Basta.

LUI non ti ucciderà, non adesso.

Perché?

Perché è cattivo, perché vuole vederti soffrire.

No, basta...

Questo è solo l'inizio, Alexis.

Il biondo sospirò portandosi una mano tra i capelli, io rimasi ad osservarlo senza dire o fare nulla...Non sentivo niente, né paura né serenità, non sentivo niente...Solo quando venivo picchiata sentivo qualcosa: Dolore. E poi quegli occhi verdi, così simili ai miei, eppure così diversi...Occhi che trasmettevano paura, terrore, gli stessi occhi che sognavo ogni notte, gli stessi occhi che regnavano nei miei incubi, lo stesso ragazzo voltato di spalle...

Perché non ti volti mai? Perché non mi guardi?

Perché ha paura, Alexis.

No, lui non ha paura.

Si, tutti hanno paura.

Lui no.

Anche lui è umano, anche lui prova sentimenti...

No, lui è un angelo.

No, non lo è.

- LUI vuole vederti.- Disse in un soffio il ragazzo di fronte a me, sgranai gli occhi a quelle parole e scossi la testa rannicchiandomi ancora di più su me stessa...Non volevo andare, lui mi avrebbe fatto male, lui era pericoloso...Lui mi avrebbe ucciso.

Ma non era quello che volevi, Alexis?

Ho paura.

Devi averne.

- No, io non vengo.- Dissi con quella poca voce che mi era rimasta, troppe urla, troppi pianti silenziosi...Troppo tutto. - Devi venire, LUI si arrabbierà...Lo è già adesso.- Disse quelle parole con un leggero tremolio, con paura, tristezza...Poi involontariamente si portò la mano su un livido al lato della bocca, un livido nuovo.

Perché subisci?

Lui si è abituato, Alexis.

Come ci si può abituare ad essere picchiati?

Lui l'ha fatto, e forse lo farai anche tu.

No, mai.

Mai dire mai, Alexis.

- Non m'importa.- Dissi con amarezza alzando lo sguardo verso quello del biondo, corrugò la fronte confuso e mi porse una mano...- A me importa.- Disse più a se stesso che a me...Ma avevo sentito, quelle parole...Dolci, serene, con un briciolo di preoccupazione...- Perché lo fai?- Chiesi confusa continuando a guardarlo...Quelle iridi azzurre erano davvero ipnotizzanti, così comuni, ma anche rare...- Cosa?- Chiese chinandosi di fronte a me, io sospirai e abbassai gli occhi sulla ferita del ginocchio ormai guarita - Perché sei così gentile? Perché sei così...Diverso dagli altri?- Chiesi con voce flebile rialzando lo sguardo verso il suo che ora mi osservava quasi spiazzato da quelle domande, domande che mi ronzavano in testa da troppo tempo...Domande che avevano necessità di risposte. - Perché so quello che si prova. - Disse spostando lo sguardo verso il pavimento sporco...Quelle parole mi fecero rabbrividire, quasi piangere...

Perché? Perché ti viene da piangere?

Perché so cosa si prova.

E cosa si prova a stare qua, Alexis?

Dolore e paura.

E te lo meriti, anche lui.

No, lui no...

Boot Camp.(A Harry Styles FF)Where stories live. Discover now