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4 mesi dopo

In questi mesi sono stati difficili per me e Justin, non sapevamo fare altro che litigare. Il motivo? Cibo.
Alla fine ero io che cercavo di litigare con qualcuno, per fino con la mia famiglia e il dottore.
Questa gravidanza era troppo difficile da mandare avanti perché avevo voglia di ogni cosa.
Ma ad ogni modo, ero riuscita a resistere in queste tre settimane
-forse dovresti andare più veloce, sei lento come una lumaca- dissi
-prima ti lamenti perché vado piano, poi ti allarmi perché vado veloce. Ma cosa ti prende?-
-Justin, sono incinta se non te ne sei accorto, non posso correre troppo veloce-
Sbuffò per la milionesima volta e risi
- andiamo, devi avere tanta pazienza con me- dissi prendendo la sua mano
Stavamo camminando nel parco.
Avevamo deciso di fare una corsa insieme, o meglio, lui aveva deciso.
- oggi non ti sopporto, mi prendi in giro ogni volta che usciamo -
Risi ancora
- ohw grazie- risposi
Vidi lontano due coppie che si stavano mangiando un gelato, tra l'altro una di quelle ragazze aveva una pancione
Invidiai quella ragazza in quel momento.
Justin mi ucciderà se gli dicessi che vorrei un gelato, ma la fame era troppa
- voglio un gelato-
- scordatelo, sei a dieta. Ti sei dimenticata cosa ti ha detto il dottore? Troppi dolci fa male sia a te e al bambino -
- ma sto impazzendo- mi lamentai come una vera e propria bambina - sono tre settimane che mangio verdura e frutta e tante vitamine e schifezze che preparate tu e la mamma-
-no, non esiste Elena-
-beh, se non vieni con me non ti obbligo, vado da sola- lasciai la sua mano e andai verso quel camioncino
Mi bloccò Justin
- abbiamo fatto una scommessa bellezza, ricordi?-
Tre settimane fa andammo dal dottore e mi disse che il dolore e bruciore alla pancia erano troppi dolci e schifezze che mangiavo.
Quel giorno, Justin, era davvero arrabbiato perché mi beccava ogni volta che mangiavo tante schifezze e lui mi avvisava che sarei finita dentro l'ufficio del dottore solo per i problemi. Ma non gli davo retta e aveva ragione.
Erano due giorni che non sentivo più fastidio, ma loro non volevano ugualmente.
Anche i miei genitori si arrabbiavano, quando non c'era Justin cercavo in tutti modi per mangiare qualcosa di buono e i miei mi sgridavano e raccontavano tutto a Justin. Spioni.
Ma adesso basta, ero stufa che non potevo prendere un bel niente.
Per fino la mia bevanda preferita non potevo berla
Guardai Justin infuriata e mi sedetti sulla panchina
Nessuno sapeva in quella casa che stavo soffrendo e come se bastasse, loro mangiavano di fronte a me.
La mamma dovrebbe capirmi dato che è stata incinta per tre volte, ma niente.
- ho fame, nessuno mi capisce -
-si invece, ma è per il bene del nostro bambino - disse Justin - posso chiederti perché non hai voluto sapere il sesso? -
- perché il dottore è un maschio ed io mi vergogno - dissi
- potevi dirlo prima-
- sono stanca di camminare, andiamo a casa?- mi alzai
-hey, perché ti arrabbi?-
- non sono arrabbiata, sono infastidita perché non ho preso nessun gelato ed io non voglio rimanere qui dato che ci sono persone che hanno un gelato in mano mentre il mio ragazzo mi blocca e mi fa guardare gli altri che mangiano. Andiamo?-

Non aspettai nessuna risposta che cominciai a camminare
Lo sentii dietro di me che mi stava raggiungendo
- mi dispiace che tu debba soffrire, ma ripeto, non lo stai facendo per me e per nessun altro, solo per il bambino-
In effetti era vero.
Ma quando vidi quella ragazza che mangiava il suo gelato e Justin diceva che non potevo, mi sentivo malissimo.
- vuoi sul serio andare a casa? Stiamo un altro po' qui, c'è una bellissima giornata - disse prendendo la mia mano
Non ce l'avevo con lui, ce l'avevo con me stessa perché non riuscivo a trattenermi per il fatto che stavo impazzendo per uno stupido gelato, non mi andava di rimanere.
- sono stanchissima, magari un'altra volta- forzai un piccolo sorriso
Dopo che uscimmo e andammo in macchina, Justin mi aprì lo sportello
- aspettami qui- disse per poi chiudere  lo sportello lasciandomi confusa

Ma dove stava andando?
Sicuramente vorrà regalarmi il cinquantesimo peluche.
Alzai gli occhi al cielo.
Non volevo un peluche, inoltre non era cibo.
Intravidi di nuovo la ragazza incinta e stava finendo il suo gelato
Stavo davvero piangendo per un gelato?
Forse un po' sembravo una bambina, ma non ero abituata.
Tra l'altro mi ero comportata bene in queste tre settimane.
Ma avevo il desiderio di mangiarlo.
Gli diedi di spalle e guardai dal mio finestrino, così non potrò guardarla.
Justin sicuramente se ne era accorto che stavo ingrassando per colpa del cibo e non mi vorrà più dopo la nascita del bambino.
Magari era arrabbiato perché voleva una ragazza che si mantenesse in forma e non una ragazza robusta.

MINE [JUSTIN BIEBER]حيث تعيش القصص. اكتشف الآن