Il messaggio anonimo.

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Quando mi svegliai, quella mattina, ero leggermente intorpidita.
Sentivo di essere indolenzita dappertutto, il che mi fece capire che non era stato solo un sogno, avevo davvero fatto l'amore con Travis.

Evidentemente eravamo crollati, perché non c'eravamo mossi di un millimetro, dalla posizione in cui eravamo la sera prima.
La mia schiena era poggiata al petto di Travis, e lui mi cingeva la vita con un braccio.
Entrambi eravamo ancora nudi.

"Trav.."mi girai verso di lui e lo scossi dalla spalla, ma niente. Era caduto in un sonno profondo. "Travis,svegliati.."

"BUH!" Si alzò all'improvviso urlando e mi fece letteralmente salire il cuore in gola, tanto che tirai un gridolino, aveva fatto finta di dormire per farmi spaventare.



Gli diedi uno schiaffo sul petto." Eri sveglio! mi hai fatto morire!"

Lui rise e si mise a sedere." Buongiorno bambina." si avvicinò alla mia fronte e lasciò un bacio su di essa.
"Come ti senti?" chiese con un sorriso soddisfatto sulle labbra.



Feci una smorfia e scrollai le spalle."Mi sento tutta indolenzita"



lui annuì ammiccando." Dovrai farci l'abitudine con uno come me."


Io risi e scossi la testa."Quanto sei scemo? "


"Tu quanto sei brutta?" chiese con un'aria da bambino impertinente, che mi divertiva.

"Io non sono brutta" feci la finta offesa.

"Perché,io sono scemo?" rise e anche io lo seguì, poi alzai gli occhi al cielo, esasperata da tutta quella sicurezza che aveva di se stesso.

"Com'è stato..cioè insomma,ieri sera ti è piaciuto davvero?"chiesi imbarazzata. Ero diventata un peperone in mezzo secondo.

"Cazzo se mi è piaciuto Kim..sei stata fantastica, avevo solo paura di farti male" si strinse nelle spalle e dopo qualche secondo, gattonai verso di lui, per poi salire a cavalcioni sulle sue gambe.
Avvertii un leggero fastidio in quella posizione, ero tutta indolenzita e non potevo permettermi chissà quali movimenti.
Incrociai le braccia al suo collo e lui posò le sue mani sui miei fianchi.

"Non sentirti in colpa, è normale che io abbia avvertito un po' di dolore..poi,non credevo che il tuo..coso...fosse così..così.." Arrossii mentre cercavo le parole giuste per descrivere il suo pene, ma fallii dato che la mia timidezza non mi aveva ancora abbandonato.
Non sarebbe bastata una notte per farmi diventare disinibita.

"Così?"agrottò le sopracciglia."Parli del mio pene?" disse lui ridendo, con un'estrema spensieratezza che quasi ne fui gelosa.
Perchè non potevo averla anche io?

"Oddio, perché devi chiamarlo così!" Mi imbarazzai ancora di più e lui scoppiò a ridere.

"Kim! come dovrei chiamarlo?" chiese tra una risata e l'altra.

"Che ne so..tipo, membro" mi strinsi nelle spalle "oppure..Arnese"

Scoppiò a ridere, più di prima e anche io cedetti, cosa cazzo stavo dicendo?
Arnese? davvero Kim?
Anche la mia coscienza si prese gioco di me e in effetti non aveva tutti i torti.

One mississippi #WATTYS2020 [CORREZIONI IN CORSO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora