•Capitolo 23•

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Christian's POV.

"Non mi interessa cos'è successo tra voi due! Trova mia sorella!"-mi urla Mikeal, furioso.

Esco di casa correndo, mi trasformo, e inizio a seguire il suo odore.

Il suo odore, mi porta ad una piccola caverna.

Entro, stando in guardia, e la trovo accucciata a terra, che dorme.

Mi accuccio accanto a lei e inizio a leccarle il muso.

Appena apre gli occhi e mi vede, li chiude subito.

"Torna a casa.."

"Non senza di te."

"Voglio stare sola."

"Io non ti lascio qui, da sola."

"Sono stanca.."

"Dormi, ma al tuo risveglio, io sarò ancora qui, accanto a te."

Detto questo, la mia piccolina, torna a dormire.

Al suo risveglio, come promesso, la prima persona, o meglio lupo che vede, sono io.

"Buongiorno, amore."

"Buongiorno, Chris."

"Torniamo a casa?"

"Sì.. ho bisogno di una doccia."

Detto questo, iniziamo ad andare verso casa, piano piano.

Ogni tanto, lei si buttava su di me con fare giocoso.

Arrivati a casa, andiamo nella nostra camera, senza salutare nessuno.

Tornati umani, lei si fionda subito dentro la doccia e appena sento l'acqua che scorre, la raggiungo.

Appena mi vede, prima fa una faccia sorpresa, poi mi fa entrare.

Ed è inutile dire, che invece di fare la doccia, facciamo l'amore.

Quando usciamo con solo una tovaglia a coprirci, nel nostro letto, troviamo Alex coricato.

"Chris, posso parlare con mia sorella?"-mi chiede e io dopo essermi vestito, li lascio soli.

Elia's POV.

"Che succede?"-gli chiedo, coricandomi accanto a lui, dopo essermi messa una maglia lunga.

"Secondo te dovrei perdonare mamma e papà?"-mi chiede e io rimango senza parole.

"Tu senti che meritano il tuo perdono?"-gli chiedo.

"No, ma Esther insiste.. mi ha convinto ad accettare Scott nel branco.. sta cercando in tutti i modi di convincermi a perdonare ai nostri genitori.."-mi confessa.

"Senza offesa per la tua compagna, ma questa cosa riguarda te e loro.. Chris non mi fa pressioni a me.. e neanche lei dovrebbe."-gli dico mentre mi siedo sul mio letto.

"Tu non li vuoi perdonare?"-mi chiede, mentre appoggia la testa sulle mie gambe.

"Come posso perdonarli? Ci hanno mentito! Hanno dato la colpa a te della mia 'morte', hanno fatto nascondere con un incantesimo i miei veri occhi, solo perché ormai avevano la convinzione che tu fossi il vero Alpha.."-gli dico, arrabbiata, mentre gli accarezzo i capelli.

"Elia.. tu sei il vero Alpha.. ormai io non mi considero più tale da un paio di giorni."-mi confessa.

"No, Alexander.. tu sei l'Alpha, e basta.. io sono solo la tua gemella, che ti aiuterà ogni volta che ne avrai bisogno, ma non prenderò mai il tuo posto."-gli rispondo decisa.

"I tuoi occhi da lupo, sono ancora come i miei?"-mi chiede.

"Sì, sono come i tuoi.. come è giusto che sia!"-gli rispondo.

"Tu non hai proprio intenzione di perdonarli, vero sorellina?"-mi chiede, alzandosi dal letto.

"Mi conosci così bene, Alex.."-gli rispondo, mi dà un bacio sulla guancia e se ne va.

Appena lui esce dalla mia stanza, entra Arabella.

"La ciliegina sulla torta.."-commento sarcastica.

"Senti, lo so che siamo partite con la zampa sbagliata.."-mi dice ma io la blocco dicendole-"Più che altro tu sei partita allungando un po' troppo la lingua!"

"Mi dispiace.."-mi dice.

"Per cosa esattamente? Per avermi detto che sono una dai facili costumi, o per avere inventato il mio futuro 'rapimento'?-le chiedo curiosa, sedendomi nel letto, e prendendomi il mento tra le dita a mò di sfottò.

"Non ho inventato niente! Tu sei libera di credere a quello che ho detto o no.. ma quando succederà, non dire che non ti avevo avvertita!"-mi risponde furiosa, per poi dirigersi verso la porta, ma io la blocco.

"Scusa.. e che in pochi giorni ne sono successe di tutti i colori.."- le dico, buttandomi a peso morto sul letto.

"Non è colpa tua, capita di essere stressati.. ti capisco."-mi confida, sedendosi sul mio letto.

"Ma prego, il mio letto ormai è di dominio pubblico."

"I tuoi genitori ti hanno mai mentito su qualcosa di importante, credendo di farlo per il tuo bene?"-le chiedo, sarcastica, coprendo i miei occhi con il mio braccio destro.

"Veramente no, i miei sono morti quando ero piccola."-mi risponde lei, e abbasso il braccio per guardarla e subito dopo mettermi seduta.

"Mi dispiace, non lo sapevo.."-le confesso.

"Elia Victoria Rikhon, ti sei appena scusata con me due volte nel giro di cinque minuti!"-mi risponde ridendo.

"Segna questo evento nel calendario, perché non ricapiterà più!"-l'avverto e poi entrambe scoppiamo a ridere.

Mi fiderò di Christian.. proverò a credere a ciò che Arabella ha detto.. non sembra male.. forse siamo partite veramente entrambe con la zampa sbagliata.

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