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Erano passati mesi e finalmente potei ritornare a casa. Stare in ospedale è stato noioso, ogni giorno vedevi persone che venivano e andavano.

Tornata a casa vidi che non c'era nessuno in camera, perciò uscii per chiedere a Jonny dove fosse Jok...
Non feci in tempo and aprire bocca che sentii una risata venire dal piano di sotto. Corsi velocemente e scesi le scale inciampando varie volte. Anche se certe volte Joke usava la violenza al posto delle parole, era uguale. A me non importava. Senza si lui non ero completa. Senza un noi la potenza non esisteva...

Senza bussare alla porta la spalancai e Joker si alzò in piedi, senza dire niente e mettendo fine a quella bellissima risata. "Puddin" gli saltai addosso e iniziai a piangere dentro per la felicità, perchè in vita mia non mi sono sentita mai così felice
"Ben tornata a casa baby" disse con la sua voce profonda che mi fece vibrare il cuore. Mi staccai da lui e lo fissai negli occhi. Quei occhi di ghiaccio che come la priva volta mi impnotizzarono. Mi perdevo in quei occhi freddi. Mi imbambolai mentre Joker iniziò a guardarmi dalla testa ai piedi, con gli occhi desiderosi.

***
"J! Oggi pomeriggio andrò in città per fare shopping con un'amica" dissi guardandolo negli occhi e sorridendo felice
"L'importante è che non fai tardi per stasera" disse guardando la partita sulla televisione. "Joker?" Iniziai a domandare "vedo che ultimamente sei triste..." dissi ma calai la voce visto lui si era girato e mi guardava storta
"Che c'è Harley? Vuoi giocare di nuovo al pazzo e alla psicologa? Non sei più la vecchia Quinnzel dolce e indifesa honey... adesso fai parte della vita del J" disse all'inizio irritato ma poi con voce calma. La stessa voce che usava per mettere terrore alle persone, per metterle a disagio e trasmetterle ansia.

***
Erano le 5:20p.m e finalmente sentii suonare il campanello. Era Maria... non vedevo l'ora di passare un po di tempo con lei, solo noi due e nessun altro. Mi ero messa un jeans con strappi alle ginocchia, convers ai piedi e una maglietta grigio chiaro, un po di mascara e via... ora si può dire che ero una persona normale, non pensavo più a combattere.

Arrivate al nostro centro commerciale preferito, ci buttammo nella folla e ci siamo divertite da pazze. Siamo entrate nel negozio di WONK&JOE
Li fu amore a prima vista con un vestito color nero con delle sfumature che andavano sul grigio chiaro, ricordava molto l'autunno. Era corto fino alle cosce, seguito da una scollatura a V molto profondo, tipo quello color oro. Lo presi e andaii nei camerini seguita da Maria.
"Be? Come sto?" dissi una volta provato il vestito

"Stai d'incanto" disse lei con le lacrime agli occhi... ero davvero felice della scelta e decisi di indossarlo per stasera. Spero tanto che a J gli piaccia, ma so già la sua reazione...

"15$" disse il commesso, e una volta pagato uscimmo per farci un giro in città. Ci fermammo poi in una gelateria per prendere un gelato...

"Lamponi e fragola grazie". Quei colori mi ricordavano i miei vecchi codini, il mio costume, la mia trasformazione. Ci sedemmo in una panchina fuori e ad un tratto, tra una parola e l'altra, vidi in un angolo una macchina conpletamente nera lucido. Non ci potevo credere, J aveva mandato un suo uomo a controllarmi! Questa cosa mi fece infuriare non sapete quanto. Nonostante tutto feci finta di niente e continuai a parlare con la mia amica, che era più importante.

Erano le otto meno un quarto e Joker mi mandò un messaggio "alle nove in punto ti verrò a prendere a casa, preparati"-J

Salutai Maria, presi un taxi alla prima e tornai a casa di corsa.
Alle 8:05p.m ero già a casa e mi buttai in doccia. Mi rilassai come mai, forse anche troppo. Non guardando l'orologio e non badando a niente, mi venne un messaggio da Joky dove diceva che tra venti minuti sarebbe venuto a prendermi. Cacchio ero in ritardo. Saltai fuori dal bagno e iniziai a vestirmi. Il vestito neto con le sfumature era bellissimo di sera, di sicuro a J piacerà tanto e resterà a bocca aperta... via dicendo arrivarono le 9:00 p.m e Joker venne a prendermi. Mi erano mancate quelle serate dove ci si divertiva come matti, dive la notte era tutta nostra e non moriva mai...

jargot true loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora