7° capitolo

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Pov. Francisca
<ha ripreso soprattutto da te.>
Mi dice avvicinandosi.
<in che senso?>
Dico facendo qualche passo verso la roccia dove ero appoggiata prima.
<ti sei accorta che gli piacciono le fragoline di bosco e non ha paura dei cavalli, di sicuro non ha ripreso da me.>
Faccio una piccola risata. Non è proprio così, Tristan ha anche tanto di Raimundo, il suo sguardo, i suoi tre nei sul petto e il suo grande cuore, Tristan ha un cuore d'oro.
<Francisca?>
Mi ritrovo il viso di Raimundo non molto distante dal mio e i suoi occhi che mi guardano.
<si?>
Dico sposstandomi un po', mi ha fatto spaventare.
<non mi hai sentito, vero?>
<ehm... No.>
Sospira e alza la mano per farmi vedere che ha e vedo delle fragoline di bosco.
<altre?>
Inevitabilmente sorrido e ne prendo una mangiandola. Torno indietro nel passato a quando eravamo giovani e passavamo il tempo nel bosco insieme.

<amo questi momenti tutti nostri, senza la preoccupazione che qualcuno possa vederci.>
Dico sentendo le braccia di Raimundo avvolgermi a lui da dietro. Prendo una fragolina da terra e gliela faccio mangiare.
<non puoi capire quanto ti amo Francisca.>
<e io amo te amore mio.>
Mi giro guardandolo negli occhi e ci giuriamo amore per poi baciarci dolcemente.

Già ci amavamo, un tempo...

Pov. Raimundo
La vedo pensierosa e con una fragolina ferma sulle labbra.
<pensierosa oggi Montenegro.>
Si gira verso di me e mangia la fragolina.
<no mi sto solo rilassando.>
<giornata pesante?>
<direi più tutto il lavoro che avevo da fare, stavo impazzendo.>
<allora una pausa ci vuole.>
Sta per guardarmi, ma prendo una fragolina e gliela faccio mangiare.
Sorrido vedendola serena e tranquilla. Rimaniamo in silenzio seduti l'uno vicino l'altro a mangiare fragoline.
D'un tratto un raggio di sole attraversa i rami e le foglie di un albero e mi da fastidio agli occhi. Vedo che Francisca si sposta per colpa del sole e vedo il suo sguardo come se si è ricordata di qualcosa.
<è tardi devo andare.>
<va bene.>
Cammina verso riva per chiamare il cavallo, ma le prendo la mano. Si gira sorpresa verso di me e mi guarda.
<ti... Ti va di rincontrarci qui domani alle cinque?>
Non risponde e vaga lo sguardo alla rifusa per prendere tempo.
<allora?>
Le chiedo stringendole la mano.
<ok.>
A quella risposta sorrido felice. Aspetta felice? Ma che mi sta prendendo, lo sto facendo per Sebastian, lo sto facendo per Sebastian.
<vieni qui Rai!>
Rai? La guardo sorpreso, ha chiamato il cavallo... Rai?
Il cavallo va da lei e le fa una carezza e poi le sale su.
<Francisca hai chiamato il cava...>
<ci vediamo domani.>
Dice subito interrompendomi e andando via.

Pov. Francisca
Sapendo cosa stava per dire l'ho bloccato subito, mi sento un po' in imbarazzo. Cavalco fino alla Villa e poi vado nello studio per leggere un libro. Mentre leggo qualcuno mi bacia la guancia e non ho dubbi su chi sia.
<e questo bacio? A cosa è dovuto?>
Dico guardandolo sorridendo.
<perché sono felice.>
<e il motivo?>
Gli chiedo posando sullo scaffale il libro.
<siete voi, mi piace che avete fatto pace con mio padre.>
Pace? Ho fatto pace con Raimundo? Mmm... Credo di si, non posso negare di essere stata bene oggi.
<ok ok, andiamo a cenare che ho fame.>
Ride e io vado nella sala seguita da Tristan.

Pov. Raimundo
Dopo che Francisca se ne è andata sono rimasto un altro po' lì e ora sto tornando alla locanda. Penso a lei, al suo sorriso e a quello sguardo malinconico che ho visto quando è rimasta in silenzio, chissà cosa pensava. Oltretutto oggi era bellissima, non so sembra che ha fatto un patto con il diavolo, più va avanti con gli anni più diventa bella... Aspetta. Ma a che diavolo penso? Scuoto la testa per rimettermi le idee a posto, io lo sto facendo solo per Sebastian e i soldi... Ma davvero? Forse ciò che penso su di lei è solo un modo per non pensare che sto mentendo a scopo di soldi.
Perso tra i miei pensieri sono arrivato alla locanda e vedo Emilia.
<padre eccovi, dove siete stato di bello?>
Mi chiede sorridendo venendo verso di me.
<ha camminare per le terre, volevo vedere se qualcosa è cambiato.>
Dico ricambiando il sorriso.
<non è cambiato niente padre, però mi fa piacere che passeggiate.>
Non rispondo e le do un bacio sulla guancia.
<se non ti dispiace vado nella mia camera a riposare.>
<certo andate e riposatevi.>
Detto questo salgo in camera mia per riposarmi dai mille pensieri.

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