Capitolo sei

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HARRY:

La lezione è durata più del previsto. Cho mi chiamava di continuo. Per quanto mi sia piaciuta, non sopporto l'idea che, per consolarsi della morte di Cedric, sia andata a letto con Malfoy, quel Malfoy che mi piace tanto. Ma perché proprio lui poi? Tra tanti belli, no, lui doveva capitarmi. Non posso fare a meno di pensare ai suoi occhi che posso incastrarsi perfettamente coi miei. Mi sono perso... di chi stavo parlando? Ah di Cho! Mi manda fuori connessione Draco... Accidenti a lui!!! Comunque, ero io quello che le ronzava intorno, perché non ha scelto me. Va bene che ho ancora quindici anni, ma le esperienze bisogna farle... non mi va di arrivare a momenti importanti come quelli di un matrimonio o di una relazione nella quale c'è molto di serio ancora vergine. "Harry, a cosa pensi?". Mi si avvicina Ron. Io salgo da solo le scale e penso abbia notato che le salgo a caso, con lo sguardo perso. Comunque so la strada a memoria, non mi perderei mai. "Hey, Ron! Penso a domani, a Malfoy, a Cho... sai, mi fa rabbia pensare che quei due... bhè... hai capito." "Già. Comunque non dovresti essere preoccupato. Sai che lui ricambia e dovresti scrollarti di dosso Cho. Adesso c'è Malfoy. Amico, per quanto io odi quella serpe, se ti fa stare bene, proverò ad andarci d'accordo, per te, amico! Adesso sbrighiamoci. Sei oltre l'orario segnato dal coprifuoco, non vorrai che Hermione ti sgridi vero? Oggi è il suo turno. Fa un giro e torna. Mi ha detto che vuole vederti riposato per domani." La signora grassa ci fa passare e ci dirigiamo a letto. Ron si addormenta in breve. Sono le due del mattino, è stanco. E' stato scaraventato al suolo da Hermione circa... sempre, ogni volta che dicevo, 'sferrate un attacco al vostro compagno/avversario', Ron diciamo che la lasciava vincere .Hermione è di ritorno, la sento arrivare. Sono le tre di notte... mi giro e rigiro nel letto cercando di prender sonno ma è inutile, non ci riesco. Mi alzo infastidito dalle coperte. Mi metto sul davanzale della finestra. Io spero vivamente che Ron ed Hermione capisco presto di amarsi alla follia. Si parlano di nuovo, questo è un bene, ma non abbastanza da potersi dire "TI AMO, SEMPRE AMATA-O". Guardo ancora l'orologio: le tre e quaranta. Il tempo non passa proprio. Mamma, quanto vorrei averti qui per poterti raccontare tutto, vorrei che ci fossi tu a consolare ogni errore, ogni lacrima... la signora Weasley ce la mette tutta per farmi sentire uno di famiglia, anche il signor Weasley e gli altri ci provano, ma nonostante questo non potranno mai stare al tuo posto e a quello di papà. Quanto mi mancate. Delle volte vorrei avere lo specchio delle brame, quello del primo anno, solo grazie a quello potevo avervi con me.

Basta con questi pensieri, mi rattristo e basta. Guardo ancora l'orologio, adesso sono le cinque e trenta. Non posso crederci, pensando alla mamma il tempo è passato più in fretta. Oh, mamma cara! Vado in bagno e faccio una lunga doccia rilassante. Una doccia calda, non fredda dove devo sbrigarmi per non arrivare in ritardo. Una di quelle dove il bagnoschiuma si consuma e i capelli vorrebbero gridare esasperati di non insaponarli più. Chissà se Draco è sveglio. E se è sveglio mi starà pensando? E se invece dorme come un angelo? Spero che in qualche modo io possa essere sempre nei suoi pensieri e quindi spero mi sogni. Chissà se indosserà lo stesso profumo. Mi auguro che non sia uno scherzo, qualcosa per prendermi in giro. Anche se ieri sera, vicino l'ufficio di Piton sembrava debole, innocuo e indifeso, come un bambino babbano. Prendo ancora del bagnoschiuma e insapono ancora il collo, e poi il petto. Penso che i miei capelli davvero non ne possano più di essere cosparsi di shampoo, quindi basta, esco. Prendo un asciugamano e lo avvolgo alla vita. Mi avvicino al lavabo. Devo lavarmi i denti. Faccio tutto con molta calma fino a quando non riguardo l'orologio. Ci sono stato così a lungo sotto la doccia? Sono le sei e quindici. Solitamente una doccia calda dura dieci minuti, una fredda anche meno, ma quella calda e rilassante non ha la durata di quasi un'ora. Adesso devo sbrigarmi. Sveglio Ron, voglio che mi accompagni da Draco. Non oserei mai chiederlo ad Hermione, ieri sera è rientrata tardissimo. Non è che ho paura ad andare solo, ma se qualcuno mi vedesse, penserebbe che sto facendo qualcosa di male, invece, se c'è anche Ron con me, siamo in due e nessuno può dirci nulla. Indosso il solito tipo di boxer, metto i calzini, i pantaloni che lascio sbottonati per fermare la camicia che ho già abbottonato. Metto la cravatta e riordino i miei capelli indomabili. Mi basta asciugarli, li ho torturati abbastanza oggi. Non voglio essere perfetto, ha detto che si è innamorato di me e i capelli perfetti non li ho mai tenuti, quindi adesso non farebbero la differenza. "Ron, sbrigati, ti aspetto giù!". Gli do' fretta. Sono quasi le sette e temo che lui mi aspetti. Oddio, che idiota!!! Non gli ho detto il luogo! Vabbhè ieri era con la testa fra le nuvole mentre parlavo e ho dovuto ripetere alcune cose più volte. Adesso che ci penso, cosa si saranno mai detti lui e Piton? Non si è nemmeno accorto che, in realtà, non l'ho difeso. Che gesto vigliacco ho fatto!!! Lui si è preso la punizione per me e io non l'ho difeso per la sua assenza. In mia difesa, però, posso dire che volevo rivederlo, volevo che Piton lo chiamasse, e poi se gli avessi detto che Draco non è venuto alla punizione dicendo che era causa mia, credo che non me l'avrebbe fatta passare liscia. "Andiamo amico.". E' fatta! Ron è pronto! Da lontano sento un'altra voce. Una femminile. "Harry, non penserai mica di andare via senza di me vero? Voglio godermi il vostro successo!" E' Hermione. Ha dormito poco ma è più attiva che mai. Credo che abbattere Ron le dia carica positiva, cosa che però a Ron non accade. "Hey, Hermione" le dico sussurrandole all'orecchio "dovresti dargliela vinta ogni tanto. Si abbatte..." E chiudo facendole l'occhiolino. Ci affrettiamo a scendere giù. Immagino sia nel punto in cui ci si deve incontrare per forza: vicino la sala grande per fare colazione. Lo vedo. E' lì con... un libro sulle ginocchia?? Ma che fa? Studia? Ansia eh, Malfoy? Vederlo così mi fa sentire forte nei suoi confronti. Mi godo il momento, prenderà il sopravvento quando entreremo più in confidenza. Mi avvicino a lui. Lascio Ron ed Hermione da soli dietro l'angolo. "Hey, ma sei sicuro di esserti innamorato di me e non di Hermione Granger? Non hai bisogno da studiare per fare colpo su di me. Sai viene prima l'attrazione fisica". Stavo per dirgli che ha già fatto colpo, e ha pure centrato. Sono davanti a lui con le gambe semi divaricate le braccia incrociate. Lo sto guardando, ma lui non alza lo sguardo. Ma non appena lo fa sento un brivido che percorre tutta la schiena. Dopo chiacchiere andiamo nel chiostro."Quindi è così che mi vedi? Un perfettino?". Mi fermo e mi avvicino a lui. "Bhè, con la cravatta così non del tutto,sai?" Ti prego, non imparare mai, voglio sistemarla sempre io. E così bello starti accanto e la cravatta sarebbe una scusante perfetta. Mi sussurra un grazie riferito alla cravatta. Mi allontano e comincia a farfugliare qualcosa che il giudizio altrui gli interessa ben poco, e roba così. Non gli resisto più, davvero, non ce la faccio. Avevamo ripreso a camminare ma credo fosse solo per togliere la tensione. Mi rendo conto solo adesso, che mi sono voltato per baciarlo, che in realtà siamo molto distanti e che stava parlando in tono più che normale ma era la lontananza a farmi sentire i sussurii. Ad un mio passo ce n'è uno suo. Io avanzo, lui indietreggia. Andiamo a ritmo. Sembra abbia paura. E' ormai al muro, non può andare più da nessuna parte e io adesso gli sono addosso. Metto le mani sul muro parallelamente alle sue spalle. Posiziono una gamba tra le sue toccandogli la zona out. I nostri visi sono oramai troppo vicini. "Vuoi?" gli dico. Non ha fatto in tempo a rispondere che io sono già appiccicato a lui. Sembra teso. Io lo sto baciando con la lingua ma lui non collabora, sto per staccarmi quando vedo che mi cinge i fianchi e mi stringe a sé. Ci stiamo dando dentro come matti, ma arriva Hermione ad interromperci... ci sta preannunciando l'appello della Umbridge. Meglio correre.

 Dopo il saluto che io e Malfoy ci siamo scambiati non ci rivediamo per tutta la giornata. Come passano lente le ore... Peggio di stamattina!

"Harry Potter?" Mi giro. Chi sarà mai? "Questo è per lei signor Harry. Glielo invia la confidenza di stamattina". Era un bambino di primo anno. Ma io ero davvero così piccolo? Mamma mia! Non mi ricordo così! Apro il biglietto.             Ci vediamo in Biblioteca Potter, io e te non abbiamo finito            Firmato, DLM 
Ci saremmo rivisti in biblioteca. Mi precipito lì senza alcun ripensamento avvisando Ron ed Hermione.Appena arrivo però non lo vedo. "Potter! Pst! Potter!" Mi volto da una parte all'altra. Eccolo! E' Draco che mi chiama. Abbiamo una discussione che mi risparmio di riportare perché abbastanza monotona e seccante. Ma dopo la 'Chiacchierata', io e Draco cominciamo a baciarci energicamente fino a quando non gli propongo un posto più appartato. Gli spogliatoi del Quidditch! Andiamo nei Grifondoro, non sono occupati. Una volta lì noto Draco che osserva tutto con attenzione come per dire 'Ah, il vostro spogliatoio non è come me lo aspettavo'. Perché come se l'aspettava?. Mi spinge, adesso sono io al muro. Non so se mi piace o meno, ma mi aspettavo che sarebbe successo prima o poi. Mi lascia un bacio a stampo e poi mi fa voltare a mo' di faccia al muro. Mi bacia il collo e mi dice sotto voce "Sei mio Potter, mio, capito? E se non te lo dovessi ricordare ti basta guardare il tuo riflesso". Fanno male, ma è in dolore che mi piace sentire. Mi sta facendo dei succhiotti e il piacere è così tanto che mi lascio scappare un gemito. Credo abbia capito che mi sta facendo eccitare, infatti abbassa una mano portandola al limite dei boxer. Comincia a massaggiare delicatamente. Ecco che mi fa emettere un altro gemito. Io ero già eccitato, ma adesso credo di aver addirittura bisogno di venire. Improvvisamente smette."Draco, continua, non ti fermare.Ho bisogno di venire." Penso che se non mi fosse venuto in mente di dirglielo non avrebbe mai continuato. Oltrepassa i boxer. Ce l'ha in mano. Esegua dolcemente movimenti delicati. Prima lentamente fino ad aumentare sempre di più. Emetto un gemito dopo l'altro e faccio quasi fatica ad avere una respirazione normale. Comincio ad irrigidirmi. Ho la sua mano nei miei boxer che si muove in maniera verticale, il suo pene duro appoggiato sul mio lato B. Respiro sempre più affaticato. Lui continua a baciarmi il collo, l'orecchio, la spalla. Dopo un susseguirsi di lamenti emetto un urlo di piacere con una conseguenza aspettata. Quella che volevo ottenere. Sono venuto. Venuto nella sua mano. Sono affannato e le pulsazioni del mio pene sono aumentate drasticamente. Mi calmo. Lui non ha estratto la mano subito. Ha aspettato. L'ha tolta solo adesso. Adesso che mi sono calmato. "Oh Draco, come sei stato bravo." Gli ansimo...

HO SCRITTO ANCHE UN'ALTRA DRARRY. SI INTITOLA "VITTIME-DRARRY" (PS STELLINATEEEE😂😂😘😘)

Giuro che non ti abbandonerò piùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora