Un incontro.

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Ormai Zag si era abituato alla nostra nuova villa. Aveva sempre paura di perdersi tra tutte le camere e i corridoi.
- Papà mi insegni ad andare a cavallo?
- Catastros è troppo grande per te...cioè è molto alto non è che poi hai paura?
-Io non ho paura sono forte quanto te!
- cos'è una sfida?
- Prendila come vuoi.!

Fischiai e dopo pochi minuti il mio argentino totalmente nero era lì davanti a noi. Lo presi e lo portai al box dove lo sellai.  Tornai da Zag che mi stava aspettando.
- Catastros, per favore è mio figlio, fai il bravo e non farlo cadere. Appena senti che lui non è sicuro fermati.

Mi fece cenno con la testa come dire di si. Ma si poteva anche sforzare visto che può parlare grazie alla magia.
-papà sono pronto!
Lo presi in braccio e lo misi in groppa. Gli spiegai bene tutti i comandi, stava fermo e mi ascoltava,  adoravo guardare i suoi occhi vispi mentre parlavo.
-Sono pronto!

Diede un colpetto sul fianco del cavallo e io feci cenno di andare. Iniziò col passo e dopo circa mezz'ora passò a un trotto lento fino ad arrivare a ore dopo al galoppo.

-Zecron! - io gli cambiai nome non mi piaceva di quello di Emperios e poi glielo aveva dato mia padre.
Seguii mio figlio dall'alto. Si vedeva il suo sorriso stampato sulla faccia. Non aveva alcuna intenzione di fermarsi. Ma facciamolo smettere.

Piombai a terra a trecento metri da lui e con un semplice cenno fermò il cavallo. Era proprio mio figlio.

Tre settimane dopo.

-Pagghi, figliolo, mio padre ci ha offerto un giro di dieci giorni sulla sua nuova marina.
-Non è una buona idea.- non potevo neanche bere da tranquillo il mio caffè.
-ti prego papà andiamo!  Vorrei vedere i Phantom di nonno.
-Zag non se ne parla nemmeno!
-papà!- mi dissero assieme e mi guardarono.
-Zag sei troppo piccolo e poi non vorrei che questo ti condizionasse a diventare un militare!
-E perché non potrei diventarlo!?
-Perché ne avresti degli svantaggi.

Quattro giorni dopo atterrano sulla H bianca nuova della marina di mio suocero.
- papà ma è fantastico qui!
- si certo! Wow è proprio fantastico!
- Su dai cerchiamo di divertirci!- mi tirò un'occhiataccia.
Sospirando le disse va bene. Ma aveva paura, timore che mio padre potesse attaccarci.

-Ma guarda tutta la famigliola al completo, che carini.
-Chi sei?- gli chiese Grent puntandogli la pistola.
-Beh Paghero mi conosce, sicuramente ne avete già parlato di me in altre situazioni.
-Marwal o meglio Maru.
-Esatto Paghero.
-Che vuoi ?
-Ucciderti. Sempre che gli altri me lo permettano.
-Nessuno te lo permetterà! Arrenditi! Hai tre pistole puntate contro! Maru non farti uccidere.
- Ok Paghero, ci incontreremo ancora non ti scoraggiare, non ti lascierò solo. Stai solo giocando al mio gioco.
-Beh allora stai pronto a perdere! - Sai io e te da adesso saremo Sherlock e Moriarty. Ma io non mi suiciderò.
-Potresti anche farlo.

Se ne andò facendo un sigillo nero.
- Bishop torna a casa con Zag!
- Papaaaaà!
Mi voltai e sentii un proiettile conficcarsi nel petto.
Cadi indietro Paghero.

 Paghero Oscurios La crudeltà di mio padre mi ucciseWhere stories live. Discover now