Capitolo 11

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Mi guardo allo specchio mentre il cuore batte impazzito nel mio petto.
Ho addosso il vestito bianco e semplice e mi sono truccata appena e ho lasciato i capelli sciolti e mossi. Il vestito a tubino stretto ha uno spacco vertiginoso dietro e so che questa cosa farà impazzire Luca, mentre tutto il resto è normale, con una scollatura a barca e profonda da mettere in risalto i miei seni  e le grandi spalline che fanno presa appena sulle spalle.
Oggi è il gran giorno e sto tremando.
Mi sono preparata nella camera degli ospiti dove ho ancora maggior parte delle mie cose. Luca infatti ha detto che non ha senso lasciare le cose in questa camera quando io ormai dormo nella sua  e potrei benissimo mettere tutte le mie cose nella sua cabina armadio.
La porta si apre ed entra un Luca meraviglioso, bellissimo nel suo smoking nero che sembra essere un modello appena uscito da una rivista di moda. Chiude la porta alle sue spalle e si avvicina con il viso serio fissando il mio corpo. Mi sento sotto esame e sento il corpo incendiarsi sotto il suo sguardo.
Avvolge un braccio intorno a me abbracciandomi da dietro e baciandomi la testa.
-"Sei bellissima" sussurra roco fissandomi attraverso lo specchio. Sorrido mentre sento il viso riscaldarsi.
-"Anche tu" dico con un filo di voce, il respiro veloce e l'ansia che mi opprime il petto insieme al battito frenetico del mio cuore. Passa un dito dietro la mia gamba proprio dove c'è lo spacco facendomi rabbrividire.
-"Questa però è pura provocazione piccola. L'hai scelto per farmi impazzire" dice serio baciandomi il collo e sentendo la sua durezza contro il mio sedere.
-"Lo ammetto" dico roca fissando i suoi occhi scuri lampeggianti di desiderio allo stato puro. Tocca la mia intimità coperta da uno striminzito perizoma di pizzo bianco e poi infila tutta la mano sotto la mia gonna per massaggiarla mentre allargo un pò le gambe per quanto me lo riesca a permettere il vestito. Ansimo e mi appoggio a lui.
-"Toglile. Voglio saperti nuda e disponibile. Voglio saperti a fica all'aria in modo che l'aria ti accarezzi e pensi al mio alito" dice roco. Lo guardo con occhi sgranati.
-"Non posso Luca. Rischio che mi si veda tutto" gli ricordo in imbarazzo. Luca sorride e con entrambe le mani va sotto la mia gonna prendendo il mio perizoma e abbassandomelo per poi togliermelo. Lo annusa e se lo infila in tasca sorridendo soddisfatto.
-"Non si vedrà nulla se tu riuscirai a sederti e a muoverti bene" dice sorridendo in modo malizioso. Abbasso lo sguardo con il viso in fiamme.
Come diavolo farò a stare una giornata intera, al nostro matrimonio senza intimo?
Luca si avvicina di nuovo, mettendosi dietro e porta le mani davanti a me dispiegando una finissima collana. Una delicatissima catena in oro bianco con al centro un piccolo pendente a forma di chiave ricoperta di piccolissimi diamanti.   Sposto i capelli in modo che possa allacciarmela al collo e poi mi stampa un bacio sulla spalla.
-"Cos'è?" chiedo confusa. Luca sorride e mi accarezza le braccia con lenti movimenti.
-"È il mio regalo di nozze. Mi è piaciuta quando l'ho vista e l'ho presa. È adatta a te" dice serio fissandomi negli occhi sempre attraverso lo specchio.
-"Grazie. Anche se non dovevi" dico emozionata. Luca mi bacia la testa e mi abbraccia avvolgendo le sue braccia intorno al mio corpo premendosi addosso alla mia schiena e al mio sedere.
-"Non è nulla. Un piccolo pensiero" dice baciandomi il collo e poi sospirando.
-"Sei pronta? Dobbiamo andare" dice poi prima di staccarsi e girarmi verso di lui.
-"Si, sono pronta" dico tesa. Luca mi prende il viso tra le mani e accarezza le mie guance con i pollici.
-"Stai tranquilla. Prima andiamo e prima ci togliamo questo pensiero. È come togliersi un dente" dice ridacchiando alla fine e smontando quel poco di entusiasmo che si era acceso dentro di me questa mattina.
I nostri genitori e amici ci stanno aspettando tutti in soggiorno dove abbiamo organizzato un piccolo rinfresco.

********

-"Rita Starace, vuole prendere come suo marito il qui presente Luca Forti, amandolo e rispettandolo finché morte non vi separi?" chiede il giudice a Rita.
È di una bellezza unica, straordinaria. È mia. Ed è anche tutta nuda sotto.
Fisso il viso naturale e pulito di Rita che mi guarda tesa negli occhi e sta impiegando un pò troppo per rispondere.
-"Si, lo voglio" dice tesa. Non riesco a staccarle gli occhi di dosso e mi sembra tutto così assurdo che mi stia sposando, proprio io che sono contrario a matrimonio e figli.
-"Luca Forti, vuole prendere come sua moglie la qui presente Rita Starace, amandola e rispettandola finché morte non vi separi?" chiede ora a me il giudice.
-"Si, lo voglio" rispondo automaticamente senza nemmeno pensarci o ripensarci mentre fisso Rita che sorride appena.
-"Potete scambiarvi le fedi" dice il giudice. Guardo Rita negli occhi mentre le infilo la fede diamantata al dito e lei fissa me mentre infila la fede al mio dito.
-"Vi dichiaro marito e moglie. Inoltre vi ricordo che nella vita matrimoniale bisogna rispettare i propri diritti e i propri doveri coniugali secondo le nostre leggi americane" ci ricorda il giudice.
Firmiamo il registro del matrimonio prima dei testimoni e tiro un sospiro di sollievo.
Bacio Rita sulla bocca in modo passionale fregandomene del posto e della gente intorno mentre alcuni fotografi scattano le foto. La notizia delle imminenti nozze è uscita anche sui giornali qualche giorno fa.
L'ho sposata.
Sono sposato.
Io sono sposato.
Fisso la fede al dito e poi fisso Rita che mi fissa a sua volta e scoppiamo a ridere come due scemi, forse liberandoci di tutta la tensione che avevamo addosso mentre la abbraccio fortissimo a me.
-"Signora Forti, sappi che non avrai le mie mani lontano dal tuo corpo per tutto il giorno e sappi che ti scoperò appena ne avremo l'occasione" sussurro appena al suo orecchio e poi la guardo in faccia. Sorride con gli occhi pieni di eccitazione e mi tira a lei baciandomi castamente e indugiando sulla mia bocca.
-"Sappi che non mi tirerò indietro" dice a bassa voce sorridendo.
I nostri genitori emozionati si vengono a congratulare con noi e i miei amici, ora nostri, ci fanno gli auguri.
-"Bravi! Congratulazioni!" dice una voce che conosco molto bene in fondo alla sala.
Silvia.
È fasciata con un abitino nero striminzito che gli arriva appena sotto il culo e dei tacchi vertiginosi come la sua scollatura. Ha i capelli ossigenati raccolti e il trucco scuro. Applaude da sola mentre siamo tutti in silenzio.
Si avvicina fino a raggiungerci mentre tutti la guardano sorpresa e io la guardo in modo minaccioso.
-"Volevo arrivare prima, ma c'era traffico. Auguri ai novelli sposi" dice Silvia baciando appena sua sorella e stringendo la mia mano con forza. Gliela stringo con altrettanta forza da minacciarla e sorride in modo sfrontato.
Nemmeno i suoi genitori la salutano, le vanno incontro e ora ho ben chiaro che ripudia la sua famiglia solo perché lei è diventata importante e famosa e i suoi genitori sono persone comuni.
-"Che ci fai qui? Come hai saputo del matrimonio?" chiede Maria scioccata.
-"Mamma, le notizie circolano e mi pare che Luca Forti sia un uomo molto famoso" dice tranquillamente con aria saccente. La prenderei a sberle.
-"Lascia stare mamma. Andiamo" dice Rita seria.
-"Andiamo" dico anch'io prendendo Rita per mano e avviandoci fuori dalla sala comunale per poi uscire all'esterno, dove tutto scorre, dove è un sabato lavorativo come un altro.
-"Ci vediamo al ristorante" dico ai nostri genitori e amici per poi salire sulla mia macchina aiutando Rita, che è persa nei suoi pensieri ed è silenziosa. Le prendo la mano quando sono in macchina e gliela stringo.
-"Piccola? Guardami" dico serio facendola girare. Ha lo sguardo carico di rabbia.
-"Non roviniamoci la giornata, il nostro matrimonio. Per favore. Pensa a noi. Lascia stare tua sorella" le dico dolcemente accarezzandole il viso poi. Rita sospira e mi fissa.
-"Ok. Pensiamo a noi" dice seria prendendo la mia nuca e spingendomi verso di lei per baciarmi con foga. Non l'ho mai vista così, prendere l'iniziativa e in modo rude. Sorrido sulla sua bocca.
-"Calma tesoro. Abbiamo parecchio tempo per far si che tu ti goda tuo marito" dico ridacchiando baciandola con ardore poi e intrecciando la mia lingua alla sua. La mia mano scorre sulla sua gamba e poi sotto il tessuto per toccare la sua passera umida. Rita allarga un pò le gambe lasciandomi accarezzare il tuo clitoride eccitato. Ansima nella mia bocca e tolgo la mia mano portandomela vicino al naso per annusarla mentre la guardo negli occhi. Rita diventa bordeaux e sorride mordendosi il labbro inferiore.
Mia moglie.
Siamo sposati, accidenti.
-"Dobbiamo andare" mi ricorda con un filo di voce togliendomi dai miei pensieri perversi.
-"Si, ma sappi signora Forti che è solo l'inizio questo. Ho davvero intenzione di farti godere come una pazza e ora faremo una piccola deviazione" dico uscendo dal parcheggio e avviandomi verso un quartiere abbandonato per parcheggiare la macchina dietro un palazzo fatiscente.
-"Vai dietro piccola" dico serio indicando il retro della mia macchina. Rita mi guarda confusa.
-"Dai, piccola. Non abbiamo tanto tempo" dico prima di aprire la portiera. Rita fa lo stesso e sale sui sedili posteriori insieme a me. La prendo tra le braccia e la bacio con passione palpando i suoi seni pieni.
-"Non è tardi?" dice roca e agitata.
-"No tesoro, diremo che eravamo imbottigliati nel traffico. Ora vieni qua. Ti voglio da morire" dico roco sollevandole la gonna e arrotolandogliela  al bacino. Mi slaccio subito i pantaloni dello smoking e li abbasso insieme alle mutande fino alle caviglie e mi tolgo la giacca buttandola sui sedili anteriori.
-"Vieni qua" dico roco prendendola e facendola mettere sopra di me. La prendo per i fianchi mentre iniziamo a baciarci con passione e come disperati mentre Rita strofina la sua vagina bagnata sulla mia asta dura e poi si aiuta per farla entrare lentamente dentro di lei abbassandosi un pò alla volta fin quando non arrivo fino in fondo. Spingo il mio bacino contro il suo premendola addosso a me da sentire le sue pareti profonde ed i suoi muscoli accogliermi tutto. Ruota il bacino un paio di volte e poi inizia a muoversi piano.
-"Veloce tesoro. Scopami forte" dico teso aiutandola a muoversi sopra di me in modo frenetico, selvaggio fino ad esplodere entrambi con un fortissimo e proibito orgasmo. Il piacere intenso ci trapassa entrambi facendoci rabbrividire e tremare mentre mi riverso dentro di lei come un fiume in piena che non si arresta e i suoi muscoli mi strizzano per bene mentre gemiamo forte e ci baciamo con foga. Mantengo mia moglie ferma sopra di me e la stringo fortissima mentre ci calmiamo.
-"Oh, beh. Questa si che era una sveltina degna di nota cara signora. Ci siamo appena sposati e ci nascondiamo dagli altri per farci una sveltina in macchina come due adolescenti" dico ridacchiando facendola sorridere.
-"Non sappiamo resistere" dice roca. Sorrido per quello che ha detto e le accarezzo il viso.
-"È vero. È difficile resistere a quello che c'è tra di noi. Non possiamo farne a meno" dico serio prima di baciarla con estrema lentezza e ruota il bacino sopra di me che sono ancora immerso e mezzo duro dentro di lei. Il mio cazzo ha un fremito, ma ora non possiamo, dobbiamo andare.
-"Ferma piccola. Dobbiamo andare" dico serio bloccandola.
-"Ti voglio ancora" sussurra sulla mia bocca.
-"Mi avrai prestissimo" sussurro aiutandola a sollevarsi.

PASSIONE PROIBITAWhere stories live. Discover now