Capitolo 53 - Discussione molto animata

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Angy

Quando ho visto la chiamata di Leonardo la mia prima reazione è stata quella di spegnere il cellulare, nonostante una parte di me avesse una gran voglia di sentirlo.

Tuttavia la parte più orgogliosa di me ha preso il sopravvento.

Leonardo non può decidere di sparire dalla mia vita, mettendomi davanti ad una decisione che ha preso tutto da solo, senza darmi la benché minima possibilità di appello, per poi ricomparire improvvisamente in questo modo.

Non voglio più essere vittima delle sue lune e dei suoi sbalzi di umore (cerco di convincermi)!

Per non parlare del messaggio che ho trovato questa mattina sul mio smartphone non appena lo ho acceso. Se solo ripenso alle parole che mi ha scritto, mi ribolle il sangue per la rabbia, tanto da sentire chiaramente le guance arrossarsi per la collera.

Ora Leonardo avrebbe bisogno di parlarmi con urgenza (almeno così mi informa con il suo sms). Ma scherziamo?! Chi diavolo si crede di essere?

Non permetterò ad un uomo, evidentemente instabile, di rovinare quel minimo di pace emotiva che sto iniziando a conquistare, dopo giorni in cui non ho fatto altro che attendere una sua chiamata!

Che vada al diavolo, lui, il suo maledetto carattere individualista e qualunque motivo lo abbia indotto a telefonarmi!

Ma allora perché ho una voglia irrefrenabile di prendere il cellulare e di chiamarlo? Perché ho dovuto fare appello a tutte le mie forze per non richiamarlo ieri sera stessa? Perché ho trascorso l'intera notte in bianco, ipotizzando tutte le possibili ragioni che potrebbero averlo indotto a chiamarmi? E perché tra tutte quelle possibili ragioni, spero che ce ne sia soltanto una ad aver spinto Leonardo a chiamarmi, ovvero la voglia di sentire la mia voce? Perché ogni particella del mio essere sta pregando che Leonardo si rimangi il discorso che mi ha fatto l'ultima volta che ci siamo incontrati?

La verità è che, per quanto stia cercando di essere obiettiva, voglio soltanto essere amata da Leonardo, percepire ancora il calore del suo respiro, sentire la sua voce emozionata dalla mia vicinanza, vedere il mio sguardo riflesso nei suoi occhi pieni di ardore e turbamento.

Stasera dovrei uscire con Stefano, ma dopo la chiamata di Leonardo, non ne ho più alcuna voglia.

Eppure ieri ho passato un pomeriggio molto piacevole con il mio ex compagno di scuola. Le ore sono trascorse veloci e spensierate, come non capitava da tempo nelle mie giornate.

Anche per questa ragione, quando Stefano, dopo la partita a tennis, mi ha invitato ad uscire a cena questa sera, ho accettato senza pensarci troppo. Non mi sono soffermata a domandarmi se il suo fosse un invito formale per una cena romantica. Ho solo pensato che mi sarebbe piaciuto passare altre ore allegre e serene con lui, senza preoccupazioni e difficoltà insormontabili.

Ma ora che ho letto il messaggio di Leonardo, tutto è cambiato.

Maledizione! Sono una stupida! Continuo a pensare ad un uomo che, più o meno da quando ho conosciuto, non fa altro che allontanarmi da lui in tutti i modi possibili e immaginabili, anziché essere felice di poter uscire con un ragazzo adorabile, che ha la capacità di dare pace alla mia inquietudine.

Sto ancora riflettendo sulla mia ottusità cronica, seduta alla mia scrivania nello studio di Alessandro, quando sento bussare alla porta.

<<Avanti!>> dico, pensando che sia il mio capo. Ma quando la porta si apre, lasciando intravedere il volto di chi è venuto a farmi visita, sento il cuore balzarmi nel petto e arrivarmi fino in gola.

<<Che ci fai tu qui?>> domando a Leonardo con un'acidità che mi esce assolutamente spontanea.

Leonardo, senza dire una parola, con il volto scurissimo, chiude la porta alle sue spalle, mi fissa per alcuni istanti e poi, del tutto inaspettatamente, riduce la distanza che ci divide con due lunghi passi, avvolgendomi in un abbraccio disperato.

Se confessi, ti sposo!Where stories live. Discover now