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- Mamma!- una bambina, seduta su un prato, stava giocando con delle Barbie. - Vieni qui!- Mi girai cercando di capire con chi stesse parlando, ma li c'ero solo io. Ricambiando il suo sorriso mi avvicinai per poi sedermi sull'erba. I suoi occhi azzurri mi guardavano attentamente per poi spostarsi su una figura lontano da noi due.
- È papà! - Urlò indicando e sorridendo ancora di più per poi cominciare a correre.
Mi girai a mia volta e la felicità mi inondò.
Aiden prese in braccio la bambina, le diede un bacio leggero sulla guancia e con un sorriso si incamminò verso di me. "La mia famiglia" pensai con il cuore che mi faceva male per la gioia.
Aprii gli occhi per poi essere accolta dal buio della stanza. Sospirai. "Era solo un sogno." Mi misi a sedere sul letto notando Aiden che dormiva tranquillo di fianco a me a pancia in giù. Lo guardai attentamente, prima i suoi capelli neri che incorniciavano il suo viso quasi perfetto, poi le sue labbra leggermente dischiuse ed infine le sue ciglia nere, che nascondevano i suoi profondi occhi azzurri. Tutto di lui mi piaceva, tutto di lui amavo.
Mi alzai cercando di non fare rumore, per poi andare in cucina a bere un bicchiere d'acqua.
- Ti ho svegliata? - Hanna era appena entrata dalla porta di casa mentre si guardava intorno sospetta.
Scossi la testa. - Cosa facevi fuori?- Lei si avvicinò a me, per poi appoggiare un libro sul tavolo davanti a se.
- Non riuscivo a dormire e allora sono andata a leggere fuori. - Guardai il libro, notando la copertina nera con le decorazioni oro e il nome inciso sopra. - È un grimorio. Era di mia madre.- Sussurrò notando il mio sgomento.
- Tua madre era una strega?- Lei sorrise leggermente, non era un sorriso felice però.
- Padre licantropo, madre strega. Ora sai perché non sono come mio fratello o come Lia.- Non sapevo cosa dire.
- l'altra volta.- cominciai dopo qualche minuto di silenzio. - hai detto che non potevo andarmene, perché?-
- perché non è il momento giusto. - lei prese un sospiro. - Presto tutto andrà al suo posto, tu capirai ed io finalemte sarò libera. -
- libera? Cosa intendi?-
- come ho già detto non sono come voi e questo non è il mio posto. Devo trovare il mio posto.- La guardai preoccupata.
- E dove andrai?-
- New Orleans. Mia madre ha iniziato da lì.- Disse riprendendo il libro in mano.
- Hai detto presto, cosa intendi?Quanto tempo? - Lei mi guardò combattuta su cosa rispondermi.
-Loro ti hanno cercato, ed ora ti hanno trovato.-  Concluse per poi uscire dalla cucina.

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