"Un passato oscuro"

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<<Il mio passato non lo conosce nessuno>> dico piangendo sempre più forte <<Shh bimba se non vuoi parlarne non ti costringo>> dice lui stringendomi più forte <<Era il 15 maggio 2015, avevo solo 15 anni e stavo con un ragazzo da un anno...>> prendo un grande respiro prima di continuare <<... quel giorno era solo a casa e allora lui mi aveva inviato a casa sua ma non era la prima volta che ci andavo>> piango sempre più forte <<Bimba ci sono io>> <<Vado a casa sua...>>
Inizio flashback
Erano le 16:30 e lui mi manda un messaggio
Da: Amore Mio
"Ei piccola sono da solo a casa vuoi venire per stare un po' insieme?"
A: Amore Mio
"Ei Amore ora chiedo ti faccio sapere"
Scendo le scale di corsa
"Mamma mamma" chiedo io speranzosa "Dimmi Caroline" risponde lei continuando a pulire "Posso andare da Lucas?" "Okay però attenta"
Corro su in camera e scrivo
A: Amore Mio
"Il tempo di arrivare"
Da: Amore Mio
"Ti aspetto"
Mi vesto e dopo 10 minuti sono sotto casa sua. Suono e lui mi apre subito. Mi porta in camera sua e il sorriso che aveva in viso prima scompare.
"Ora siamo soli" afferma lui con un ghigno sul volto "Cosa intendi Lucas?" chiedo io tremando "È un anno che ti voglio e oggi ti avrò" afferma lui venendomi sempre più vicino e buttandomi sul letto con tutta la sua violenza. Inizia a spogliarmi e io inizio a gridare. Lui mi tappa la bocca e continua sempre più forte "LASCIAMI" e piango. Ormai la cosa più preziosa l'aveva presa lui. Continuo a urlare e a piangere e il risultato è uno schiaffo in pieno viso. Mi porta in bagno e continua, io urlo, urlo di aiutarmi. Qualcuno sente delle urla e sentiamo il campanello suonare. Lui scende sotto chiudendomi dentro il bagno. Torna sopra con il viso pieno di rabbia. La sua rabbia viene sfogata su di me continuando ad usarmi. Io continuavo a piangere. Lui continuava a menarmi e io cercavo di dimenarmi. Dopo due ore mi lascia, mi lascia libera e io scappo. Non potevo tornare a casa in quelle condizioni. Corro verso un parco ma ad un certo punto cado a terra. Non ricordo più nulla. Mi sveglio e mi trovo in una stanza bianca e affianco a me trovo la mamma piangere. La chiamo e le esce un sorriso sul volto e subito corre a chiamare i medici "Caroline cosa è successo?" Chiedono loro sperando in una mia risposta "Il mio ragazzo" affermo io "Lo sapevo cazzo, lo sapevo" afferma mia madre uscendo dalla camera. Dopo tre giorni torno a casa e suonano alla porta, avevo paura ad aprire ed andò mia madre: "Erano i carabinieri, hanno preso Lucas"
Fine Flashback
Piango, sempre più forte. Guardo Daniel che mi stringe sempre più forte: <<Bimba ora ci sono io e non ti farò mai del male>> <<Grazie Daniel. Questi incubi sono sempre più ricorrenti.>> <<Shh piccola>> dice lui baciandomi la fronte <<Non mi chiamare così per favore>> chiedo io piangendo <<Scusami bimba>> afferma asciugandomi le lacrime. <<Ora andiamo a fare colazione e poi andiamo a ballare>> dice lui alzandosi e porgendomi la mano. Scendiamo sotto e trovo una lettera sul tavolo intestata a me. La apro e rimango sbalordita da ciò che leggo
<<Caroline cosa è?>> chiede mio padre indicandomi la busta <<...>>

Il coraggio di sognare ancora |COMPLETA|Where stories live. Discover now