1 fermata imprevista

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Il viaggio dei gemelli si divise in tre parti, per prima cosa dovettero prendere il bus per arrivare alla stazione, in seguito presero un treno per arrivare in Oregon e in fine un ultimo tratto in autobus per arrivare a Gravity Falls.

Per i primi due tratti furono abbastanza tranquilli. Eccezion fatta per il minacciare l'autista e il travestire Dondolo da cane per farlo salire sul treno. Per l'ultima parte in autobus non dovettero inventarsi niente perché l'autista si ricordava di loro dall'anno precedente, e non voleva avere di nuovo a che fare con i tanto amabili prozii dei due gemelli.

E fu proprio in quest'ultima parte che le energie accumulate nelle due ore di viaggio tranquillo, combinate all'impazienza per l'arrivo resero impossibile per Mabel il non fare niente.

Erano partiti da poco, Dipper stava guardando fuori dal finestrino rileggendo di tanto in tanto la lettera datagli l'anno scorso dai suoi amici. E l'impaziente Mabel prese Dondolo in braccio e lo fece oscillare cantando «guarda come dondolo, guarda come dondolo, il maialin» e Dipper guardando la scena non poté fare a meno di scoppiare dalle risate «basta, mi fai morire hahaha» scoppio lui piegandosi per il troppo ridere. Erano mesi che non si divertiva così, mesi che i due non erano divertiti tanto. «con le gambe ad angolo, con le gambe ad angolo, il maialin» e Dipper rise così tanto da perdere l'equilibrio cadendo dal sedile. Poi, quando Mabel finì la canzone, egli si alzò in piedi, riprese fiato e si sedette di nuovo al suo posto guardando fuori dal finestrino, stavolta con un sorriso in volto.

«ha!» disse Lei, «ora stai sorridendo» per poi poggiargli le dita le fronte, e Dipper sentì qualcosa rimanere attaccato in quel punto. Guardando dal finestrino, che rifletteva in parte la sua immagine Dipper poté notare che era un adesivo a forma di smile.

«quante volte devo dirti che questi vanno sul frigo?» disse sorridendo in segno di sfida. I due, non ebbero bisogno di dirselo, ma avevano appena inventato un nuovo gioco.

«GUERRA DEGLI ADESIVI!!!»

E subito Mabel staccò un altro adesivo dal blocco e si lanciò all'attacco mirando alla guancia. Ma suo fratello fu più veloce, le afferrò il braccio con una mano e piegò il polso con quella libera per poi piegare anche il gomito utilizzando tutte e due le mano per fare leva e fare in modo che lei stessa si attaccasse l'adesivo sulla fronte.

«passa al lato dell'adesivo Dipper.» disse lei tendendogli la mano, non penso ci sia bisogno di descrivere il film che stanno imitando. «non mi arrenderò mai, hai attaccato mia sorella!!!» fu la sua risposta, nonché probabilmente la battuta più triste del mondo «sono io, tua sorella» disse lei con voce più profonda possibile, e mettendosi un adesivo con la maschera di darth Veder sulla guancia «Nooooo!!!» disse lui inclinandosi in avanti e aggrappandosi a sua sorella per lo "shock" subito. Pessimo errore, perché lei lo fece completamente sdraiare sui sedili posizionandosi sopra di lui e iniziando ad attaccare adesivi sulla sua faccia, nonostante fosse sotto di lei, il fratello stacco adesivi dal blocco che aveva lei in mano e li attaccò a sua volta sul volto di lei. Risero sonoramente tutti e due.

Poi, l'autobus sul quale erano tutti e due svanì nel nulla, come se mai fosse esistito, e i due si ritrovarono a piedi con i loro bagagli in mezzo alla strada.

Dipper guardò fisso in un punto, quasi pietrificato. «Dipper ma che...» Mabel stava per chiedere cosa fosse accaduto, ma anche lei mentre lo faceva iniziò a guardare fisso in quel punto, davanti a lei, nella direzione in cui erano diretti. E a quel punto anche lei lo vide, il loro più grande nemico, Bill Cipher.

«Cipher...» fu un sussurro che partì dalle labbra del gemello, involontario, quasi inudibile, «i la-li-lu-le-lo!» intervenne Mabel, sempre scherzosa, non sembrava affatto preoccupata, non lo era quasi mai in fondo. Perfino il maglione che indossava aveva ricamata sopra la scritta "don't worry and love cupcakes" «ti sembra tempo di citare metal gear solid?» rimproverò lui, sembrando essersi dimenticato del loro peggior nemico. «è sempre il momento di citare metal gear solid!» rispose lei decisa «non era meglio citare JoJo?» chiese Dipper «oh my god!» gridò lei portandosi le mani sulle guance in segno di preoccupazione con voce molto mascolina «questa è molto meglio effettivamente» fu costretta ad ammettere. E i due cominciarono a discutere su quale altra frase ad effetto sarebbe andata bene.

«io sarei ancora qui. Il vostro peggior nemico» intervenne Bill tra le loro discussioni ricordando che era libero dalla prigionia. «senza corpo materiale non puoi fare molto, non siamo affatto preoccupati. Più che altro sorpresi» disse Dipper, e Bill sembrò al quanto deluso dalla cosa. «avrete di nuovo paura di me. Molto presto» disse alterando la voce e facendo apparire delle fiamme tutt'intorno a lui, i gemelli Pines non sembravano affatto terrorizzati dalla cosa.

Ma in quel preciso istante delle strane figure apparvero dalla foresta caricando i due e circondandoli.

Angolo autore

Il nuovo capitolo è finalmente completo. Questa è la seconda volta che lo scrivo, e spero di non doverlo fare una terza. I capitoli li faccio più brevi del solito per portarli più spesso.

Forse vi starete chiedendo perché la sto iniziando di nuovo e ho cancellato tutto il resto. Il fatto è che rileggendo la per conto mio a mente fredda non ho potuto fare a meno di dire...

Cosa sono quelle creature? Come ha fatto Bill a liberarsi? Perché non ha il corpo materiale? Cose che scoprirete al prossimo capitolo.

Come sempre io vita do un abbraccione, un salutone, e ci rileggiamo al prossimo capitolo

P.S
I commenti mi fanno più piacere delle stelline

Gravity Falls la nuova estateWhere stories live. Discover now