Party

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Io e Travis prendemmo posto nel grande tavolo della sala da pranzo, tutti gli altri fecero la stessa cosa.
Io mi sedetti vicino Travis ma non destai alcun sospetto dato che sembrava l'avessi fatto solo per lasciare che Andrew si sedesse vicino la sua ragazza.
La tavola era sistemata alla perfezione, Marie aveva tirato fuori il servizio più elegante che aveva e il cibo sembrava a dir poco squisito.
Se la cavava in cucina.

<<Allora, Andrew? Hai già pensato a cosa farai dopo questo ultimo anno? Il College vi aspetta.>> Disse il padre di Travis per poi mangiare un boccone del pollo con le patate che aveva davanti.

Andrew mandò giù ciò che stava mangiando e gli rispose stringendosi nelle spalle.<< Non so Tom. Mi piacerebbe diventare un medico, credo.>>


<<Da qualcuno avrai preso.>> Disse mio padre, tutti risero per la sua battuta.

<<Non ginecologo papà. Cardiologo>> Precisò Andrew.

<<E tu Kim? Penso che il lavoro che ti ha dato mia moglie sia provvisorio, no? >> Tom rivolse il suo sguardo verso di me.

<<Ehm..io..credo che mi piacerebbe molto lavorare nel settore della psicologia, oppure quello dell'arredamento.>> Risposi imbarazzata.

In realtà sapevo bene che volevo fare la psicologa, era il mio sogno da quando ero piccola.
La passione per la psicologia era nata all'età di dieci anni, quando andai incontro ad una vera e propria fobia scolastica. Non riuscivo mai ad entrare in classe e finivo sempre per rimanere con gli addetti ai servizi della scuola.
Ogni volta che provavano a farmi entrare nella mia classe, mi sentivo come se non riuscissi più a respirare.
Mia madre mi portò da una psicologa, perché la situazione era diventata insostenibile e nessuno prima di allora capiva il motivo della mia paura, e quest'ultima mi aiutò tantissimo. Pensavo che magari un giorno avrei potuto aiutare anche io qualche bambina o bambino che, com'è successo a me in passato, nutriva delle paure che non riusciva a comandare.

<<Brava, in effetti potresti benissimo collegare le due cose.>> Lia si aggiunse alla conversazione.

<<Perlomeno qualcuno ha già delle idee>> Disse Tom guardando il suo piatto.
Il  suo tono era tagliente, come se stesse parlando indirettamente con qualcuno.
Io guardai di sottecchi Travis e notai che lo stava guardando male.
Travis non sembrava una persona priva di ambizioni o progetti.



<<Travis, tu non hai ancora scelto?>> Chiese mio padre mentre tagliava un pezzo di pollo con le sue posate.


<<Ho pensato a varie cose, ma credo che per il momento io voglia solo pensare a cosa può farmi stare sereno>> Rispose Travis.

<<Due anni fa, non eri già sicuro di voler fare il medico anche tu?>> Chiese Marie.

Travis? un medico? Lo immaginai all'istante con la sua divisa da dottore ed era perfetto anche in quella.

<<Chi lo capisce è bravo>> Disse Tom con una risatina ironica.

Travis lo fulminò di nuovo con lo sguardo e strinse la presa sulla sua forchetta, per un attimo pensai che gliela stesse per lanciare.
Da sotto il tavolo posai una mano sulla sua gamba e la strinsi leggermente, così  lui si rilassò.
Ero contenta che il mio tocco gli facesse quell'effetto.

<<Sono cambiate tante cose da allora, adesso non me la sento più.>> La sua risposta fu secca, come se volesse troncare il discorso e questo mi incuriosì, ma non era il momento di incrementare la discussione che stava nascendo, così continuai a mangiare in silenzio.

One mississippi #WATTYS2020 [CORREZIONI IN CORSO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora