The feeling I thought was set in stone.

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Un raggio di sole attraversò le persiane e illuminò la federa del suo cuscino. Era caldo, abbagliante, così intenso e luminoso da costringerla a sollevare le coperte e impedire alla luce di disturbare il suo sonno. Il soffice tessuto le sfiorò il naso e le spostò i capelli di lato, ma non le diede fastidio, anzi si sentì quasi cullata da quella sensazione. Le sembrò che fosse tornata bambina, che suo padre le stesse sfiorando la guancia, che fosse ancora con lei e che quella fosse una domenica come tutte le altre. Per qualche minuto dimenticò completamente dove fosse. Si sentì in pace col mondo, non pensò a Ronnie, a Felicity, tantomeno a Barry. C'era solo suo padre, quell'uomo che aveva sempre creduto in lei e che la sorte le aveva sottratto, quell'uomo che nonostante il dolore per la sua malattia le aveva sempre reso la vita un po' più semplice con la sua dolcezza e il suo immenso cuore. Caitlin sollevò le gambe e se le portò al petto e un piccolo sorriso si increspò sulle sue labbra nel ricordare i capelli castani e gli occhi scuri di suo padre, il modo in cui la sollevava da terra e la faceva volteggiare in aria, il modo in cui la guardava mentre trascorreva le serate a sistemare i progetti di scuola, l'orgoglio che trapelava nei suoi occhi. Una fitta le colpì il cuore al pensiero che quei momenti fossero ormai un ricordo lontano, che non potesse fare più nulla per rivivere anche solo uno di quegli istanti. Abbassò la coperta ed aprì gli occhi così che la luce del sole potesse illuminarle il viso, immediatamente fu investita da quel bagliore e questi le diede la spinta e le energie di cui aveva bisogno per alzarsi. Quando si mise in piedi si accorse di avere ancora indosso i vestiti del giorno precedente e gli avvenimenti di quella sera le tornarono improvvisamente alla mente. Mardon che l'aveva aggredita, il modo in cui Barry l'aveva difesa, lei che lo sorreggeva, il momento in cui si erano addormentati tutti e tre sul letto, con lei che aveva stretto Hannah tra le sue braccia e la mano di Barry che stringeva la sua. Il petto cominciò a batterle forte in petto quando si rese conto che nessuno dei due fosse in quella stanza, senza che potesse rendersene conto corse fuori dalla stanza e una fitta le colpì la gamba destra. Non se ne curò e scese i gradini della lunga rampa di scale più velocemente possibile usando il corrimano in legno come sostegno. Le lacrime le rigarono lr guance per il dolore e se le scostò velocemente con il palmo della mano.

E se Mardon si fosse in qualche modo liberato?

La polizia non era in grado di occuparsi di personaggi del genere.

E se per vendicarsi Mardon avesse portato via con se Hannah?

Impossibile.

Raggiunse la porta della cucina e si aggrappò ad essa per riprendere fiato e impedire al dolore di farla gridare. Si guardò intorno ma non vide nulla, non c'erano biglietti o fogli sparsi a terra. Non c'era niente che potesse in qualche modo farle intuire che fosse accaduto qualcosa. Tutto era esattamente come la sera precedente e questo non fece altro che alimentare le sue preoccupazioni. "Barry?" Lo chiamò ma non rispose nessuno, un'altra fitta le colpì la gamba e sentì il bisogno di sedersi, ma non aveva tempo. Doveva trovarli, non c'era niente che le importasse di più in quel momento.

"Barry, sei qui?"

La voce era spezzata, forse era il dolore per la gamba, in passato l'avrebbe attribuito a quello. Ma sapeva benissimo che fosse riferito ad altro. Lasciò andare la porta e si avvicinò alla finestra posta di fronte alla cucina, osservò il giardino ma non vide nessuno. C'era solo un lieve strato di neve che ricopriva il manto erboso.

"Barry?"

Gridò più forte di quanto credesse di poter fare e si precipitò in salotto dove trovò il tavolino rovesciato a terra, il vaso poggiato su di essa in mille pezzi e una massa di giocattolo sparsi per il pavimento. Senza darsi il tempo di pensare raggiunse il telefono e compose il numero del dottor Wells, non sapeva se stesse bene, non sapeva se fosse in ospedale. Era egoista da parte sua, ma non sapeva cos'altro fare. Qualunque cosa fosse non poteva aspettare, doveva intervenire prima che potesse essere troppo tardi.

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⏰ Last updated: Feb 21, 2018 ⏰

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