Let's do it

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Levi sbarrò gli occhi quando avvertì le braccia dell'altro avvolgerlo da dietro mentre il suo respiro caldo si avvicinava sempre di più al suo orecchio.
«Altrimenti mi sbatti così forte che non riuscirò mai più a sedermi per il resto dei miei giorni?» domandò seducente mordendogli l'orecchio anche se in realtà era rosso come un pomodoro e sentiva il cuore battergli più forte ad ogni cosa che diceva.
Levi strinse i denti e si voltò di scatto stringedogli le guance e avvicinando il suo viso al suo.
«Esattamente così.» lo ammonì.
«Bene, cosa stai aspettando?» sorrise e in una frazione di secondo si trovò sulla spalla del corvino che di diresse a passo deciso e pesante verso la propria camera.
Eren arrossì violentemente pensando a tutto ciò che stava accadendo e, anche se tutto ciò in una parte del suo cuore lo intimoriva leggermente, ormai non gli importava più.
Sapeva solo che la maggior parte delle sue mura avevano ceduto.

«Stanotte ti farò urlare talmente tanto che perderai la voce.»

«Non vedo l'ora.»

***

Levi lo gettò di peso sul letto per poi salire su di lui e sovrastarlo con il proprio corpo.
Eren ghignò malizioso e spingendolo per la nuca lo avvicinò con l'intento di baciarlo.
Le labbra del corvino si scontrarono rudemente contro quelle del castano, che iniziò a sbottonargli la camicia con gesti frenetici mugolando nella cavità orale dell'altro.
Levi passò una mano sotto la maglia del pigiama di Eren accarezzandolo lievemente e stuzzicandogli il capezzolo destro.
Il castano ansimò pesantemente interrompendo il bacio per respirare meglio e il corvino non perse tempo a sfilargli l'indumento.
«Sei sicuro di volerlo?» mormorò il corvino scendendo con le mani verso l'inguine del castano.

«Sì.» puntò Eren deciso tornando a sbottonare gli ultimi bottoni della sua camicia.
«E dove sono finiti tutti i tuoi buoni propositi? Non eri tu ad aver detto di non volere relazioni?» chiese con tono pacato palpandogli le parti intime con forza. Eren si lasciò scappare un gemito abbastanza acuto iniziando a sudare leggermente.
«N-non dobbiamo mica sposarci per averlo fatto una volt-a.. ah!- se si tratt-ngh... d-di solo sesso va più che- mhh- più che bene...» provò a parlare nel mentre Levi continuava a massaggiare e fare pressione.
Lo sguardo del corvino s'incupì leggermente e i suoi gesti divennero più rudi.

Gli sfilò completamente pantaloni e boxer lasciando ogni parte del suo corpo nudemente scoperta al suo sguardo famelico.
Eren si coprì le parti intime imbarazzato iniziando a sentire caldo in ogni centimetro di pelle.
«Cosa fai? Lasciami vedere.» ghignò il corvino tirandogli via le mani.
Eren arrossì nuovamente serrando le gambe con nessuna intenzione di mostrarsi tanto.
Levi sbuffò e gli spalancò le gambe con tutta la forza che aveva in corpo aprendogliele oscenamente, tanto che se fosse stato in piedi Eren sarebbe riuscito a fare per la prima volta una spaccata.
Sorpreso da quel gesto rude e improvviso, Eren ansimò, sentendo la propria intimità pulsare di eccitazione e il proprio orifizio contrarsi lievemente, impaziente dei prossimi gesti. Eren arrossì in ogni fibra del suo corpo non riuscendo a capacitarsi che il suo corpo potesse avere certe reazioni.

Levi ghignò lentamente guardandolo dall'alto per poi leccarsi lentamente le labbra osservando il suo orifizio.
Eren sollevò di poco la nuca curioso cercando di osservare anche lui le reazioni della propria intimità.
Quel gesto apparve talmente innocente agli occhi del corvino che venne attraversato da numerosi brividi di eccitazione che si propagarono dal collo in giù, mentre la voglia di ignorare i preliminari e passare al dunque iniziò a crescere sempre di più.

Il corvino fece scivolare due dita della mano destra lungo la coscia sinistra, ancora oscenamente spalancata, avvicinandosi sempre più alla base.
Raggiunto l'interno coscia gli toccò lievemente i testicoli facendolo ansimare e inarcare la schiena impaziente.
Imbarazzato per la sua propria azione, provò a sollevarsi in avanti col busto cercando di ricoprire l'intimità. Levi bloccò il suo intento stendendosi su di lui e obbligandolo a tornare giù.
Con quel gesto l'inguine del corvino si strusciò contro l'orifizio e poi l'inguine dell'altro facendo gemere entrambi.

KINGS MAN ~ RirenWhere stories live. Discover now