capitolo 1

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5 mesi prima

Avete presente la sensazione di star guardando un film, che vi segue costantemente? Ecco, io mi sentivo così: A diciasette anni ero spettatrice della mia vita, ridevo, scherzavo, uscivo, mi divertivo, ero popolare, mi piaceva fare volontariato ma mi sentivo una macchina che segue sempre lo stesso copione. Inoltre, cosa non da poco conto, amavo a modo mio, amavo a tempo determinato: sceglievo una persona ci stavo quanto di giusto per non invischiarmi troppo in qualcosa di più grosso e poi mollavo tutto, il tutto con un tempo calcolato che non superava le otto settimane.
Attenzione non ero una puttana ma amavo circondarmi di gente e baciare, sapevo di essere bella e questa carta me la giocavo come meglio potevo.
Avevo un aspetto vagamente sud americano, di fatti tutti mi credevano colombiana a primo impatto, con gli occhi spaccati dall'iride nocciola, con piccole scheggie verdi intono, le labbra rosee e carnose, i capelli lunghi ricci castano chiaro e la carnaggione medio scura e un altezza media che giovava di sicuro. Non ero solita a vantarmi, ma non negavo un complimento se mi veniva fatto, non ero il tipo da sciocchezze così.
Sapevo attrarre i ragazzi, intrigarli ma non li illudevo mica, non usavo paroloni, non promettevo, non facevo nemmeno foto con loro, non volevo restassero ricordi, perché di fatto loro per me dopo un po' sarebbero state persone mai esistite, non li avrei ricordati e non avevo bisogno di nulla che lo facesse per me.

Quel giorno ero nella stanza di Jasmine, stavamo parlando del suo amato Gregory Manson e della sua cretinagine.

"Sei splendida più di quanto tu creda e lo sai bene" dissi per l'ennesima volta, ed era vero:
Jasmine era esattamente il mio opposto, era insicura, timida e non possedeva tanta autostima malgrado avesse un fisico da urlo, gli occhi azzuri e lunghi capelli biondi lisci, dalla pelle vagamente dorata... era stupenda e non se ne rendeva conto.

"No tu sei splendida, io sono ordinaria, una bellezza che trovi ogni 2x3, in ogni angolo, tu sei invece... diversa e meravigliosa, non hai un difetto" disse alzandosi per andare in salotto, era nervosa si capiva.

"Tesoro pensavo mi conoscessi meglio, ho un sacco di difetti" risposi buttandomi sul divano.

"Si ma nessuno troppo preoccupante... anche Gregory ti sbava dietro e lo sai"

"allora è un cretino perché potrebbe avere te che sei molto più di me" gli dissi abbracciandola e dandole un bacio sulla fronte. " e sabato se ne renderà conto, credimi" prosegui guardandola nei suoi occhioni azzurri e lei scoppiò in una sonora risata.

"Ma quando finiscono sti allenamenti? Farò causa a J.D se non torna entro mezz'ora, ho una fame da lupi" esclamai con un finto tono esasperato.
Non lo vedevo da un mese e mezzo, dato che era stato in inghilterra per un programma di football e quando era tornato si era buttato sugli allenamenti sin da subito e io non lo avevo ancora visto.

"È pazzo di te, lo sai?" Disse lei con un sorriso speranzoso.

"E chi non lo è?" Dissi scherzando.

"Dico sul serio, non fa altro che chiedere di te da quando è tornato... Sei stata la prima che ha cercato appena ha varcato la soglia" disse studiandomi.

"Sai già come la penso, non ci può essere nulla tra me e lui" risponsi un po' triste.

"Ma perché? Sono sicura che con te sarebbe diverso, tutto" disse fin troppo estasiata.

"Non voglio distruggere ciò che abbiamo, qualcosa si spezzerebbe" dissi, guardando la foto di noi tre appesa al muro vicino al televisore.
Eravamo bellissimi tutti e tre, sorridenti più che mai e giovani. Io e jasmine guardavamo la fotocamera mentre J.D sorrideva cercando di darmi un bacio in guancia, le sue braccia mi stringevano intorno alla vita e con senno di poi quella foto poteva essere considerata altro e non una foto di tre grandi amici.

"Lui si spezza ogni volta che qualcuno ti bacia al posto suo, l'ho visto, ogni volta che tu sorridi a qualcun altro diventa cupo poi ti giri e lo guardi e lui si illumina... oserei dire che ti ama" disse con un sussurro come se qualcuno ci potesse sentire in quella casa vuota.

"E non lo devi dire, non è così, gli piaccio ma prima o poi gli passerà e si fidanza anche lui con la mia stessa frequenza" dissi con una mano in testa come se avessi voluto giustificarmi. "Adesso, ti prego basta" continuai esausta.

"Va bene e che mi dici del tuo nuovo vicino?" Chiese maliziosa.

"Che nuovo vicino?" Chiesi confusa.

"Non lo hai ancora visto?" Fece lei stranita.

"Direi di no" conclusi ridendo

"È un vero peccato, quel ragazzo è un vero spettacolo per gli occhi" rispose lei entusiasta.

Ridemmo insieme, finché la porta non si apri e ne entrò l'esatta copia di jasmine, solo più alta, muscolosa e dai capelli corvini.

Quando mi vede fu come se le parole della sorella mi venissero spiaccicate davanti agli occhi in un incredibile mix sexy, era innamorato della sua migliore amica, ma per qualche ragione io non provavo lo stesso.

TATUATO SULLA PELLEWhere stories live. Discover now