momenti che le parole non possono spiegare

623 63 13
                                    

Alexander sedeva alla sua scrivania, la porta chiusa.

John non poteva essere morto, Alexander si rifiutava di credere che lui fosse morto.

Giocherellava con la penna, mentre le lacrime spingevano per uscire dai suoi occhi.
John, la faccia cosparsa di lentiggini, gli occhi stellati, il ragazzo sorridente che aveva catturato il cuore di Alexander e si era rifiutato di lasciarlo andare. Alexander non si capacitava all'idea che quel ragazzo, John Laurens, non sarebbe più stato tra i vivi.

Alexander singhiozzò, posò poi la testa sulla scrivania. Una lacrima solitaria scendeva sulla guancia.
John Laurens, il ragazzo che duellò con Charles Lee per lui, John Laurens, il ragazzo che ogni volta che veniva menzionato faceva correre il cuore di Alexander più velocemente, John Laurens, il ragazzo che sarebbe stato, senza ombra di dubbio al fianco di Alexander. Ma in quel momento non c'era.

Alexander desiderò che avesse avuto più tempo. Per abbracciare John, per dirgli che lo amava.
Ora era troppo tardi, d'altronde, se Alexander avesse reso pubblico il loro amore sarebbero stati in grande pericolo. Nessuno si sarebbe fatto tanti problemi, per lo meno, non più.

Alexander si rimise composto sulla sedia, desiderando che le cose fossero diverse. Desiderava un mondo dove poteva amare John apertamente, che John fosse vivo. Sarebbe lì accanto a lui in quel momento.

Alexander poteva sentire il piccolo Philip piangere nell'altra stanza, tutto il resto era silenzioso. Un lungo e triste silenzio.

Lui era in silenzio per il suo amico caduto. L'uomo che ridefinì il coraggio nel South Carolina non molto tempo prima. L'uomo che voleva liberi tutti gli schiavi. L'uomo che guardava Alexander come se avesse messo lui le stelle nel cielo. Stava in silenzio per l'uomo che non avrebbe mai avuto.

Eventualmente, il silenzio sarebbe stato interrotto, ma il dolore sarebbe rimasto uguale. Alexander sentiva il cuore pesante, prese la penna e iniziò a scrivere.

(L'autrice spiega che in realtà il paragrafo che scrive Hamilton lo fece mesi dopo, ovvero nel novembre del 1782 a Nathananel Greene, ma serviva per la storia)

" Sto provando la più profonda afflizione dopo la notizia appena ricevuta sulla perdita del nostro caro amico Laurens.  La sua carriera di virtù è giunta al termine.Come sono strani gli affari che gli uomini conducono, tante eccellenti qualità non garantiscono un fato felice!
Il mondo sentirà la mancanza di un uomo che ne ha lasciati molti dietro di se; e l'america, ne sentirá per la mancanza di un uomo con il cuore pieno del patriottismo di cui tutti parlano. Io sentirò la mancanza di un amico,il quale io ho teneramente amato, uno dei pochi."

Alexander osservò il paragrafo appena creato. Aveva provato a esprimere le sue emozioni senza far trasparire ciò che provava realmente per John. Ma stava affrontando uno di quei momenti in cui le emozioni sono talmente tanto grandi, che non ci sono parole che possano esprimere ciò che si prova dentro.

Comunque Alexander provò, ma non c'erano modi per riuscire a scrivere le parole giuste che esprimessero quanto a lui mancasse John. Quanto lui provava per quel bellissimo ragazzo che rubò il cuore di Alexander e lo avrebbe tenuto con se, anche dopo la morte.

LAMS ONE SHOTS Hamilton (italian translation)حيث تعيش القصص. اكتشف الآن