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Il combattimento sta volta si svolse sulle strade della città e non su un palazzo.

Appena uscita di casa vidi i ragazzi che si erano ammucchiati tutti a ripassare il piano.
"Ehy ragazzi" dissi a troietta seguita da Evy, come faceva sempre la vecchia Harley Quinn.
Ben poco c'era da ridere lì, visto che mi arrivò un messaggio sul telefono che diceva

Sto venendo per te punpkin pie
J_

Che tradotto vuol dire <fuoco aperto per voi> che lurido.

"Ragazzi aprite il fuoco" pronunciate quelle parole il meta-umano stava già facendo giochi di magia e di luci.

Tanti soldatini stavano avanzando e alcune delle loro testoline ebbero un rapporto un po troppo ravvicinato con la mazza.

La lottatrice che mi stava facendo inbambolare era Evy. Si vedeva chiaro che lei aveva uno spirito guerriero e che non si arrendeva facilmente.
Le sue tecniche era fantastiche.

"Non l'avrai vinta sta volta brutto babbeo inutile" ero al limite e presi la mia pistola per sparargli contro appena entrò nel campo di gioco. Gli puntai la pistola contro ma lui riuscì a bloccarmi portandomi via di lì

"Harley fallo fuori avanti" sentivo Boomerang che mi ordinava di finirlo, ma non potendo reagire alla presa di quello scimmione che si faceva passare per J, mi limitai ad essere trascinata via da tutti per chissa dove.

*********

Mi sento stordita e in un posto sconosciuto. Provo ad aprire gli occhi ma non ci riesco. Sento le palpebre molto pesanti e la luce che mi viene puntata in faccia è troppo forte e quasi non mi acceca. Sento freddo e brividi ovunque nel mio corpo.

Probabilmente sei priva di coscienza Harley

Come sarebbe a dire? Sentivo qualcosa di morbido e freddo sotto la mia schiena.
Vorrei sapere dove mi trovo ma la fatica che ho mi impedisce di fare qualsiasi movimento.

"Voilà la piccola pumpkin pie del memorabile Mr. J è tra noi. Ben venuta!" disse un uomo alto e secco con una voce che dava fastidio alle orecchie e che ti provocava eco in testa. Era lui.

"Lurido bastardo" gli dissi e gli sputai in faccia beccandolo in un occhio.

"Oh che peccato. Le persone mi dicono che tu sei una persona dolce, pazza, adorabile, buona. Che c'è dolcezza sbagliano per caso?" Mi continua a dire quell'ammasso di schifo mentre va su e giù come una trottolina marcia. Mi fa schifo il modo in cui parla.

"Tu sei solo un gran figlio di puttana, uno psicopatico che va alla ricerca di gente indifesa e innocente per farle impazzire. Tu così some tutta l'altra gente. Tu e tutta la tua inutile gentaglia che ti circonda, lurido bastardo" queste parole mi stavano uccidendo da sole perchè ogni singola lettera mi ricordava l'Arkham Asylum, i momenti passati con il mio vero Puddin, il tempo che avevamo trascorso in quella stanza come una latrina, tutti i suoi giochetti di mente e tutte le sue azioni. I suoi occhi, la sua voce, i suoi capelli, la sua espressione, le sue labbra, il suo corpo, la sua risata e la sua mente oscura e rovinata.

Lui prese dei fili dove scorreva l'elettricità, tipo quelli di Joker quando mi fece sua.

"Bene tesorino adesso il tuo nuovo paparino ti..." non fece in tempo a finire la frase che, presi la cintura del lettino su cui mi aveva messa e gliela tirai in faccia facendogli sanguinare il naso. Dal dolore cadde in terra e i suoi scagnozzi lo circondarono. Io ne approfittai per prendere la mia mazza e bastonare i suoi uomini, che caddero a terra storditi

"E adesso tocca a noi due paparino" dissi a troietta e impugnai i fili e glieli misi in testa facendolo cadere in un sonno profondo

jargot true loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora