Voglio Trovare Il Mio Destino

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«Ti piace?» gli chiese Jean, sorridendo al vederlo fissare la chitarra con due occhi lucenti.

«Sì... È il regalo più bello che abbia mai avuto...» rispose Claude passando le dita sulle corde.

«Sarai felice di sapere che tuo nonno ha anche chiamato un professionista per farti da insegnante privato...»
«Davvero?!»
«Certo, sa quanto ti piacerebbe imparare a suonarla e per questo ti ha prenotato le lezioni private»
«Ringrazialo da parte mia, so che il nonno è occupato»
«Mi assicurerò che sappia cosa tu mi hai appena riferito, adesso vado Claude. E buon compleanno.» gli augurò Jean prima di uscire dalla porta della sua stanza.

Claude sorrise di nuovo, appoggiò la chitarra al supporto e la guardò per qualche secondo, accarezzando con l'indice tastiera.
Dopo tutte quelle giornate passate ad ascoltare i professionisti che suonavano meraviglie con quello strumento, anche lui aveva desiderato di imparare a suonarlo. Fino a quel momento non aveva mai trovato qualcosa che gli piacesse molto, disegnare lo distraeva dai pensieri ma non era poi qualcosa apposta per lui. Lui non era suo padre, non era sua madre, voleva trovare qualcosa in cui era bravo e non poteva essere la stessa di uno dei suoi genitori.
Si sedette sul suo letto e incrociò le gambe, spostando lo sguardo dalla chitarra alla finestra, guardando come una bellissima giornata d'estate era persistente. Gli sarebbe piaciuto un giorno fare una passeggiata con qualcuno, forse un giretto per la città, ma quando si trattava di avere due genitori mai presenti e un nonno iperprotettivo, figuriamoci se poteva uscire da solo.
Non capiva perché i suoi genitori non l'avessero mandato via prima, dopotutto cosa ci facevano con lui? Si vantavano di avere un figlio ben educato, oppure parlavano alle sue spalle di quanto fosse strano? A suo parere, la risposta era sempre la seconda, chi poteva vantarsi di uno come lui? Voleva solo passare del tempo fuori da quella prigione.

Si avvicinò alla finestra scorrevole e la spostò verso destra, richiudendola dopo essere uscito in terrazza a contatto con la luce del sole. Si tolse la maglietta e si buttò in acqua, passandosi le mani tra i capelli biondi e appoggiando le braccia al bordo della piscina, alzando di nuovo lo sguardo verso il cielo.

«...Vorrei che un mio compleanno lo passassimo insieme...» ammise a bassa voce prima di socchiudere gli occhi e poi lasciarsi abbandonare all'acqua, scendendo sott'acqua e rimanendo ad occhi chiusi.

Con le orecchie tappate dall'acqua era completamente fuori dal mondo. Stava bene, esternato dal mondo intero e da quello che non voleva ascoltare. Quel silenzio, quel meraviglioso silenzio...

«Claude!» lo chiamò una voce, facendogli spalancare gli occhi e far ricordare dov'era.

Ritornò in superficie in pochi secondi, respirando a pieni polmoni l'aria che non toccava da troppo tempo.

«Claude... Rischiavi di soffocare così...» gli disse Jean aiutandolo ad uscire dall'acqua.

«A chi importava se succedeva...» sussurrò il ragazzino dopo che il maggiordomo l'avesse coperto con l'asciugamano per portarlo a fare una doccia.

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«...Jean?»
«Sì Claude?» gli chiese ricomparendo alla porta, sempre sorridendo.

«...Puoi farmi uscire? Voglio passare un po' di tempo da solo...»
«Ne sei sicuro?»
«A chi servo restando qui?» chiese mantenendo lo sguardo a terra.

«Claude, io non potrei farlo...»
«Dì al nonno che sono uscito da solo... E tu non sei arrivato in tempo»
«...Va bene Claude» rispose il maggiordomo, rimanendo alla porta ad osservare il ragazzino che si avviava verso l'armadio per recuperare una giacca e un cappello, oltre ad un paio di occhiali da sole.

Ma Vie Avec Toi ~ Spin-off di 'All'inizio Era Solo Un Sogno'Where stories live. Discover now