non voglio che vai via

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#Elena

Era vero, il suo viso non era come prima, era dimagrito tantissimo.
Non scherzava Scooter.
I suoi occhi erano tristi e spenti quando lo vedevo scendere dalle scale con Scooter, si vedeva da un miglio di distanza che non era felice.
Era cosi dolce, ma non troppo, non doveva ridursi così, non doveva farlo.
-piccola mia- mi baciò sulla guancia

-Justin perché ti vedo diverso?- chiesi
Non doveva sapere cosa mi disse Scooter oggi all'aeroporto, la nostra conversazione tra me e Scooter era scioccante ma preferirei che lo dicesse lui
-diverso? No sono sempre uguale- mi guardò solcando le sue sopracciglia sorridendo
- non intendevo il carattere, ma fisicamente- dissi cercando di essere più compressiva

Non rispose e il suo sorriso sparì
- io sono qui Justin, sono qui- lo guardai
-non capisco dove vuoi arrivare- solcò le sue sopracciglia e smise di ballare
-mi porti nella tua stanza?- chiesi timida
Mi guardò confuso ma annuì
Prese la mia mano, alcuni guardavano le nostre mani, alcuni ridevano, sicuramente avevano pensato male, e il resto ballavano.
Salimmo e andammo nella sua stanza
Chiuse la porta
- la tua stanza è bellissima- sorrisi
Aveva le pareti bianchi, un letto con una coperta bianca e i mobili bianchi.
Si stava una meraviglia, c'era una pace incredibile nonostante si sentiva il casino sotto.
-grazie - fece un piccolo sorriso. Andò a sedersi sul letto- vieni- picchiettò il suo letto
Andai a sedermi accanto a lui e lui aveva una faccia strana, come se lui era nervoso.
-hai bisogno di qualcosa?- si alzò di colpo dal letto
-no, siediti- presi la sua mano tirandola
Si sedette di nuovo
-okay, uhm cosa volevi dirmi?- chiese
- intanto calmati- ridacchiai - non stai andando in guerra-
Lui ridacchiò e annuì
Presi le sue mani unendo le mie come per dargli un conforto.
-sono passati sette mesi, per voi deve essere stato difficile sapere che ero in coma, per me no, era come se mi svegliassi all'indomani e tutto questo mi aveva confuso, tutto quello che è successo quella sera- mi interruppe
- ascoltami, te lo ripeterò ancora dato che non mi hai sentito quando eri su quel letto- si girò per guardarmi -io -balbettò
Restai confusa
-io l'ho capito quando ci fu quell'incidente-
Sembrava un po' imbarazzato
-stai arrossendo?- lo presi un po' in giro di quanto era adorabile
-si vede cosi tanto?-
-un po' - risi
-okay, uhm- ritornò serio - tu mi avevi chiesto se provavo qualcosa per te, ricordi?- chiese, annuii - io ho avuto paura, paura di amare un'altra persona- disse abbassando lo sguardo e poi riportò lo sguardo su di me e stavolta, aveva le lacrime agli occhi - perdonami- si asciugò le lacrime
Mi si spezzò il cuore
Lo abbracciai
-volevo davvero risponderti quella sera- disse
-basta, è passato- asciugai le sue lacrime con la mia mano
-io ti amo Elena- mi guardò negli occhi
Restai perplessa, non riuscivo a non muovermi
-sul serio?-
Annuì
Sorrisi come una cretina
- non facevo altro che pensarti, e quando ti pensavo su quel letto, cercavo di farmi ancora più male a me stesso- disse
Il mio sorriso sparì del tutto
Lo guardai
-mi vedi cosi diverso perché- distolse lo sguardo
Dopo un po' si alzò
-cosa Justin- lo incitai, mi alzai anch'io
-non è facile- scosse la testa
Era letteralmente nervoso
-Justin, qualunque cosa hai fatto, io sarò sempre qui, accanto a te- dissi
Mi guardò tristemente e annuì lentamente
-io mi drogo, bevo come una volta - si coprì il suo viso con le sue mani

Aveva fatto questo perché stava male per me, tutto quello che sentivo dentro era tristezza.
- sei impazzito?  Perché?- chiesi
-perché è colpa mia, sento che quello che ti è successo quella sera è tutta colpa mia- urlò -non capite nessuno cazzo, sto impazzendo-
Sussultai dallo spavento
-tutti questi mesi il mio pensiero fisso eri tu- continuò - ora che sei qui, viva, mi sento meno solo-
Non capivo perché stesse urlando
-sono qui Justin- lo guardai  - smettila con la droga, smettila di farti del male- lo supplicai
Mi guardava come se fossi pazza
- non ci riesco, è difficile uscirne-
-se mi ami, dovresti farlo per me- dissi
-questo è un colpo basso- mi puntò il dito
Lo guardai scioccata
-spiacente non voglio stare con una persona mentre io guardo che si sta rovinando la vita-
-avevi detto che qualunque cosa- lo interruppi
-no, lo dico per te-
-per me?- alzò le sue sopracciglia - che cazzo è? Un trucchetto che usate voi donne?-
Non risposi e scossi la testa
Lui si girò di spalle e sospirò

MINE [JUSTIN BIEBER]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora