Rae Dyer è il sogno di ogni ragazzo.
Rae Dyer è il sogno di ogni ragazza.
Rae Dyer è colei che ha in mano il potere di fare qualsiasi cosa lei voglia con un solo battito di ciglia.
Rae è popolare.
Rae non è mai da sola.
Harry Styles è l'incubo di og...
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me: a voi i commenti
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"Cazzo, dobbiamo davvero fermarci." respiro a fatica sul suo petto. "Ti avevo avvertito." sbuffa una risata. "Non credevo facessi sul serio. Questa è, tipo, quanto, la quinta volta?" lo guardo. "Non è colpa mia se non mi hai detto di fermarmi." "Piantala, siamo degli animali in calore." borbotto. "Nessuno mai mi aveva definito animale in calore, è la prima volta." mi prende in giro. "Dovrei farlo più spesso." sbuffo. "Ne riparliamo dopo che avrai urlato il mio nome per la sesta volta, mmh?" "Antipatico!" cerco di spingermi via dal suo corpo ma lui me lo impedisce.
Rimaniamo alcuni minuti in silenzio, i suoi occhi mi scrutano attenti mentre i miei gli urlano due semplici parole. "Che c'è?" chiedo in imbarazzo a causa del suo sguardo profondo. "Sei bellissima. Sembri una sorta di dea: i capelli scompigliati, le labbra gonfie e il viso giovane." arrossisco sotto ai suoi occhi e non commento oltre, non saprei cosa direi. Ho paura che se dovessi parlare ancora una volta gli confesserei il mio amore e non voglio rischiare al momento. La sua mano accarezza il mio viso, poi scende fino al collo dove esercita una minima pressione così da far scontrare le mie labbra con le sue in un dolce bacio.
"Non immagini nemmeno quanto significhi per me, Harry. La tua costante presenza, il modo in cui ti prendi cura di me, il fatto che mi fai sentire apprezzata e desiderata come mai nessuno era riuscito a fare..." sussurro a qualche centimetro di distanza da lui. "Io invece credo che sia tu a non renderti conto del modo in cui mi hai cambiato, del mondo in cui mi hai migliorato." sorrido lievemente alle sue parole ingoiando il groppo in gola. "Ne sono felice." scosto qualche ciocca di capelli dalla sua fronte.
"Rae." mi richiama quando nota la mia distrazione a causa dei suoi capelli. "Mmh?" lascio un bacio sul suo naso, poi uno sul mento. "Ti amo." mormora. "Che hai detto?" balbetto incredula. "Ho detto che ti amo, che mi sono innamorato di te." ripete rimanendo immobile al suo posto. "Sul... sul serio?" chiedo ulteriore conferma. "Hm-hm." Harry annuisce fissandomi attentamente. "Oh mio Dio – balbetto sollevandomi sul suo bacino – oh mio Dio. Harry- oh mio Dio!" esclamo afferrando il suo volto. "Ti amo. Ti amo anche io, diamine." devo sembrargli una psicopatica al momento, lo so, ma non riesco a contenere la gioia e l'amore che provo nei confronti di questo ragazzo. "Sei seria?" si mette a sedere. "Certo che sono seria, Harry!" i miei occhi ormai lucidi devono sembrargli sinceri, ecco perché non perde tempo ad attirarmi ancora una volta a se per poi baciare la mia bocca con impeto. "Sono così fottutamente fortunato." mormora.
*
Harry dorme beato mentre io gioco al cellulare visto che non ho molto da fare, è ancora presto per alzarci considerando l'ora in cui siamo andati a dormire stanotte, ma io non sono più riuscita a dormire oltre le dieci e mezza e di conseguenza adesso aspetto che Mr. Muscolo si svegli.
Non riesco a non sorridere, fatico ancora a crederci. Mi sembra surreale il fatto che lui, per l'appunto, mi abbia confessato i suoi sentimenti. Stamattina avevo persino pensato che si fosse trattato di un sogno, ma i morsi e i lividi presenti in numerose parti del mio corpo dimostrano il contrario.
Allungo il dito fino a toccare la sua spalla, scendo continuando ad accarezzare la sua schiena per poi avvicinarmi. Lascio un morbido bacio sulla sua pelle calda e sospiro quando lo sento girarsi fino ad incontrare il suo petto. Il suo braccio circonda la mia schiena, ma i suoi occhi non accennano ad aprirsi. Bacio il suo mento per poi mordere il suo labbro inferiore. "Sveglia, sono mezzogiorno e mezza." dico piano. "Mmh..." mugugna. "Svegliati, forza. Ho fame." "Sei insaziabile." borbotta. "Intendevo di cibo vero!" alzo gli occhi al cielo. "Certo."
Finalmente apre gli occhi, permettendomi di vedere quelle due meraviglie che io tanto adoro. "Buongiorno, buongiorno." sorrido. "Fammi dormire, mostro." "Hai dormito abbastanza, orsacchiotto." "Non cominciare con questi soprannomi terrificanti perché rischio di vomitare." "Che c'è, preferisci essere chiamato Daddy?" lo prendo in giro. "Non provocarmi, donna." mi guarda. "Magari mentre sono legata come un salame e imploro di essere morsa." rido. "Mi vedi tipo da queste cose?" "No." continuo a ridere. "Definitivamente no." "Fammi a fare un caffè." borbotta ritornando a chiudere gli occhi. "Non esiste." "Rae." sbuffa. "Nope. Adesso apri gli occhi, io ti sbaciucchio un po' e poi andiamo a pranzo." istruisco. "Ugh, va bene." borbotta annoiato aprendo ancora una volta i suoi occhi. "Bravo il mio bambino."
