It's ready

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Caitlin sollevò per l'ennesima volta il viso. La tazza di caffé che aveva ordinato quindici minuti prima, un tempo fumante e dall'aspetto invitante, adesso si ritrovava ad essere fredda ed insapore. D'altronde non era stata in grado di distogliere lo sguardo dal tavolino che le si prostrava davanti. Ronnie e una bella bionda conversavano senza alcuna interruzione davanti a due tazze di cioccolato caldo, non si erano fermati neanche per un istante, se non quelle poche volte in cui i due si erano concessi un sorso di quella dolce bevanda. Al suo arrivo si era finta indifferente e lui, non appena l'aveva intravista col suo cappotto e la sciarpa pesante avvolta al collo l'aveva accolta calorosamente, a tal punto in cui tentò piu di una volta di invitarla al loro tavolo. La mora pur avendo rifiutato con finto disinteresse non si era concessa scrupoli e da quel momento in poi si era avviata una vera e propria impresa, la quale si basava sullo scrutare ogni loro gesto. Quel suo interesse non era dato al caso, era intenta a scovare qualche dettaglio che tradisse quella loro intesa. Nessuno era riuscito a distrarla, neanche la povera Hannah, la quale fremeva e si dimenava nel passeggino per poter attirare l'attenzione della dottoressa e bere finalmente un meritato sorso di latte.

"Ronnie Raymond, vediamo un pó. Gli dò un bell'otto."

Una voce familiare e sconosciuta al tempo stesso la distolse da quel che si dimostrava essere uno scenario perfetto. Iris West era accanto a lei, un sorriso smagliante le ricopriva il volto, creando un contrasto adeguato con la sua pelle scura e perfetta. Ed insieme ad esso una caraffa di caffè ed un grembiule nero e pulito. Quei due piccoli ed insignificanti dettagli spinsero la giovane a controllare l'orario ed assicurarsi di essere puntuale. Un'ora prima era arrivata al Jitters per incontrare Barry e consegnargli la piccola, sfortunatamente si era resa conto solo qualche minuto dopo di essere in scrupoloso anticipo.

"Scusami?" Rispose Caitlin, con riluttanza. Qualcosa aveva davvero tradito i suoi pensieri più intimi?

La mora si morse il labbro, in attesa di una risposta. Al che la bruna, vedendola in difficoltà le fece un piccolo cenno del capo in direzione del bel ragazzo e scoppiò in un risolino sommesso.

"Direi che per te é più da un nove. Comunque tranquilla, é sua cugina."

Nel momento esatto in cui concluse la sua sentenza, la ragazza non poté fare a meno di arrossire e di distogliere lo sguardo in una di quelle che si rivelò essere una combinazione perfetta. Dopodiché, rassegnata dall'idea di essere stata ormai scovata, si lasciò andare ad un piccolo sospiro di rassegnazione, accompagnato in seguito da una dolce risata.

"Non so se ti ricordi ma ci siamo viste all'incontro con Barry. Non abbiamo avuto modo di presentarci. Sono Iris."

"Piacere mio, Caitlin. Sei la ragazza di Barry, giusto?"

Sembrava simpatica e loquace al punto giusto. Al contrario, Barry a volte era inevitabilmente impacciato. Gli opposti si attraevano in qualsiasi modo. Eppure Caitlin, per quanto si sforzasse, non riusciva ad immaginarseli come una coppia.

"Esatto. Non dirmi che hai visto le foto vero?"

Beccata.

"Si, non avrei dovuto, ma erano sul tavolino e.."

"Sono imbarazzanti, mio padre é un pessimo fotografo lo so, lo so."

Entrambe scoppiarono a ridere e per la prima volta dopo quasi quattro mesi. Caitlin sentì al suo fianco un tipo di affetto diverso. Qualcosa che da fin troppo tempo non le era stato concesso. La compagnia di un'amica.
I suoi pensieri furono offuscati dal ricordo della bionda e l'altra, come se se ne fosse accorta sposto di proposito l'attenzione sulla porta del locale, cullata dal tintinnio del campanello di apertura.

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