Quando arriviamo in azienda mano nella mano, tutti ci guardano sorpresi, nonostante la notizia delle imminenti nozze del capo sia arrivata da giorni. Rita si accomoda alla sua scrivania e io mi dirigo nel mio ufficio in attesa del primo appuntamento. Poco dopo Rita entra portandomi il secondo caffè della mattinata e le sorrido facendola arrossire. Quanto è bella quando diventa tutta rossa.
-"Chiudi la porta. Devo dirti una cosa" le dico alzandomi in piedi.
Mi porto davanti a lei e le prendo le mani. Lei mi fissa incuriosita. Le bacio le nocche delle mani tanto da farla rabbrividire.
-"Ho una proposta da farti..." inizio a dire. Non so se la mia sia una buona idea o un'idea malsana.
-"Ancora?" chiede sconvolta. Le sorrido con il mio sorriso da mascalzone.
-"Che ne dici se durante questo periodo diventi la mia amante? Guarda il  lato positivo, sarai mia moglie e farai la mia amante. Ti insegnerò tante cose sul sesso, mi potrai avere quando vorrai e quante volte vorrai fin quando vorremo e ci stancheremo" le propongo serio. Lei mi fissa titubante.
-"Ma noi tra un mese divorzieremo Luca, poi che ne sarà? Che faremo?" chiede timidamente fissandomi con quei due pozzi blu. Le accarezzo una guancia.
-"Pensiamo giorno per giorno e prendiamo le cose come vengono. Quando sarà il momento decideremo. Possiamo anche divorziare e continuare ad essere amanti fin quando la cosa andrà oppure potremmo sempre restare sposati e quando la nostra attrazione svanirà potremo divorziare" le dico convinto perchè ci credo. Lei è titubante, combattuta e non sa se accettare o no. Poi alla fine annuisce. Io sorrido da quale stronzo che sono e poi la bacio con tutta la passione che ho, lei risponde al mio bacio con altrettanto trasporto abbracciandomi e tirandomi poi i capelli. Mi stacco bruscamente, uscendo dal mio stato di trance quando sento bussare alla porta ed è Nat che ci avvisa che il cliente è arrivato.
Rita mi sorride imbarazzata ed va via quasi correndo. Io ho un'adrenalina addosso e una voglia matta di scoparmela.

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La festa di fidanzamento.
La nostra festa di fidanzamento.
Mia e di Rita.
Io e la mia assistente.
Non lo avrei mai detto che un giorno mi sarei fidanzato e sposato, anche se per finta, ma tutto questo causa lo stesso ansia e tensione.
Una fottuta ansia e una fottuta tensione da irrigidirmi tutto il corpo.
Anche Rita accanto a me è tesa e nervosa.
Sorride timidamente agli invitati e sento la tensione del suo corpo attraverso il mio braccio avvolto intorno al suo corpo, coperto da un abito nero ed elegante, semplice, che le arriva fino a sopra il ginocchio e con una lieve scollatura ed indossa dei tacchi alti neri. Ha i capelli sciolti e lisci questa sera ed è leggermente truccata di più da fare risaltare i suoi occhioni blu.
Siamo nel ristorante dei miei genitori a festeggiare il finto fidanzamento e mia madre è in un brodo di giuggiole.
Tutto il quartiere è presente e si è venuto a congratulare con me e con i miei.
I genitori di Rita, Gaetano e Maria, si sentono spaesati proprio come la loro figlia e sorridono impacciati accanto ai miei genitori che sono persone festaiole e  trasportano le altre persone in mezzo ai festeggiamenti.
-"Piccola, stai bene?" le chiedo preoccupato guardandola per un attimo. È bianca da questa mattina e sono realmente preoccupato. Rita mi fissa e sorride.
-"Sto bene, tranquillo" dice dolcemente appoggiando il suo corpo contro il mio mentre la stringo più forte a me. È come una bambolina indifesa, piccola, una ragazzina in confronto a me e si sente persa in mezzo a tutta questa folle baraonda che ho creato per pararmi il culo dai miei e dalle donne che mi presentano o che mi si vogliono accalappiare.
Rick e la sua futura moglie sorridono felici e si guardano come due ebeti.  Immagino stiano pensando alle loro imminenti nozze tra una settimana, cioè domenica prossima.
Loro si che hanno organizzato un matrimonio di tutto punto, grazie a Mia e  alle loro famiglie. Uno dei matrimoni sfarzosi che sinceramente io odio, non rientra nei miei gusti. Io sono più per le feste intime e con pochissime persone, infatti al nostro finto matrimonio ci saranno i miei genitori, il mio amico Rick che mi farà da testimone, Mia, mia sorella Sara insieme al suo compagno Patrick, anche lui dottore ma neurologo, Natalie che farà da testimone a Rita e i genitori di Rita.
-"Ci andiamo a sedere un pò, che ne dici?" le dico dolcemente.
-"D'accordo. Ho le gambe a pezzi" dice sospirando.
-"Certo, non sei abituata a portare i tacchi. Prima portavi sempre le ballerine" le ricordo ridacchiando mentre andiamo verso un tavolo e ci accomodiamo.
Il ristorante dei miei è stato riservato esclusivamente alla nostra festa e la sala è stata apparecchiata in modo impeccabile con vari tavoli messi a disposizione della gente qual'ora si volessero accomodare per mangiare le prelibatezze messe a disposizione su un vasto buffet.
-"Ti ricordo che mi hai scopata quella mattina nonostante avessi le ballerine ai piedi" mi ricorda vicino l'orecchio con tono pungente. Il mio cazzo ha un sussulto solo ripensando alla sua passerina strettissima e alla sensazione che ho provato mentre la invadevo per la prima volta e sentivo lacerarsi qualcosa e poi entrarle tutto dentro con difficoltà con le mie dimensioni enormi da farla quasi piangere.
Trattengo il respiro mentre sono duro come l'acciaio e vorrei proprio prenderla per poterla scopare, ma non possiamo visto le sue condizioni.
-"Com'era amico? Mai?" mi prende in giro Rick dandomi una pacca sulla spalla e ridendo. Lo fisso torvo. Mia è accanto a lui e se la ride.
-"Forti che si sposa è il colmo" dice ridendo la sua futura moglie.
-"Capita. Fatevene una ragione" dico brusco guardandoli in malo modo.
Solo Rick e Natalie conoscono la verità. Il resto delle persone e neanche Mia, conoscono la verità sulle imminenti nozze.
-"Rita, tesoro, ti prego. Addolciscilo un pò questo scorbutico" dice Mia alla mia finta  fidanzata. Rita sorride timidamente e io le avvolgo il braccio intorno alle spalle.
-"Lasciali stare tesoro. Sono avvocati. Sono strane come persone" dico a Rita con tono leggero e baciandola alla tempia. Rita ridacchia appena e scaturisce un mio accenno di sorriso.
-"Senti chi parla. Il direttore di una casa farmaceutica. Tutto serio, tutto d'un pezzo. Mai un sorriso" dice Rick prendendomi in giro. Sorrido fintamente verso di lui facendogli una smorfia alla fine come un bambino dispettoso, facendo sorprendere al tempo stesso anche me.
-"Sei una brutta persona" dico scherzando facendo ridacchiare la sua fidanzata attaccata al suo braccio.
-"Invece il mio fidanzato è un bellissimo uomo" dice impettita e sorridendo Mia facendomi ridacchiare e sento ridacchiare anche Rita.
-"Sono gusti cara" le dico divertito strizzandole l'occhio.
-"Quanto vorrei potermene tornare a casa" brontolo a bassa voce vicino l'orecchio di Rita. Lei mi fissa e sorride.
-"Anch'io" sussurra appena e poi si guarda intorno.

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Ho passato tutta la giornata a lavoro con un dolor atroce alle ovaie.
Neanche l'antidolorifico mi ha fatto effetto a questo giro.
Ho passato tutta la serata del finto fidanzamento in una perenne sofferenza e facendo sorrisi tirati a tutte le persone presenti avendo come risultato a fine serata, quasi una paresi facciale da sorriso.
Sono chiusa nella mia camera da letto, distesa nel letto e fisso incantata il mio anello gigante al dito mentre ripenso alle facce sconvolte dei miei genitori per questo matrimonio improvviso e veloce.
Non sono molto d'accordo per la mia decisione, anche se hanno conosciuto Luca e la sua famiglia, decretandoli come brave persone. Alla fine mi hanno detto che sono grande abbastanza da poter prendere una decisione da sola, anche se ho appena ventuno anni.
Il mio futuro marito si è subito chiuso in camera sua appena siamo rientrati e dopo averci scambiato una semplice buonanotte.

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Sono sotto l'acqua bollente che scorre sul mio corpo eccitato da morire, mentre penso al corpo bellissimo di Rita, alle sue forme e  alla sua fichetta strettissima, che io stesso ho violato per la prima volta.
Mi sento uno stronzo ma allo stesso tempo mi sento onorato di averlo fatto io, anche se non glielo dirò mai questa cosa.
Mi massaggio con vigore il cazzo duro mentre penso  alla sua vagina calda quando mi accoglie tutto dentro e alle sensazioni che mi fa provare quando sono tutto dentro di lei con difficoltà. Il suo calore. I suoi muscoli che si dilatano e che mi stringono.
Respiro a fatica mentre continuo a pompare la mano intorno alla mia asta e vengo copiosamente nella doccia con lunghi fiotti densi e bianchi di sperma.
Chiudo gli occhi immaginando di venirle dentro ed ansimo mentre le gambe mi tremano per l'intenso piacere.

PASSIONE PROIBITAWhere stories live. Discover now