-Levy, calmati, Zeref sta bene e Natsu è in ospedale con Mavis. Gajeel è qui per te-
-Mi sembrava ovvio...-
Mormorò lui facendo ridere la bionda.

Levy si portò una mano al petto e buttò fuori tutta l'aria. Era rimasta sveglia tutta la notte per l'ansia, quindi si vedevano molto chiaramente le occhiaie della serata in bianco. A parlare di cibo anche Lucy si rese conto di aver fame, quindi invitò Gajeel ad entrare in casa ed entrambi notarono la presenza di Lily che si era insidiato tra le gambe del corvino. Prima che potessero chiedere cosa ci facesse il gatto in quella casa, Levy spegò in poche parole come aveva trascorso la serata. Disse che non riusciva a dormire e lì si era ricordata di avere una copia delle chiavi della casa di Gajeel, quindi era uscita di casa ed era andata a prendere Lily portandosi dietro una mazza per sicurezza. Poi era tornata a casa e aveva parlato con il gatto tutta la notte, anche se lui dormiva. Gajeel corrugò le sopracciglia e guardò Lucy

-Cosa ci fate con una mazza?-
-Non si è mai troppo prudenti-
Si giustificò lei che stava preparando qualcosa da mangiare per tutti e tre.

Gajeel non voleva essere di disturbo, ma accettò comunque appena sentì i morsi della fame. Mentre pranzavano Gajeel raccontò la lunga esperienza in ospedale e, finalmente, della notizia tanto attesa. Levy per tutto il tempo restò pensierosa e sia Gajeel che Lucy lo notarono, ma pensarono fosse per gli ultimi fatti accaduti in quelle ore, quindi non domandarono.

-Io vado, grazie per il panino-
Gajeel si prese la giacca e chiamò Lily, svegliandolo dal suo sonnellino sul cuscino della turchina.

-Aspetta, Gajeel-
Lo fermò Levy mettendosi dietro di lui.

Il ragazzo si girò, stanco e con le occhiaie.

-Sì?-
-So che hai bisogno di riposare, ma... ecco... possiamo parlare un'attimo?-
Gajeel fece scorrere lo sguardo dietro la turchina e vide Lucy fare i doppi pollici in su e un sorrisetto furbo.

Stava tifando per lui.

Gajeel era troppo stanco per capire di cosa Levy volesse parlare, ma la seguì ugualmente in camera e si sederono entrambi sul bordo del letto.

-Allora?-
-Ecco, come posso iniziare... ah! Ricordi quando Zeref ci portò in ospedale quel giorno?-
Gajeel fece una smorfia.

-Se...-
-Sai come siamo noi donne, parliamo sempre di molte cose e gli abbiamo raccontato della vostra stupida scommessa e delle mie intenzioni nei tuoi confronti-
-Di farmi penare?-
A Levy comparve un sorriso divertito sul volto e annuì.

-Esattamente. Io avevo ragione, dovevo punirti in qualche modo per quello che hai fatto nonostante i vostri motivi, anche se a me tu piaci da morire-
Gajeel trattenne il respiro per un attimo e si morse le guance, ma stette zitto e ascoltò.

-Allora Zeref ci chiese: "Perché torturarvi se fa male ad entrambi?" Ci avevo pensato sul serio, sai? Però dopo pensai che non dovevo pensare alle parole di un ragazzo che ha fatto solo del male al prossimo e che non ha mai provato pietà per suo fratello... Ma... Quando stava morendo davanti a Natsu e la persona che amava... Ho capito una cosa-
Levy guardò Gajeel con gli occhi che minacciavano lacrime calde.

-Zeref ci stava provando e non era riuscito a ottenere la grazia di Natsu prima di tutto questo, ottenendola a un soffio dalla morte. Se mai ti dovesse succedere qualcosa senza che io ti dica quello che provo, non me lo perdonerei mai-

Gajeel la guardò con la bocca schiusa per la sorpresa, poi appena vide le prime lacrime rigarle il volto non poté che abbracciarla e stringerla forte a se.

LA SCOMMESSA CHE TI CAMBIA LA VITA [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now