"Verità Nascoste"

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E fu così che presi un altro schiaffo in faccia proprio da lei. Scappai fuori corsi, corsi fino a calmarmi per poi tornare in casa
8:00 a.m.
E oggi si parte. Scendo sotto per la colazione e da lei ricevo solo uno sguardo carico d'odio. <<Come farò senza stuzzicarti ora?>> disse Marcus con un ghigno sul volto <<Vaffanculo>> risposi io.
9:00 a.m.
Tra due ore ho l'aereo e sono appena arrivata in aereoporto. Guardo mia madre e la vedo contenta così vado via senza salutarli.
11:30 a.m.
<<I passeggeri dell'aereo diretto a New York sono pregati di salire a bordo>> ecco questo è il mio aereo. Mi mancherà Londra, mi mancherà la sala, mi mancheranno le sgridate di mia madre, mi mancherà saltare la scuola per realizzare il mio sogno, mi mancherà la mia casa. Mentre penso a tutto ciò una lacrima mi riga il viso. Salgo sull'aereo e mi siedo, sono nelle prime file vicino al finestrino e metto le cuffie. Mi attendono tante ore di viaggio.
7:25 p.m.
Sono appena atterrata a New York. Scendo per recuperare i miei bagagli ed esco. Trovo un cartello con su scritto CAROLINE WILLS. Mi avvicino titubate <<sei tu Caroline WILLS?>> mi chiese quest'uomo. Doveva avere sulla cinquantina, chissà chi era <<Sono l'autista di suo padre>> mi incamminai con lui.
Dopo circa 10 minuti arriviamo davanti una maestosa casa.
Entro e trovo lui ad accogliermi.
<<quindi eri proprio tu.>> chiedo io con gli occhi lucidi <<si Caroline>> <<Perché per tredici anni non ti sei fatto vedere?>> chiesi  io arrabbiata <<perché tua madre me lo vietava>> disse lui abbassando lo sguardo <<e allora perché ora mi manda qui?!>> <<perché ha sempre detto che...>>

Il coraggio di sognare ancora |COMPLETA|Where stories live. Discover now