Il giorno è arrivato

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Nella via verso 'casa' scorgo le prime luci dell'alba.
La notte è stata faticosa ho ricevuto altre quattro bastonate perchè ero lento, ma alla distribuzione del cibo non mi tornano in mente alcuni conti..perchè quella guardia mi ha dato un pezzo di pane più grande?...non l'ho mai visto prima e aveva più o meno la mia età, forse, ha visto me e mia sorella nell'episodio del pomeriggio? Non saprei ma lo ringrazio con tutto me stesso, anche perché ci manca una razione ovvero quella di Liliki.
Apro la porta e la trovo tropicciarsi gli occhi
<allora davvero ti sei svegliata alle prime luci dell'alba> sorride e mi guarda <dove...dove sei stato? E..e quel pane?> <beh ho lavorato tutta la nottata e ho rimediato questo> lo agito in aria come se fosse un'oggetto pregiato, il suo sorrisetto svanisce <tutta la notte? E io sono rimasta qui...a dormire?> <spero che stai meglio> mi viene spontaneo sorridere, ma le sue mani vanno sul suo viso e sento dei singhiozzi, Mi si forma un nodo in gola, mi inginocchio innanzi a lei <hai..hai fa-faticato tutta la notte per causa mia> <non è colpa tua...non piangere dai...ehi> mi osserva, le scosto una ciocca di capelli che le copre il viso, e le asciugo le lacrime <se anche fosse colpa tua, non m'importerebbe,lavorerei tutte le notti e tutti i giorni per te, per- > <perchè? perché devi spaccati la schiena, accusare dolori per giorni , prendere tu le basto-> <Per proteggerti...non posso permettere che ti facciano del male...non posso permettere che ti portino via da me...sei..sei l'unica cosa che mi rimane...> <A-adrijen...> <e-e poi... l'ho promesso a nostro padre...> <Adrijen...io..> <ho già fallito con nostra madre...non devo...non posso fallire anche con te> non so perché ho parlato di loro, cerco di evitarli, al pensiero, ho la sensazione di dover trattenere tutte le mie emozioni...piangevo spesso tempo fa ma ora non posso più permettermelo, per Liliki devo essere un punto di forza non può vedermi debole <Adrijen ti voglio bene...> <non sai quanto io te ne voglia sorellina> ci abbracciamo, <Non hai fallito...e non lo farai mai> mi sussurra, la stringo più a me , sentire queste parole...potrebbro essere vere, so che sono vere non mi mentirebbe mai, ma questa cosa è un peso che porto sulle spalle.
Qualcuno bussa alla porta, o meglio se continua così si romperà, mi allontano da Liliki e vado ad aprire... si questo è strano, una guardia? <non abbiamo fatto niente> <lo so...volevo solo davi questo> prende da un piccolo sacco qualcosa che dopo mi porge <pane?> <si la tua amica non ha avuto la razione> <credevo che il pane che mi hai dato era per entrambi> <no, è solo diverso dagli altri perchè era un avanzo del palazzo infatti ha un sapore diverso e immagino che vi sia piaciuto> <in realtà> Liliki ci raggiunge <dovevamo ancora mangiarlo, g-grazie mille per la razione, sei molto gentile> <non volevo avere questo ruolo,una guardia, perciò non mi piace che trattino così voi schiavi...oh..ehm...scusate> <non scusarti, non sappiamo davvero come ringraziarti, Vorrei proporti di mangiare con noi ma apparte questo...> <non posso sono pur sempre una guardia al mio malgrado e se qualcuno ci vedesse non so che fine faremo...io dovrei andare> <si grazie ancora> ci sorride e se ne va.
<Beh abbiamo una bella scorta> <e io proporrei di mangiare un po>

Ormai il sole era alto e come al solito stavamo lavorando (se così si può dire). L'indomani sarebbe giunta la principessa Marijet, e si immagino già la sua espressione un po schifata quando ci vedrà, ma non so perché spero che non sia così, spero in un colpo di fortuna.

Mi annoio. Anche con le mie damigelle da compagnia, vorrei solo stare sola ma non so come mandarle via, prendo Alybab sottobraccio e le bisbiglio
<ti prego aiutami> <cosa?> <voglio stare un po da sola ma non so come mandarle via, mi sentirei in colpa> <lascia fare a me> mi sorride <Ragazze forse dovremmo andare, domani Merijet avrà una giornata pesante> <Mmh si hai ragione, immagini che schifo stare tra tutta quella gente inutile! Chissà che puzza! Non è vero klaris> <non voglio nemmeno pensarci> ecco è questo lato che non mi piace delle altre damigelle, apparte Alybab che la pensa come me, non posso evitare di fingere di sorridere visto che mi stanno fissando <Dai su via! andiamo> < A domani Marijet> mi dicono in coro <a domani>escono in fila dalla stanza dove le segue anche Alybab si sofferma sulla soglia della porta per chiuderla <grazie> <di niente> e questa si chiude.
Scendo dal mio ampio letto e mi dirigo sul mio piccolo terrazzo. Poggio le braccia sulla ringhiera di oro e argento, un utillizzo sprecato di questi bellissimi materiali per giunta. Guardo il paesaggio, non molto lontano vedo la valle e gli ettari di terreno dove lavorano gli schiavi...domani sarò lì tra loro, mi sentirò a disagio, no perchè sono schiavi ma su quello che penseranno su di me, forse mi odieranno, pensaranno che sono solo una ragazza viziata e che odio quello che vedrò davanti a me. Ma non sono cosi. Vorrei aiutarli anche se non so minimamente come si lavora, non sono forte, e sarei anche di impiccio. Ma mi sento impotente. Il mio sguardo viene interrotto dal vento che mi avvolge. Mio fratello è qui. Ricordo la notte della sua fuga.
<ehi non piangere> <come farò senza di te?> <ce la farai ne sono certo...> <sei l'unica persona che mi capisce qui...io...> <ricorda bene queste parole, devi sempre sorridere, anche se sei triste, se sorriderai anch'io lo farò e se sarai triste lo sarò anch'io> <come farai a capirlo?> sorrise, guardò fuori <attraverso il vento. Ogni volta che soffierà seremo uniti come in un' abbraccio, e sapremo se uno di noi è triste o felice, vabene?> mi asciuga le lacrime <vabene> prese un nastro che portava come un gioiello prezioso <prendi questo è ogni volta che ti mancherò e il vento non basterà, lo terrai stretto>me lo porse e uscì fuori, lo seguì <lo senti? c'è Il vento...dammi un'abbraccio su> lo abbracciai forte e lui fece lo stesso <ora il nostro patto col vento è siggillato> lo guardai mentre scavalcava la ringhiera e teneva stretto la corda <ciao fratellone> <Merijet ti prometto che al compiere dei tuoi quindici anni verrò a prenderti> <prometti?> <lo giuro> un' ultimo sorriso e scomparve.
Riapro gli occhi e il vento soffia ancora, al ricordo sorrido, sciolgo i miei capelli legati dal nastro e lo stringo a me.  <si ora sono felice fratellone> sorrido e noto che ormai è sera, mancano poche ore prima di domani e sono sempre più agitata.

Il giorno è arrivato.
Le mie damigelle mi hanno aiutato a prepararmi e ci hanno messo così tanto tempo che non so se sono in ritardo o no. Bussano alla porta <potete entrare> sono due uomini e dopo avermi vista si inchinano <principessa noi saremo i vostri protettori per questa giornata> andiamo bene <Possiamo andare grazie>
Mi sono rifiutata di andare con la portantina ed è stato difficile farli cedere ma ci sono riuscita, manca poco per arrivare a valle e sono sempre più agitata.

Fra non tanto dovrebbe arrivare la principessa, ma dovrà scegliere un settore da sorvegliare e sicuramente non sarà il mio, ma spero ancora in quel colpo di fortuna. Se devo essere sincero il bagno nel Nilo di ieri sera ci ha davvero rilassati, e non è stato possibile evitare una battaglia di schizzi con Liliki, finalmente l'ho vista sorridere di cuore.
<sai...tu mi ricordi molto un gatto, un gatto spellacchiato e fragile, facile da spezzare tutte le ossa> ride, quella risata mi da sui nervi. Questa guardia, koron, mi ha preso di mira dal primo giorno da schiavo, e oggi proprio oggi deve comportarsi cosi, so che vuole portarmi a commettere qualche sbaglio e buttarmi nei sotterranei <Ma sbaglio o oggi siamo più puliti del solito?> dice mentre impasta la sua palla di fango tra le mani da non so quanto tempo <oh ho capito ci siamo fatti belli per la principessina eh? Sappi che lei non noterà mai un insetto come te> sento qualcosa di pesante arrivarmi sulla spalla e cado a terra, mi ha lanciato la sua stupida palla di fango,sento la sua fragorosa risata ma cosa vuole da me. Vedo Liliki venire verso di me, le mimo un NO, Nikòn è con lei.
<Forse la principessina non noterà tutti gli uomini che stanno lavorando sodo...ma di certo ho notato il vostro comportamento scorretto con questa gente.> Sento pronunciare queste parole da una voce femminile.
Alzo lo sguardo e la vedo.
La principessa Merijet.
È arrivata a piedi nudi fin qui, no sulla solita portantina come tutti i reali. Con i suoi capelli blu notte e il suo vestito bianco sembra una dea.
E così solare, così bella...io Non...non lo so...ho una strana sensazione allo stomaco.

La principessa e lo Schiavo || Miraculous Where stories live. Discover now