18° capitolo

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Pov. Raimundo
<Emilia il postino quando lo hai visto!?>
Le chiedo in preda al panico più totale.
<sarà un quarto d'ora fa, ma perché? State tranquillo se non la prendete voi la prenderà Tristan o la Montenegro.>
È proprio quello di cui ho paura se quella lettera va nelle mani di Francisca... Sono fritto.
<scusami Emilia mi sono dimenticato che devo fare una cosa, ci vediamo.>
Non le do il tempo di rispondere che corro fuori diretto alla Villa.

Pov. Francisca
Sono nello studio a compilare dei documenti quando sento qualcuno suonare alla porta. Non do peso a chi sia e poi mi ritrovo Fe davanti con una lettera.
<signora, questa è una lettera per Don Raimundo, la lascio a voi?>
<si grazie Fe, lasciala sulla scrivania.>
Le dico intenta a finire un documento. Fa come le dico e se ne va. Dopo che ho finito di lavorare prendo la lettera e la apro. Appena la apro mi ricordo che era per Raimundo accipicchia.
Presa dalla curiosità di vedere chi è, dopo aver letto che viene dall'America apro la lettera e se fossi stata in piedi sarei caduta per terra. Non... Non ci credo.

"Padre,
state tranquillo, allontanatevi da lei,
state lontano da quella vipera della
Montenegro. Sapete non ho più
problemi di soldi, ho risolto il
problema grazie ad un amico. Allontanatevi da Donna
Francisca, quella donna porta solo
guai e male. Mi raccomando stetemi
bene..."
Sebastian.

Pov. Raimundo
Arrivo alla Villa con il fiatone, sembra che ho fatto una maratona. Vado subito nello studio e la vedo affacciata alla finestra di schiena a me. Vedo che è tutto in ordine, credo che non le hanno dato niente, per fortuna.
<amore.>
Le dico prendendola per i fianchi e baciandole il collo. Subito si gira verso di me e mi guarda negli occhi, li vedo freddi, che ha?
<tutto bene?>
Si sposta da davanti a me e fa qualche passo nello studio.
<te lo chiedo io, sei entrato praticamente correndo.>
<avevo voglia di vederti.>
<davvero? Allora non volevi leggere questa.>
Mi dice alzando un fascicolo e tirando fuori un lettera.
<sai questa è una bella lettera viene dall'America e precisamente da Sebastian.>
Inizio a preoccuparmi da questo tono è freddo e professionale, ma vedo la lettera chiusa.
<eh si mio figlio mi ha scritto.>
Mi sorride, ma noto subito che è un sorriso di nervoso. Gira la lettera e la vedo aperta, non può essere...
<non parli più eh?>
Ingoio un po' di saliva, non so che dire.
<se non parli tu parlo io. Ti odio, dovresti sparire dalla faccia della terra! Vattene Raimundo, vattene da casa mia e dalla vita mia e di Tristan, non voglio che neanche Tristan abbia a che fare con un uomo, se così ti si può chiamare, come te!>
Mi avvicino a lei e le prendo la mano, ma la toglie subito in un gesto di rabbia.
<amore m...>
<non devi chiamarmi così! Io non sono più niente per te Raimundo, vattene! Io non ci posso credere mi ero fidata di te, abbiamo... Abbiamo fatto l'amore stanotte! Ma... Ma come hai fatto a... Raimundo vattene o giuro che posso commettere un omicidio ora come ora.>
<Francisca...>
<vattene!!>
No no no, non voglio perderla!
<Francisca ti amo davvero, all'inizio è vero lo facevo per soldi, ma ho scoperto di amarti per davvero.>
<il tuo amore è falso, tutte le tue parole, i tuoi gesti, i tuoi baci... Sono ormai niente per me, vattene! Per me sei morto Raimundo Ulloa.>
Con quella frase rimango spiazzato, con le lacrime che cercano di solcare il mio viso preparo la valigia e me ne sto per andare, ma...
<Raimundo.>
Mi giro e la guardo venire verso di me.
<tieni non voglio avere niente di tuo.>
Mi lanciancia sul petto la lettera, ma sento altro un oggetto, quando vedo cos'è le lacrime iniziano a scendere senza sosta... Il suo anello, l'ho persa. Me ne vado via piangendo, sono un cretino.

Pov. Francisca
Quando sento la porta della Villa chiudersi vado nello studio e mi butto sul divano piangendo come non mai, mi fidavo di lui, stavamo ricominciando da zero lasciandoci alle spalle il passato, ma era tutta una farsa, tutta!

Oltre Le Bugie E Gli Inganni, Noi Ci AmiamoWhere stories live. Discover now