmarmi prendendomi per il braccio ma la scanso. «Mangi più merda prima di parlarmi così. Starò con sua figlia che le piaccia o no. È maggiorenne, può decidere di testa sua. Non mi importa neanche un po' se lei approvi la nostra storia o no, vada a prendere per il culo qualcun' altro»

dear sergeant ➳ jbWhere stories live. Discover now