Capitolo 16

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BOSTON

Di nuovo a Boston.
Di nuovo nel caos, tra la gente che corre da una parte all'altra della città e sempre di fretta, persone che non si godono un attimo di tranquillità, uno sprazio di natura.
Di nuovo a lavoro.
È finita la nostra piccola luna di miele e la nostra bolla favolosa, in un'isola magica e in una villa meravigliosa, in mezzo alla natura. Giorni pieni di relax, sole, sesso e litigate, e di nuovo sesso selvaggio, dolce.
Sesso in tutti i modi, in tutte le posizioni, in ogni posto della villa.
Tantissimo sesso favoloso, che non credevo di poter fare  e non immaginavo minimamente tutte le posizioni che abbiamo fatto.
-"Sei tra noi dolce Rita?" chiede divertita Natalie. Mi riscuoto e sorrido mentre la guardo e sospiro.
È pieno mattino e siamo rientrati da solo due giorni.
-"Si Nat, stavo ripensando al bel sole che mi stavo godendo nei giorni passati" dico malinconica facendola sorridere.
-"Oh, ma non dubito che presto ci tornerete o che andrete da qualche parte" dice divertita Natalie. Sospiro dubbiosa.
-"Dubito che Luca si muoverà, visto il lavoro che ha da fare" dico scettica fissandola. Il telefono squilla e rispondo alla chiamata interna che viene dall'ufficio di mio marito.
-"Si?" rispondo seria.
-"Piccola, mi porti per favore i contratti che abbiamo fatto con la Old Farm Socety?" dice Luca serio.
-"Arrivo subito" dico in modo professionale e riattacco. Mi alzo e mi giro verso lo scaffale dietro di me per prendere il faldone dove ci sono i contratti che mi ha chiesto. Mi avvio verso il suo ufficio ed apro la porta dopo aver bussato.
Entro chiudendomi la porta alle spalle ed avanzo ammirando il mio bellissimo marito con addosso un completo nero e una camicia blu notte ed una cravatta nera. È bellissimo da morire e il suo sguardo che mi esamina mi fa tremare letteralmente tutto il corpo e mi fa battere fortissimo il cuore.
Mi avvicino a lui e gli poggio i contratti sulla scrivania. Sorride mentre mi fissa con i suoi occhi che brillano di pura lussuria ed analizza tutto il mio corpo, coperto da un abito nero con bretelline larghe, una casta scollatura, attillato al mio corpo e lungo fino a metà cosce, sopra dei tacchi neri alti.
Luca allunga la mano e con l'indice accarezza la mia gamba provocandomi una scossa.
-"Luca" lo riprendo seria fissandolo. Lui sorride in modo malizioso e ora poggia tutta la mano sulla mia gamba, risalendo fino alla natica scoperta sotto il vestito.
-"Che c'è tesoro? Non posso toccare mia moglie?" dice dolcemente. Sorrido e scuoto la testa.
-"Si, ma sta per arrivare il capo della Old Farm Socety" gli ricordo.
-"E quindi? Non posso fare due carezze alla mia donna?" chiede provocandomi facendomi avvampare come al solito, con il suo modo sfrontato di parlare, di stuzzicarmi.
-"Certo che puoi" dico con voce roca.
-"Bene. Vieni qui, bacia tuo marito" dice serio e roco tirandomi a lui e facendomi sedere sul suo grembo. Lo bacio dolcemente mentre lo sento duro sotto di me ed intreccio la mia lingua alla sua per una danza lenta ed erotica mentre accarezzo la sua nuca e mi muovo leggermente sopra la sua erezione. Sono tutta un fuoco, un incendio.
-"Se continui a muoverti così, ti scopo subito e non me ne frega niente di chi sta arrivando" sussurra roco contro la mia bocca e fissandomi seriamente prima di assalirmi con un bacio brutale, selvaggio, facendomi ansimare nella sua bocca e premermi addosso a lui.
-"Cazzo..." dice a denti stretti allontanandomi dalla sua bocca e facendomi alzare mentre sentiamo bussare. Mi ricompongo mentre Luca da il permesso a chi sta bussando e lui torna ad essere l'uomo professionale d'affari.
Un uomo alto, di un altro tipo di bellezza, fisico imponente ed occhi azzurri si palesa davanti alla scrivania di Luca. Credo abbia più o meno la sua stessa età e sembra un modello appena uscito da una rivista di moda.
-"Forti" saluta allungando la mano.
-"Houge" contracambia Luca allungando la mano.
-"Congratulazioni, ho saputo delle nozze" dice l'uomo sorridendo.
-"Grazie. Ti presento mia moglie, Rita" dice fiero Luca, indicandomi e sorridendo. L'uomo mi fissa e sorride.
-"È un piacere, signora Forti" dice l'uomo guardandomi intensamente e sorridendo.
-"Piacere mio, signor Houge" dico sorridendo tirata, a disagio.
Tutta questa bellezza maschile, tutta insieme nella stessa stanza, mi fa sentire a disagio.
-"Io vado fuori" dico a Luca.
-"Certo piccola. Ti chiamo se ho bisogno di qualcosa" dice prendendo la mia mano per poi depositare un soffice bacio sul dorso e lasciarmi andare. Gli sorrido e vado via, lasciando in fretta il suo studio.

PASSIONE PROIBITAWhere stories live. Discover now