Prologo

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Osservo lo skyline di Boston dalle vetrate del mio immenso ufficio, come ormai d'abitudine quando la giornata finisce e tiro sù le somme del lavoro giornaliero prodotto

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Osservo lo skyline di Boston dalle vetrate del mio immenso ufficio, come ormai d'abitudine quando la giornata finisce e tiro sù le somme del lavoro giornaliero prodotto. Sempre immerso in mille problemi da risolvere, pensieri che tartassano la mia mente, soprattutto un pensiero mi tartassa da giorni. Chi diavolo prenderà il posto come mia assistente personale adesso che Natalie andrà in pensione? La mia cara e anziana assistente personale. Sospiro malinconico. Già so che mi mancherà come assistente super efficiente e soprattutto come persona. Per me è stata come una seconda mamma. Lavora con me da dieci lunghi anni e ha visto nascere e crescere il mio impero farmaceutico.Ha visto i miei periodi bui e i miei successi, la mia vita amorosa e le lunghe sfilate di donne che si sono affiancate a me. Mi mancherà tantissimo.
Da settimane sono iniziati i colloqui con quelli delle risorse umane e Natalie è stata presente a tutti i colloqui di una possibile assistente candidata.
Alla fine della giornata mi ha comunicato di aver scelto finalmente una brava e cara ragazza, molto giovane e appena laureata in economia con il massimo dei voti e la lode. Spero sia davvero efficiente come dice Natalie.

Sono le otto di sera e ho acconsentito a ricevere la ragazza a quest'ora, prima di andare a cena al ristorante dei miei, come faccio tutte le sere.
Sento un lieve bussare alla porta già aperta. Mi giro e sorrido a Natalie che sorride materna ed entra seguita da una ragazza molto giovane. E' maggiorenne almeno?! Arrosisce un pò. Iniziamo bene! E' timida e un pò imbarazzata.
-"Prego accomodatevi" dico alle due. Natalie rimane in piedi mentre la ragazza si accomoda sul divanetto davanti a me studiandomi come fossi un esperimento. Ha le gote ancora più rosse, due belle labbra carnose di colore rosso naturali e due occhi blu. Peccato vesta con una camicia sformata ed un pantalone nero dritto e sformato anch'esso.
Abiti dozzinali quindi.
Scarpe basse senza un minimo di tacco. Però ho notato che è alta, forse sul metro e sessantacinque. I capelli sono di un castano ramato lisci o forse mossi, ma non riesco a capire visto che sono legati in una crocchia sopra la testa.
Mi riscuto dai miei pensieri e torno al presente.
-"Luca, lei è Rita Starace e sarà la tua nuova assistente" dice Natalie con un sorriso materno guardando la ragazza. La ragazzina si schiarisce la voce prima di presentarsi.
-"Piacere signor Forti" dice allungando la mano verso di me. Guardo la sua piccola mano ben curata ma la ignoro. La fisso muto mentre continuo ad analizzarla con le mani intrecciate davanti la mia bocca. Lei ritira la mano imbarazzata e offesa per quel mio rifiuto. Si ricompone e fa un mezzo sorriso tirato a Natalie.
-"Vedremo se sarà all'altezza e fino a  quando durerà" dico in modo duro. Continuo a squadrarla e noto diverse emozioni passarle in quegli occhi blu profondo.
-"Signor Forti, le prometto che mi impegnerò al massimo e che..."
-"Non faccia promesse che non può mantenere signorina Starace. Il solo impegno non basta. Deve essere all'altezza delle mie aspettative, deve essere presente e disponibile quasi ventiquattro ore al giorno, ogni volta che la chiamo, ogni volta che andrò fuori Paese. Non basta far promesse e tentare" dico in modo severo trapassandola con lo sguardo. Lei abbassa gli occhi sulle sue mani intrecciate che si stanno consumando a forza di giocarci per il nervoso. Timida, introversa, pura...direi.
-"Luca...ascolta. Rita è già stata esaminata dalle risorse umane e da me, ha fatto un corso accelerato la scorsa settimana con me e ha superato l'esame a pieni voti" dice Natalie per togliere dalle difficoltà e dall'imbarazzo la ragazza.
-"Non ho dubbi Nat, ma sono io il capo e voglio vedere esattamente con i miei occhi che cosa sa fare la ragazzina" dico in modo brusco. Mi alzo dalla sedia spegnendo la lampada da scrivania e spegnendo il computer.
-"La conoscenza è finita. Ci vediamo domani mattina alle sette e mezza puntuali. Buonanotte" dico brusco e uscendo dal mio ufficio.
So che sono abbastanza stronzo con i dipendenti e le donne soprattutto, se voglio che non si affezionino. Sono ancora più stronzo quando ho fame e quando qualcuno mi colpisce profondamente a primo impatto.

**********

Che stronzo questo Luca Forti! Per fortuna ci sarà Natalie per una settimana prima di lasciare le redini  a me.
-"Stai tranquilla mia cara, fa lo stronzo ma in fondo è un brav'uomo. Quando risponde così è perchè ha fame e non ha mangiato da stamattina. Prendi nota" mi dice bonariamente Natalie.
-"Preso nota" dico con un sorriso ed usciamo dall'edificio.

PASSIONE PROIBITAWhere stories live. Discover now