Armin ed Eren continuarono a chiacchierare amorevolmente fino a quando non raggiunsero l'aula di matematica.
Eren deglutì a fatica, appena entrarono nell'aula, quando vide lo sguardo penetrante di Levi, fissare intensamente il braccio di Armin sulle spalle del castano.
Si sedettero subito ai loro posti, nelle stesse postazioni in cui si trovavano nell'aula precedente.

«Lasciate che mi presenti.» sibilò a voce fredda facendo gelare il sangue a tutti gli alunni. Qualche folle ragazza nonostante tutto, però, sospirò con le guance leggermente rosee, forse colpite dalla bellezza del corvino.
Ciò provocò un leggero fastidio nella pancia del castano, probabilmente perché avrebbe tanto voluto dire a quelle ragazze, di non lasciarsi trasportare dall'apparenza.
Sì, era sicuramente per quello.
L'unica che sembrava non essere colpita dal fascino del corvino era Lou Regina, che sembrava totalmente indifferente.
Eren, pensò seriamente, di voler fare amicizia con quella bella ragazza.

«Sono il vostro nuovo insegnante di matematica. Levi Ackerman.» continuò iniziando a camminare tra i banchi, a passo lento, facendo gelare tutti sul posto.
«L'insegnante che avevate l'anno scorso é andata in pensione.» qualcuno esultò felice, felice di sapere che lui non era solo un supplente e che le voci erano vere, ovvero che quella vecchia pazza, era finalmente andata in pensione.
«Noto che siete parecchio felici... Bè, in effetti ho sentito che vi faceva studiare molto e anche che era molto severa...» sibilò con molta calma fermandosi sul posto.
«Bè... Preparatevi a studiare il doppio di quello che studiavate con lei. Quello che facevate l'anno scorso... sarà quasi niente rispetto a quello che farete con me quest'anno.» tutta la classe era letteralmente terrorizzata.
Tutti iniziarono a chiedersi il perché  non esistesse nessun professore di matematica che non fosse severo o, semplicemente noioso.
Levi si voltò, e a passo veloce, si diresse verso la lunga lavagna color verde, presente all'interno dell'aula, e situata esattamente dietro alla scrivania.
Prese un gessetto e iniziò a scrivere.

                           Regole
1. Puntualità

«Una regola che avrà pochissime eccezzioni, Vi prepara per il futuro perché il ritardo è inaccettabile!»

2. Non si mangia durante le lezioni.

«Questa regola è da rispettare assolutamente. Sempre se non volete passare due ore di detenzione con me, dopo le lezioni pomeridiane...
E no signorina, non ci saranno eccezioni su questa regola, quindi abbassi quella mano.»

3. Non si chiacchiera durante le spiegazioni, i compiti, o durante l'assegno.

«Osate trasgredire questa regola, e vi farò passare la voglia di parlare.»

4. Non si copia.

«Se becco qualcuno di voi a copiare...»

5. In bagno vanno solo due persone alla volta, non possono uscire più di 6 persone durante le spiegazioni.

«Durante i compiti, potrà uscire un massimo di tre persone durante l'ora.
Potrebbe anche scoppiarvi la vescica sotto i miei occhi, ma non usciranno più di tre persone.»
«Come dovremmo fare secondo lei?!» sbottò Jean inorridito.
«Si compri un pannolone, se proprio desidera.»

-Trasgredire queste regole equivale a passare due ore di detenzione, dopo le attività didattiche.-

«Rispettate queste regole e ci troveremo bene. Vi avverto... io so essere molto paziente, ma... sono disposto a fare solo poche eccezioni.»
Levi si diresse a passo svelto verso la scrivania, e si pulì le mani dal gesso con una salviettina.
Si sedette, sotto lo sguardo silenzioso e terrorizzato di tutti, e iniziò a fare l'appello.
«Adams Jennifer.» una delle ragazze, sedute ai primi banchi della fila di destra, alzò la mano.
«Arlet Armin.» il biondino alzò la mano, disse presente, e Levi lo fissò per qualche secondo.
«Ackerman Mikasa.» la ragazza corvina alzò la mano.
«Bailey Stewart.» un ragazzo seduto al penultimo banco, della fila di sinistra, alzò la mano, e disse presente.
«Bodt Marco.» il castano si affermò presente.
«Braus Sasha.» la ragazza alzò la mano e disse presente.
E così via.
Concluso l'appello, iniziò col dire: «Inizieremo le lezioni già da adesso, non ho intenzione di perdere tempo... Non ho voglia di ascoltare le vostre inutili presentazioni, e tanto meno di chiedervi, e poi ascoltare, un riepilogo di tutto ciò che avete fatto l'anno scorso...» iniziò, con tono calmo, scavando all'interno della propria valigetta per poi tirarne fuori un blocco di fogli. Iniziò a distribuire i fogli ad ogni alunno, sotto lo sguardo confuso di questi ultimi. Distribuiti tutti i fogli, tornò alla scrivania, si sedette sul bordo si quest'ultima, le mani ai lati e lo sguardo rivolto severo rivolto alla classe.

KINGS MAN ~ RirenWhere stories live. Discover now