20.

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Forse si, provavo qualcosa di profondo per quel riccio tanto scontroso e freddo quanto dolce e protettivo, di quel magnifico sorriso che poteva far perdere la testa a chiunque e con quelle gemme verdi che mi perforavano l'anima ogni volta che mi guardava.

Eravamo ancora in quella posizione e le immagini della festa cominciarono a riprodursi nella mia mente facendomi andare a fuoco le guance, ad un certo punto abbassò la testa di scatto, le nostre labbra erano molto vicine, solo alcuni centimetri ci dividevano, il suo respiro caldo si unì al mio più irregolare, presa dal nervoso iniziai a mordendomi il labbro inferiore e subito notai gli occhi di Harry scurirsi.

"Smettila di morderti quel cazzo di labbro o non risponderò delle mie azioni" gracchiò e mi fermai immediatamente con le guance rosse.

La voce di Victor si sentiva chiaramente, sembrava discutere con mia zia su alcune cifre.

Nel mentre continuai ad osservare Harry, senza pensarci alzai la mano destra e la infilai nei suoi ricci, lui inspirò profondamente e chiuse gli occhi mentre la mia mano giocava con le sue ciocche.

Anche io non capivo il perché delle mie azioni, ma non riuscivo a frenare l'istinto di sentirlo vicino e vedere l'effetto che gli provocavo.

La mia mano si muoveva lentamente tra i suoi ricci, li afferravo per poi rigirarli tra le dita, e lentamente il suo respiro si fece più pesante. Nascose il volto nell'incavo del collo, sentendo la punta del suo naso sfiorare il mio collo, e continuai a tirargli e giocare con alcune ciocche, per sbaglio alzai leggermente i fianchi e le nostre parti intime si toccarono per pochi secondi mandandomi una scarica in tutto il corpo, arrossii a quel contatto e strinsi leggermente più forte la mano nei suoi ricci.

"Ferma piccola, o veramente non risponderò delle mie azioni" soffiò roco contro il mio collo lasciandomi senza fiato.

Feci come aveva detto e rimasi a ripetere nella mia mente quel piccola che detto da lui mi faceva morire ogni volta. Quando sentimmo una macchina partire lasciammo entrambi un sospiro di sollievo, e dopo qualche secondo Harry si alzò dandomi una mano per tirarmi su.

"Credi sia stata tutto il tempo con lui?" gli chiesi come se quello che fosse successo qualche secondo prima non fosse nulla di importante.

"Non vorrei dirlo ma credo proprio di si" sospirò e pensierosa andammo verso casa mia.

Aprii la porta e feci andare Harry in camera mia, mia zia non avrebbe dovuto vederlo in quelle condizioni o sarebbe andata fuori di testa.

"Zia?"

"Qui!"

Mi diressi in sala, stava seduta con un mucchio di fogli e cartelline.

"Ma dove sei stata? Non mi hai risposto nè alle chiamate nè ai messaggi!" scattai e mi guardò dispiaciuta.

"Lo so, scusami Scar ma sono dovuta andare a lavoro presto oggi e non trovavo più il telefono"

Ci avrei creduto, se non fosse stato che conoscessi la verità, ovviamente lei non doveva saperlo perciò feci un sorriso tranquillo.

"Va bene, però la prossima volta avvisa. Mi sono preoccupata" le dissi in un sospiro e ridacchiò.

"Gli ruoli si sono invertiti, zia?"

"Sei in punizione per una settimana" assunsi un tono serio e imitai la sua voce.

"Ehi! Non parlo così!" disse finta offesa e scrollai le spalle ridendo.

"Ehm c'è Harry in camera.." confessai poco dopo più nervosa.

"La porta aperta" ordinò seria e si rimise a controllare quelle carte.

Bad Boy's Girlfriend • H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora