Rabbrividisco attaccandomi maggiormente ad Harry mentre scivolo sempre più sotto le coperte. "Che c'è?" Harry mormora accarezzando la mia schiena. Devo averlo svegliato con i miei movimenti. "Ho paura." ammetto. "Ci sono io." sussurra stringendo la sua presa attorno al mio corpo.

*

Il mattino seguente ci svegliamo presto entrambi visto che abbiamo la prima lezione alle nove e mezza. Indosso un vestito verde con calze pesanti sotto e anfibi, poi il mio solito cappotto. Harry invece indossa una maglia blu e sopra una giacca, un paio di pantaloni neri e i soliti stivaletti, anche lui indossa un cappotto nero per completare il tutto. Alle otto e un quarto usciamo di casa, questo ci permette di avere un'ora abbondante per fare colazione tranquillamente.

 "La terza è la volta buona

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"La terza è la volta buona." ammicca ridacchiando. "Che dovrebbe significarmi?" chiedo una volta che mettiamo piede dentro il solito bar. "Mi hai a disposizione per qualsiasi show tu voglia mettere in piedi." continua a guardarmi. "Non sbatto in faccia alle persone che io posso avere questo ben di Dio e loro no, Harry, è abbastanza ineducato." parlo. Il moro ride scuotendo il capo divertito. "Però forse con quella posso fare un eccezione." aggiungo subito dopo facendolo voltare sconvolto. "Tu sei assurda." ride attirandomi al suo corpo. "Grazie, lo so già." "Perfida." mi bacia. "Concordo." "Terribile." mi bacia ancora una volta. "C'è di peggio." "Maligna." un terzo bacio. "E tu sei in vena di coccole." "Sì, ho almeno un paio di giorni da recuperare a causa della tua stronzata." risponde. "Ugh, mi sento già in colpa, non ricordarmelo." borbotto sul suo petto. "Okay, okay." scuote il capo.

Prendiamo posto ad uno dei tavolini accanto alle grandi vetrati provvisti di divanetti così da poterci sedere vicini visto che ogni volta ad Harry viene chiesto di spostarsi o gli arrivano addirittura schizzi di bevande servite in fretta da qualche cameriera.

"Oggi ho voglia di waffle con la nutella e un bel cappuccino tradizionale." dico chiudendo il menù. "Mi hai stravolto l'esistenza." commenta. "Già, a volte stupisce anche me l'abilità che ho nel superare i miei limiti." scherzo. "No, oggi non sono pronto, prendo il solito." sospira. "Chissà perché non avevo dubbi." scuoto il capo divertita.

"Ehi, Harry." ed ecco miss. Universo. "Ciao, Tammy." la saluta Harry. Adesso, è vero che io sono un tipo geloso, ma lascio comunque la libertà alla persona al mio fianco di parlare con chi vuole, fare quello che gli pare – nel giusto – perché non è il mio cagnolino, ma il mio ragazzo. Solo che, nel momento in cui capisco che una piovra non toglie gli occhi di dosso a qualcosa che mi appartiene, è il momento di agire.

Poso la mia mano sui pantaloni di Harry continuando a fissare Tammy tranquillamente, faccio scendere la mano sempre più giù fino ad arrivare al suo bottone che apro in pochi secondi. Harry si schiarisce la gola mentre ordina, ma Tammy non sembra farci caso. Presso il palmo della mia mano sopra la protuberanza e mi volto verso di Harry sorridendo gentilmente. "Basta così?" chiede Tammy focalizzando nuovamente l'attenzione su di Harry. "N-no – Harry deglutisce quando sente il mio palmo mettere un po' più di pressione sul suo membro – non hai, non hai chiesto alla mia ragazza." i movimenti della mia mano si fermano. Io e Tammy rimaniamo palesemente sconvolte dalla sua affermazione. "D-dimmi pure." balbetta la rossa leggermente presa alla sprovvista.

Eh, pensa io.

"Cappuccino e... e... un waffle con la nutella." ordino a fatica mentre allontano la mano dall'intimità di Harry. "Arrivano." sospira lei.

"Mi hai appena causato un'erezione in un fottuto bar." Harry si volta all'istante nella mia direzione. "E tu mi hai definito la tua ragazza." gli ricordo sorprendendolo. "Forse ti ho colto troppo alla sprovvista e avrei dovuto chiedertelo, vero?" "Ehm, sì?!" lo guardo sconvolta e imbarazzata allo stesso tempo.

 "Forse ti ho colto troppo alla sprovvista e avrei dovuto chiedertelo, vero?" "Ehm, sì?!" lo guardo sconvolta e imbarazzata allo stesso tempo

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"Okay, okay, scusa." morde il suo labbro inferiore fissandomi. "E comunque avrei risposto di sì." arrossisco. "Mmh, davvero?" adesso un sorriso stupido gli abbellisce il viso. "Sì." "E adesso, se ti chiedessi di diventare la mia ragazza?" mormora. "Ti risponderei che l'erezione te la risolvi da solo anche se sono la tua ragazza." ridacchio. "Sei assurda." sbuffa una risata abbassando lo sguardo per poi tornare a guardarmi.

" sbuffa una risata abbassando lo sguardo per poi tornare a guardarmi

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"Lo so." sorrido soddisfatta dalla mia risposta. 

me: la mia vita ruota intorno alle gif.............. love u. X

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