Ventitré

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Isabel arrossì alle parole di James ripetute da sua sorella, le sue labbra rosa si curvarono verso l'alto alla parola attraente, usata per descriverla

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Isabel arrossì alle parole di James ripetute da sua sorella, le sue labbra rosa si curvarono verso l'alto alla parola attraente, usata per descriverla. Lei non aveva mai pensato che un uomo, per non parlare di uno come James, avrebbe pensato tale cosa di lei. Con il cuore che fluttuava, accettò la proposta di James. Celia, dentro di se, sapeva che la loro vita insieme sarebbe stata a dir poco felice e posperosa.

Più tardi quella sera, mentre Celia rimuoveva l'intricata parrucca dalla testa di Elizabeth, le sue dita le tremavano. Le parole di Elizabeth dette a James, per difendere Celia, si ripetevano ancora e ancora nella sua testa. Lei era furiosa con se stessa per aver creduto alle parole malate di Cassandra.

"C'è qualcosa che vi infastidisce?" chiese Elizabeth.

La Regina si immerse nella vasca calda. Le rose salirono in superficie nell'acqua piena di bolle e vapore uscì da essa.

Celia era in piedi nel lato opposto della stanza, mettendo a posto i gioielli di Elizabeth. "No, vostra Grazia."

"È normale sentirsi dispiasciuta."

"Sono felice per mia sorella. Non merita altro che felicità, e Lord Berkeley gliela procurerà."

"Ma avrebbe potuto procurarla a voi." disse Elizabeth.

"Faccio del mio meglio a mettere gli altri davanti a me, vostra Maestà."

"Una qualità ammirevole." replicò lei. "Ricordate cosa vi ho detto, però, Celia. Va bene essere tristi in privato."

Celia strinse i denti, scannerizzando la stanza con gli occhi. Cassandra e Beatrice avevano appena finito le loro mansioni serali e se ne erano andate, ma Celia e Margaret erano rimaste per mettere la Regina a letto. Lei guardò Margaret, la cui testa era bassa e gli occhi puntati per terra.

"Vi assicuro, vostra Maestà, non c'è bisogno che io mi addolori per la perdita della proposta di Lord Berkeley."

Elizabeth annuì. L'acqua sguazzò nella vasca appena lei scivolò per poggiare la testa contro di essa "Chi dovrebbe essere il vostro prossimo pretendente, allora?"

"Se posso, chi sarà il vostro prossimo pretendente?" chiese Celia, la bocca asciutta per la tensione. La risposta di Elizabeth le avrebbe provato se lei valutava Celia come un'amica o semplicemente una pedina.

Elizabeth sospirò. "L'Arciduca Ferdinando d'Austria."

Non ci furono parole dure da parte di Elizabeth. Celia si sentì sollevata. "E quali sono i vostri pensieri riguardo quel partito?"

"Mi disgusta?"

"L'avete mai incontrato?"

"No," disse Elizabeth. "Non dubito che lo porteranno a corte però, e quando lo faranno, vi voglio al mio fianco ad ogni passo. Dovrete essere lì a salvarmi dal mio tragico destino."

Capsize [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora