La vita attraverso gli occhi di Alexander

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Allora, premetto già che in questa modern AU John è ceco, quindi :(( però è fluffosa:3


Alex fece scorrere una mano tra i capelli morbidi di John, facendo un piccolo sorriso al ragazzo.

"Che aspetto ha l'erba?" chiese John, con tranquillità, mentre accarezzava il prato dove erano seduti. Alex sorrise tristemente a John, nonostante quest'ultimo non lo potesse vedere. Poi gli baciò il naso.

"L'erba ha il colore della natura, dove tutto spunta fuori, è violento, ma giovane." John sorrise e si abbandonò al petto di Alex.

"Tu hai un modo tutto tuo per parlare Alexander." John sorrideva, ma Alex poteva vedere la tristezza in quei suoi occhi vuoti. Voleva dare a John la sua vista, per fargli vedere una volta per tutte il mondo, purtroppo però non c'erano speranze. Aveva perso la vista a soli due anni e non ricordava nulla di ciò che aveva visto.

A John dissero che aveva dei riccissimi capelli scuri, che aveva le lentiggini e che fosse "la creatura più bella sul pianeta" a detta di Alexander. La sua amica Eliza gli aveva detto che Alex aveva i capelli neri e occhi in cui perdersi.

"A cosa pensi cucciolo?" Chiese Alex, portando il volto di John al suo livello.

"Vorrei... vorrei solo poterti vedere..."

Ascoltando queste parole, il cuore di Alexander andò in frantumi.

"John, amore" iniziò Alex " vorrei anche io che tu ci vedessi, ma io non ti amo di meno perché non puoi. Io mi sono innamorato di te per come sei."

John sentiva già delle lacrime calde sulle guance. "Ti amo tanto Alexander Hamilton."

Alex prese una foglia e la appoggiò sulla mano di John, per poi chiuderci sopra le dita del ragazzo. "Questa è una foglia, crescono sugli alberi. Gli alberi sono molto alti, anche più di Hercules" John rise a questo "Le foglie vengono sparse dagli alberi in autunno e si trovano poi ovunque. Sono loro che, mentre camminiamo in autunno, fanno quel suono croccante quando calpestate."

John tastò la foglia sulla mano è giurò che non avrebbe mai più dimenticato come sono fatte le foglie.

"E..." Alexander andò avanti mettendo un fiore sull'altra mano di John."Questo è un fiore, sbocciano in primavera e sono molto carini. Ci sono tantissimi tipi di fiori, penso che questo sia un dente di leone. È giallo, molto luminoso e vibrante, come te!"

John sentì di stare arrossendo, quando sentì qualcosa posarsi sul suo naso. Non riusciva a capire cosa fosse, sapeva solo che era leggera e si muoveva. Alex sorrise, una farfalla si era posata sul naso di John e le sue ali sbattevano contro le lentiggini del ragazzo. Alex amava la faccia che aveva John in quel momento, un misto tra eccitazione, curiosità e meraviglia. Desiderava far provare a John tutto questo ogni giorno.

"Questa è una farfalla" disse Alex "un insetto piccolo, anche più di me, con delle ali arancioni , un colore luminoso ed eccitante, mischiate al nero." John era ben consapevole su cosa fosse il nero.

"È... meraviglioso" sussurrò John, nel momento in cui la farfalla volò via. Poco dopo si spostò un po' più vicino al corpo del compagno allacciandogli le braccia dietro al collo. "Perché stai?"

"Cosa intendi amore?" Chiese Alex, sciogliendosi nel suo meraviglioso abbraccio.

"Sono così bisognoso di aiuto, ceco e depresso. Perché stai con me? Perché lo fanno Eliza, Peggy, Laf, Herc e Angelica? Io non sono un amico normale, non so come siete fatti, so solo quello che mi avete detto. Quindi perché lo fate?"

Alex spostò i capelli dalla faccia di John "Perché noi amiamo tutto di John Laurens"

John sorrise, forse non tutto il mondo era crudele. Lui vedeva il mondo attraverso gli occhi del suo Alexander.

~·~
Il giorno successivo, John era con Eliza e andavano verso la prossima lezione. Ad un certo punto John si sentì spinto e cadde a terra. Eliza aiutò immediatamente il ragazzo, il quale si scusò con lei.

"Bene, bene, vediamo chi abbiamo qui..." disse una voce che fece tremare John dalla paura "la puttana ceca di Alexander e la ragazza che potrebbe avere"

Eliza gli ringhiò contro "vai via Jefferson. Posso accettare che insulti me o Alex, ma lascia in pace John!"

Jefferson fece una piccola risata cattiva " Solo una cosa" disse accarezzando i capelli di John, che nel frattempo ribolliva di rabbia "Alexander ti "ama", ma aspetta ancora poco. Tra poco troverà qualcun'altro che saprà soddisfarlo come vorrebbe"

Appena John sentì le scarpe di Jefferson lontane, iniziò a piangere aggrappato ad Eliza. Lei lo confortava e gli sussurrava parole dolci nelle orecchie, ma i pensieri del ragazzo erano rivolti solo alle crudeltà di Jefferson. Eliza lo fece alzare e lo accompagnò fino ad un davanzale lì vicino, dove entrambi si sedettero.

Dopo un poco John sentì che qualcuno stava correndo verso di loro.

"È tutto a posto? Ti sei fatto male?" Urlò Alex, senza fiato, segno che aveva corso fino a lì dall'aula di legge.

Si inginocchiò di fronte a John e lo abbracciò con forza." Eliza mi ha scritto di Jefferson, cosa è successo?" Gli sussurrò, spaventato dal fatto che qualcuno asse potuto toccare il suo John.

"Ti annoierai con me perché sono ceco?" Mormorò John, poggiando poi la testa nell'incavo del collo di Alex.

"Quel bastardo, te lo ha detto lui vero?" Disse Alex con un tono parecchio arrabbiato.

"Rispondimi ti prego" disse John, con un tono invece impaurito.

"No, certo che no cucciolo" rispose Alex "ascoltami bene, okay? Tu sei il mio tutto, il mio universo. Non lascerò che una cosa insignificante come la tua vista possa portarmi via da te. Ti amo. Niente e nessuno può cambiare questa cosa"

"Non è insignificante" ribadì John "tutti mi conoscono come "il ragazzino ceco" o anche "il fidanzato ceco di Alexander" non mi chiamano John come fate voi".

"A chi interessa quello che dicono quegli stronzi, loro ti ignorano e tu dovresti fare altrettanto. Noi ti conosciamo e sappiamo che se tu non fossi ceco non saresti davvero tu. Giusto Eliza?"

Eliza sorrise "Certo che sì. Alex ti ama John e noi ti vogliamo bene. Non dubitare di questo. Alex ti osserva sempre e si è completamente perso nella tua aura".

"Davvero?" Chiese John con rinnovata allegria.

"Ma certo, cosa credevi?"


My wall
Yayyyy I'm back!! Questa OS è particolarmente lunga, ma è patatosa.
Cmq spero vi sia piaciuta, se vi va lasciate stellina e commentino!
Alla prossima os (spero di riuscire a pubblicarne una nuova durante le vacanze di natale)!!

LAMS ONE SHOTS Hamilton (italian translation)Where stories live. Discover now