CAPITOLO DODICI

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Sto studiando Rune antiche. È una materia difficile e pesante ma è quella in cui vengo meno e quindi devo impegnarmi a recuperarla. Con gli appunti di Pansy e della Granger le difficoltà vengono semplificate. Dopo mi toccherà ripassare Pozioni. Sarà una passeggiata ma non conosco i limiti della Mezzosangue, quindi mi tocca impegnarmi anche lì. Domani farò storia della magia. Me la spiegherà Pansy ma ho qualche dubbio che possa interessarmi. Sicuramente sarà più entusiasmante che ascoltare quel fantasma. Sembra addormentarsi mentre parla. Ovviamente è un eufemismo... I fantasmi non dormono perché sono morti.

Ogni tanto scambio qualche parolina con quella ragazzina, Teresa. Mi ha raccontato moltissime cose del mondo babbano, anche se le ho esplicitamente detto che non sono interessato a quel genere di argomento e che inoltre non mi piacciono i babbani. La Granger è un eccezione. Mi ha anche promesso che al ritorno dalle vacanze invernali mi porterà il dolce migliore che sua madre sa preparare. Mi ha spiegato tutto. Sono come dei muffin (ma cosa sono?) però è uno ed è gigante. 'La mia mamma lo fa sia al cioccolato, sia alla vaniglia con dei pezzi di buccia d'arancia. Mi viene l'acquolina solo a pensarci' così me li descrisse. È una ragazzina simpatica, mi tiene compagnia quando mi annoio. Poi c'è il biondino che ogni tanto mi piace infastidire, colgo l'occasione quando è sveglio. Come adesso... si è svegliato da poco. Gli do' il tempo di prendere tutti i sensi e di collegare il cervello e poi Malfoy parte. Se non posso essere crudo fuori, posso farlo qui. Mi devo pur divertire qualche volta. Ad ogni modo se non ho Potter o la Granger, ai quali dare fastidio, da prendere in giro, mi sfogo con lui. La ragazzina Teresa è troppo gentile... ogni volta che mi deve chiamare non lo fa né per nome né per cognome 'Signorino Bellissimo'. È da bambini ma mi piace da matti.
Ecco, credo si sia ripreso del tutto. Sta mangiando.

"Hey, biondo" gli dico. È messo al letto di fronte al mio. Sta assaggiato qualcosa messo al cartoccio. Magari era freddo ed è stato riscaldato oppure lo hanno cotto così. Comunque sia ha un aspetto invitante. Ho fame, ma al contrario di quello che gli farò credere non lo voglio. Quando miss perfettina arriverà, avrà portato di sicuro qualcosa di decente. I pasti che Madama Chips ci da' sono riprovevoli. Io ho bisogno di qualcosa di buono da mangiare, non della robaccia che ci prepara per ridarci le forze... non le avremo mai perché non le mangeremo mai. Oltre a essere disgustose, all'apparenza sono anche brutte.
"Sì, signor Malfoy?" Mi piace terrorizzarlo. Ha uno sguardo supplicante di non fargli del male. Se non è lui un serpeverde... il cappello parlante non poteva metterlo altrove!
"Cos'hai di buono lì?" Gli dico guardando il suo pasto. Cerco di fargli capire che se mi piace lo prenderò e lo mangerò io, lasciandolo a digiuno.
"Solo pollo e del succo di zucca. Se vuole posso darle il succo, non l'ho toccato, è ancora nel cartone. Emh... per il pollo però se non sdegna..." si rivolge a me con il "lei", non sono mai stato meglio.
"Non voglio il tuo cibo. Non mi interessa. Io ricevo ottimi piatti dai miei amici. Più dei tuoi." Gli dico con tono duro.
"Sì" risponde spaventato.
"Ma cosa ti ha fatto di tanto terribile Malfoy da terrorrizzarti, eh, Finnix?" Ecco che entra con tanta nochalance la temibile babbana. Si è arrabbiata una volta con me e, debole come sono, mi sono fatto sgridare. È stato per i compiti. Non avevo aperto nemmeno un appunto su Pozioni e quindi non ricordavo quasi nulla sui procedimenti. 'MALFOY, SE TI BECCO ANCORA IMPREPARATO, GIURO CHE TI TOLGO TUTTI I MIEI APPUNTI E QUI NON CI TORNO PIÙ. IO E PARKINSON CI FACCIAMO IN QUATTRO PER TE E TU CI RICAMBI NON STUDIANDO?" teneva i libri tra le mani e mi strillava in faccia. Poi si voltava per posarsi sulla sedia e gesticolava poi li ripigliava e li stringeva forte per la rabbia. "RICORDA, TI HO QUASI SPACCATO IL NASO UNA VOLTA... NON PROVOCARMI. HAI UN'ORA PER RIPETERE.' si fece rossa come i capelli di Weasly. Presi un bel cazzotto quella volta.

"E tu da quanto conosci il suo nome?"
"Non ha importanza... adesso se hai finito di studiare io sarei pronta a fare, come dici tu, la sanguisuga."

Giuro che non ti abbandonerò piùWhere stories live. Discover now