Proposal and Drink

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Quel ragazzo era un completo mistero per lui, non sapeva mai cosa fare o cosa dire, e non riusciva mai a capire cosa provasse.
Quindi, rimase lì, seduto, a guardare rilassato il castano.
Andò avanti così, per svariati minuti.
«Dovresti tornare a dormire.» sorrise Eren con tono dolce, voltandosi verso l'altro.
A causa del buio, Levi non poté accorgersi degli occhi rossi e gonfi dell'altro.
«Solo se torni a dormire anche tu.» rispose tranquillo.
«Non posso...» sussurò triste.
«Perché?» domandò confuso.
«Ho paura di dormire.»
«Hai delle strane fobie.» sdramatizzò, facendo ridere il castano.
Il castano non sembrava intenzionato a tornare tra le coperte, infatti, poco dopo si rivoltò verso la finestra, continuando a guardare fuori.
Rimasero in silenzio, con in sottofondo, solo il sottile rumore della pioggia.
Il corvino, si ripromise che sarebbe rimasto a vegliare sul castano tutta la notte, che sarebbe tornato a dormire solo quando anche il castano lo avrebbe fatto.
Ma non ci riuscì, dopo solo venti minuti i suoi occhi presero a chiudersi da soli, senza la sua volontà.

«Dovresti scappare, da mostri come me...» sussurò il castano.
«Così come fece lui.» mormorò a voce bassa, cosciente che il corvino stesse già dormendo, mentre una sottile lacrima, prese a scivolare solitaria sulla sua docile guancia.

***

«Mm...»

Levi si stropicciò gli occhi aprendoli a stento. Passò un po' di tempo a fissare il soffitto, cercando di mettere a fuoco il luogo in cui si trovava, cercare di ricordare tutto ciò che era avvenuto, e poi, fare la cosa più importante e complicata di tutte, ovvero, il metabolizzare che fosse sveglio e cosciente.

Sentì il rumore della pioggia scendere tranquilla e debole, gli tornò subito alla mente la conversazione della notte precedente con il castano.
Era stato patetico... si era ripromesso di non addormentarsi, di aspettare che anche Eren tornasse a dormire, e invece, si era addormentato subito.
Si mise a sedere sospirando ancora un po' stordito, era ancora mezzo addormentato.
Sinceramente, ancora non aveva capito se in quel momento stesse ancora dormendo o se si fosse realmente svegliato.
Ma sperò vivamente che fosse sveglio, e che non si trovasse in un sogno, solo quando i suoi occhi videro il castano, coperto solo da un paio di boxer.
Quest'ultimo, completamente imbarazzato, iniziò a strillare con una vicina stridula.

«Ma come ti salta in mente di svegliarti proprio adesso?!» urlò guardandosi intorno cercando vie di fuga, o almeno, un qualche oggetto da usare per coprirsi.
«Cos-? Ma sei scemo? Non è colpa mia se mi sono svegliato proprio adesso!» sbottò sconvolto, godendosi la vista allo stesso tempo, forse un po' troppo insistentemente perché Eren divenne completamente rosso quando si accorse del suo sguardo bramoso, e provò a coprirsi almeno con le mani, inutilmente.
«No dico, ma hai avuto un'ora intera per svegliarti, e tu ti dovevi svegliare proprio adesso?!» sbottò irritato e imbarazzato, dandogli le spalle e aprendo l'armadio per tirare fuori un cambio di vestiti.
Quando il castano si girò, Levi non perse tempo a guardargli i glutei sodi, accentuati ancor di più dai boxer stretti, molto stretti, che avevano la piena approvazione del corvino.

«Bè, dev'essere il mio radar che mi ha svegliato... ha la capacità di svegliarmi nei momenti giusti, e cazzo se funziona!» mormorò con voce roca.
Eren si girò di scatto ancor più rosso in viso, avendo colto a cosa alludeva il corvino.
«Non guardarmi il culo!» minacciò con gli occhi stretti a due fessure.
«Ha?» domandò riprendendosi.
«Ho detto, che non mi devi guardare il culo!» sbottò stizzito, infilandosi un paio di jeans neri, appena presi dall'armadio.

«Non è colpa mia... mi è caduto lo sguardo e... sai com'è...» mormorò malizioso.
«bè, non farlo cadere più!» sbottò abbottonando il jeans.

KINGS MAN ~ RirenWhere stories live. Discover now