Jack l'impostore?

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<<Sei veramente sicuro di questo Jack? Sappi che vivrai per sempre consapevole di averla uccisa tu e non il veleno>>

Astrid aveva già preso il sangue di Jack con difficoltà. Non era stato facile farlo star fermo per andare alla ricerca di quel poco di sangue che era rimasto ancora lui. Non era colpa sua che si muoveva troppo, era il dolore che era lancinante. Ma ormai l'aveva fatto, era deciso a tentare di salvarla, anche se avrebbe rischiato di ucciderla.

<<Ho vissuto fin ad oggi macchiandomi del sangue di altre persone, riusciró a resistere anche al suo>> rispose freddamente Jack di fianco al letto in attesa, anche se quel che aveva detto faceva più male dell'ago.

<<Sì, ma lei non è una persona qualunque>>

<<Fallo e basta!>>

Astrid obbedí capendo che non c'era nulla da fare o dire per fargli cambiare idea. Appena finito di inettare il sangue, uscì dalla stanza lasciando Jack da solo a contemplare Elsa.
Non poteva vedere come stava reagendo, ne se avrebbe funzionato, ma sperava nel rivederla ancora di nuovo in piedi a sorridergli, anche se lui ormai non avrebbe potuto vederla mai più. Certo che se Elsa morisse potrebbero stare tutta la vita insieme...no...non poteva farle questo...nemmeno ad Anna e agli altri, non voleva che lei soffrisse quanto lui la sua vita miserabile, lei aveva ancora molto da vivere.
Passarono le ore e niente, neanche un piccolo rumore provenire da Elsa...Jack stava già cominciando a pensare al peggio.
Le teneva stretta la mano in modo da sentire cambiamenti nel suo corpo, sperava che lei gliela stringesse facendolo rassicurare, ma non si muoveva neanche un dito.
Il ragazzo ormai stava per perdere le speranze, avrebbe rivisto Elsa in forma spirito, anche se non era lo stesso.
Ma improvvisamente qualcosa si mosse. Jack si sentì stringere la mano accompagnato da dei lamenti e sapeva perfettamente di chi erano.

<<Elsa! Elsa tranquilla sono qui! Ci sono io qui>> disse alla cieca sperando di arrivare al suo volto.

Le accarezzó dolcemente le guance e le strinse forte la mano, dipendeva tutto da lei. Era lei che in quel momento avrebbe dovuto scegliere se vivere o arrendersi. Ma quella sera, Elsa scelse la parte della vita, facendo sollevare lo spirito di Jack di gioia.
Astrid arrivò per fare alcune analisi e quanto pare il sangue di Elsa aveva reagito bene con quello di Jack,ma sapeva che ci sarebbero stati degli effetti collaterali.

<<Jack, devo parlarti un attimo>> lo chiamò Astrid portandolo a disparte <<Senti,non so che effetti collaterali ci saranno, è la prima volta che proviamo a fare una cosa del genere e potrebbe accadere di tutto anche perché è contro la nostra natura, potrebbe persino essere una soluzione temporale e lei morirebbe domani, non sappiamo come andrà a finire perciò tieniti pronto a tutto.>>

Durante la notte Jack le stette accanto tutto il tempo mentre pensava...pensava agli eventuali effetti collaterali,alla sua vita e a come lui aveva fatto a ridursi in quello stato. Non gli importava niente della sua vista,ma gli importava come mai lui teneva così tanto ad Elsa. La amava? Sì,ma lui non sentiva niente,non aveva mai sentito o provato niente. Ma con Elsa era diverso,lei gli faceva sentire qualcosa in lui,qualcosa che aveva voglia di risvegliarsi da quel lungo sonno....non voleva perderla,non ora che stava cominciando di nuovo ad amare.
Le strinse la mano al solo pensiero che sarebbe potuta morire il giorno dopo,non lo avrebbe sopportato. Non sapeva se stava piangendo,ma si sentiva gli occhi lucidi,probabilmente sì.

<<J-Jack...?>>

Il ragazzo riconobbe subito quella voce flebile e dolce,nessun'altra aveva una voce come la sua

<<Elsa!>> esclamò il più piano possibile per non far svegliare le ragazze

<<Mi dispiace Jack...so di aver rovinato tutto...>> sospirò la ragazza alzando lo sguardo verso Jack

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⏰ Last updated: Jan 27, 2018 ⏰

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Jelsa: Ghost RevolutionWhere stories live. Discover now