Capitolo Sette

6.4K 228 12
                                    

DRACO:
Dopo il bizzarro incontro con la Umbridge rientro in camera. Non faccio il giro completo, non mi va. Penso a quello che mi ha detto Harry. Penso che sarebbe meglio andare agli incontri con l'ES. Non perché io non mi fidi di Potter, ma perché devo imparare a difendermi, ha ragione, la Umbridge tutto fa tranne che insegnare qualcosa di utile. Solo che sarei l'unico Serpeverde, e la questione poco mi piace. Vorrei dirlo a Pansy, ma non voglio deludere Harry. Penso che prima dovrò parlarne con lui. Fa freddissimo qui. Faceva così caldo negli spogliatoi con lui. Se penso che gli ho detto che voglio una storia seria mi faccio pena da solo. Adesso è meglio dormire. Domani sarà una giornata piuttosto dura... devo scrivere a mio padre, o Piton capirà che non sa ancora nulla. Ho paura di come potrebbe reagire. Sono un codardo, avere paura del proprio padre, di colui che mi ha dato la vita, colui che mi protegge, che mi ama... E io che lo ripago innamorandomi di un Grifondoro... di Potter per farla complicata. Meglio dormire adesso, sì, penso sia la cosa migliore da fare. Mi metto qualcosa di pesante addosso, si gela. Non è un pigiama, non mi piacciono. Sono da bambini. Un maglioncino verde e un pantalone largo e decisamente malmesso color argento. Li uso solo quando ho troppo freddo. Mi infilo sotto le coperte. Brrr... fredde anche queste. Dov'è la bacchetta?? Ehi, bambina, dove sei? Tasto dovunque. Aha, ecco dove ti eri cacciata. "Fuocondro!!". Cosa sono costretto a fare. Usare la magia per riscaldarsi sotto le coperte. E' solo che ho davvero freddo e adesso il calore mi fa venire così tanto sonno. Do' uno sbadiglio dopo l'altro. E in breve sono già nelle grinfie di Morfeo. Sì, i miti babbani sono l'unica cosa che ci accomuna. E' storia magica. "Ti ho preso in giro Malfoy, non te ne sei nemmeno reso conto. Adesso sei l'unico Serpeverde tra tutte le case. Finisci qui, Malfoy.". "Harry è solo mio, Malfoy. TU NON PUOI AVERLO.". "Cosa ti ha fatto credere che lui potesse amare uno come te. Ti ha detto no cinque anni fa per me, e continuerà dirti di no, lui sceglierà sempre me. Che tu lo voglia o no". "Io sono una natababbana, Malfoy, ma non è questo il danno, perché così come sei messo, sei indifeso, sottomesso a tutti noi e io con un colpo di bacchetta posso ucciderti, non mi darai più fastidio".
"Adesso tuo padre lo sa, Malfoy, come risolvi adesso?". "Draco? Draco! Draco, Svegliati!". "NO! NON PUOI AVER... Ah Blaise, ciao." Sono sudaticcio. Ho l'affanno. Le coperte sono messe tutte in disordine. Che razza di sogno era? Harry che dice di avermi preso in giro, la Scopamaghi che ha architettato tutto con lui, Weasley che continuerà ad essere scelto da Harry, La Sanguemarcio che prende il sopravvento su di me, Lovegood che... a pensarci bene, lei è l'unica che non mi ha minacciato, anzi mi ha preavvisato qualcosa. Ahh, bando le chiacchiere, devo alzarmi e darmi una mossa."Draco, era solo un incubo. Comunque non andare di fretta, non c'è bisogno. E' presto. Io devo vedermi con... lei, sai... bhè hai capito, no? Ti ho svegliato solo perché farfugliavi qualcosa come 'Io non voglio, credevo fossi sincero... ti sei preso gioco di me e dei miei sentimenti...'. Con me puoi parlare se vuoi. Ogni cosa, qualsiasi cosa con me è al sicuro.""Sì, lo so. Comunque tu dovresti andare. Grazie di avermi svegliato." Se ne va salutandomi e raccomandandomi di non fare sciocchezze. Devo parlare con Harry. E' tardi e devo vedermi con lui. Ha detto che vuole sistemare la mia cravatta ogni dì. E' stato solo un incubo. Solo paura di eventi che non voglio che accadano per davvero. Vorrei vedere un molliccio per capire di cosa ho più paura: se di dirlo a mio padre, oppure di perdere Harry. Faccio una doccia gelata. Ho ancora un caldo tremendo. Forse non ho messo fine all'incantesimo del calore. Ad ogni modo adesso è passato. Mi vesto e incanto la penna. "Autoscribo". Io detto e la penna scrive mentre finisco di prepararmi. "Padre e Madre Cari,(a capo.) Urge un colloquio che riguardi noi tre, probabilmente un'altra persona. Madre, io non so se ciò di cui parleremo ti darà gioia al cuore, ma ne sospetto. Padre, non ho nulla da dirvi, conosco già la vostra reazione, anche se futura.(a capo) Con Affetto (a capo) Draco.". Nel frattempo mi sono addirittura sistemato i capelli e ho ordinato i libri. Riprendo la bacchetta. "Finite incantatem!". Metto la bacchetta nella divisa, chiudo la lettera e la spedisco col gufo. Il tutto in poco tempo. Arrivo al chiostro dove un ragazzo occhialuto, con una cicatrice a forma di saetta mi sta aspettando. Ma perché ogni volta mi strega con i suoi occhi? Come ci riesce? E' bravissimo. Sono ancora lontano da lui. Non mi ha ancora visto. 'Ma non capisci che ti ho preso in giro?'. No,no,no! Non di nuovo il sogno. Mi fermo. Non cammino più. Stringo i pugni. Mi ha visto. Non posso tornare indietro. "Vedo che ti sei ricordato di non sistemare la cravatta! Buongiorno". Si è avvicinato, e adesso mi cinge i fianchi. Mi stringe e mi tira a sé. Mi da un sonoro, sensuale, umido e piacevole bacio sulle mie labbra. Chiude gli occhi. Io dopo di lui. Sono rigido. Non riesco a rilassarmi. Mi ritorna in mente quel maledettissimo incubo. Ho scritto ai miei e adesso sono anche nei pasticci. E se il sogno non è altro che una premonizione? Non andrò all'ES. Ho cambiato idea. Tutto si è svolto lì, non accadrà nulla se devio. "Ehi, vuoi rilassarti? Ieri eri così forte! Sei stato tu a dirmi che volevi tutto più serio." Mi guarda e sorride. Accidenti a lui! E' bellissimo."Appunto, le normali coppie, prima di diventarlo si conoscono. Non passano direttamente al sesso. Non nego il fatto che, però, mi è piaciuto. Solo la cravatta per adesso. Limitiamoci a questi piccoli gesti. Non farò parte dell'ES, ma ovviamente non ne farò parola con nessuno." Mi allontano di mezzo passo e lui mi sistema la cravatta. "Penso che questo che sto per dirti non ti farà piacere." Cosa? NO! Cosa deve dirmi? Non sarà mica... Per Salazar no! "Anche Hermione mi ha detto le tue stesse cose. Mi ha detto che se corro non otterrò nulla, non ci godremo bene i momenti e non ricorderemo la strada e la pazienza avuta per percorrerla. Mi ha fatto l'esempio di quando voliamo sulla scopa. Quando voliamo veloce rincorrendo il boccino, oltre ad essere concentrati a inseguirlo correndo, non guardiamo nemmeno dove stiamo andando. Se invece si vola solo per fare una passeggiata, si vedrà come è bello il paesaggio su cui si sta sorvolando e probabilmente ne si avrà memoria." Ah, era solo questo? Per fortuna. Il cuore cominciava a battere più forte del normale e cominciava a farmi male l'addome per l'ansia."Bhè, non vado fiero di aver avuto lo stesso pensiero della San... Granger. Scusa, devo abituarmi. Dicevo, non ne vado fiero, però l'esempio non è male. Ah, Harry, ho deciso di provare a passare più tempo con te mentre sei con i tuoi amici. Solo quando saremo certi di quello che stiamo facendo tu conoscerai i miei. Non perché i tuoi valgano meno dei miei, ma sono Serpeverde, se le cose andassero male tra noi, soffriremmo entrambi. Io, perché tengo a te, Potter,e per quando mi disgusti ammetterlo, è così. E tu, perché i miei amici lancerebbero contro te e i tuoi amici, oppure addirittura su tutta la casa, non so quale fattura." gli dico.
"E così ti disgusta cosa? Il fatto che io ti piaccio, che io ti eccito..." Scandisce per benino quella parola mettendomi in soggezione... "oppure il fatto che sei gay?"
"No, Harry. Mi disgusta solo ammetterlo. Credimi, per me è una sofferenza amarti." Abbasso lo sguardo, mi volto e me ne vado.Mi riferisco al sogno, a mio padre, a tutto quello che succederà solo perché mi sono innamorato di lui. Mi afferra per un braccio "Draco, stanotte ho sognato che ti presentavi all'ES e prendevi nota, assieme ai tuoi amici, dei componenti. Immagino tu volessi riferire tutto alla Umbridge. Ma era solo un sogno, un sogno di pessimo gusto, ma nulla di più. Non è la verità. Credimi, io ne faccio di sogni al quanto bizzarri che raffigurano la verità." I suoi occhi smeraldo sono tremanti di paura. "Anche tu? Io, bhè...ho sognato che tutto quello che ci sta accadendo non è altro che una bugia. Avevo paura, Harry.". Mi stringe in un abbraccio forte e così sicuro. Mi sento protetto da tutto e da tutti. Mi da' così tanta forza eppure è il mio punto debole..."Sapevo che c'era qualcosa che ti turbava. Rispetterò ogni tua scelta, ma non posso permettere che tu rimanga indifeso. Se manco e ti accade qualcosa, devi saperti proteggere.". Mi prende il viso tra le sue magnifiche mani, quelle che ieri stavano per farmi arrivare al culmine del piacere. Quelle che volevano farmi arrivare al culmine, se solo io lo avessi permesso. Mi bacia e ci salutiamo così. In bocca ho un sapore amaro ma dolce che credo porterò per tutta la giornata. Lui per la sua strada, io per la mia... solo che per la mia c'è Piton. "Professore... cosa? La Umbri..."
"Potrei vomitare se rivedessi questi atteggiamenti. Draco, devi sapere che mi ha scritto tuo padre. Vuole venire a farti visita. Ma non qui ad Hogwarts. Devi a..."
"E' un sacrilegio per me interromperla, ma ho scritto a mio padre stamattina."
"Come, vuoi. Ho detto alla Umbridge che eri con me stamattina durante l'appello. Non c'ero nemmeno io a quello degli studenti."
"E per Harry? Non ha trovato scuse, vero?"
"Non è così. Siete entrambi in punizione e vi comunicherò tutto durante le ore di lezione delle classi di primo anno. Farete lezione con me"
"Avviso Potter".Io e Piton ci salutiamo. Il primo anno ha lezione con lui durante le terza ora. Questo vuol dire che ci salva dalla Umbridge. Fantastico! Non sarà una passeggiata con quelli di primo, ma almeno non sentiamo quello che ha da blaterare quel rospo rosa. A prima ora ho avuto Rune Antiche, lezione che solitamente passa molto veloce, ma questa volta sembrava non volesse girare quella maledetta lancetta. A seconda ho avuto Aritmantia e finalmente adesso mi sto dirigendo nella classe di Piton dopo aver avvisato Harry con un areoplanino di carta e la Umbridge prima delle lezioni. "Draco! Dove vai? L'aula di Difesa Contro le Arti Oscure è di là!"
"Ciao, Pansy. Ho da fare con Piton, non posso stare a lezione."
"Mh.. Sarà... spero che non salti per stare con Potter. Posso aiutarti io se vuoi avere del tempo con lui. Ci tenevo a dirtelo. Ad ogni modo, Prendo appunti e te li passo. Non sarà nulla di importante, ma lo farò comunque, con quella lì non si sa mai!" Siamo l'uno difronte all'altra. E' così cara... strano. Forse è davvero innamorata di me, infatti decido di chiederglielo. Sì, credo proprio che lo farò. Significherebbe metterla in imbarazzo, ma dopo tutto lei è Parkinson, figuriamoci se Pansy Parkinson si imbarazza."Grazie, Pansy. Ma perché? Perché vuoi aiutarmi con Potter? Perché fai la carina?"

"Draco, io non posso averti come ragazzo, bhè..." avevo ragione! Si è imbarazzata! E' paonazza in viso. "Sai.. vorrei averti vicino essendoti amica. E' sempre meglio che perderti del tutto.""Io credevo che fossi solo ossessionata... non immaginavo che insomma... hai capito" Ecco, adesso sono io quello in imbarazzo."Sì. Ti voglio bene, Draco. Qualsiasi problema tu abbia, raccontamelo e ti aiuterò. Qualsiasi. Vado, si fa tardi. Buona fortuna con Piton e Potter!" Se ne va via correndo. Molto strano. Non mi fido del tutto di lei, però adesso basta chiacchiere. "Harry!". E' lontano ma lo vedo benissimo. Quei capelli sbarazzini accompagnati da due occhiali rotondi. Sta correndo come un matto. "Calmati! Non sei in ritardo.""Pe-per-perché Piton vuole vederci?". Ha il fiatone. Non riesce addirittura a parlare. Si inarca con la schiena, piega leggermente le gambe e appoggia le mani sulle ginocchia. Tiene stretta la bacchetta. "Tre cose devo dirti. La prima è che ti devi calmare e prendere fiato. La seconda è perché hai il fiatone? Da dove vieni? E l'ultima invece è che non so cosa voglia da noi. Vuole solo vederci."
"Devo rispondere per forza alle due domande?". Ha lo sguardo da tenero come se volesse dirmi 'Oh, ti prego, quelle domande erano retoriche, no? Non farmi rispondere. Ti prego'. Mi fa tanta tenerezza. Ma seriamente. Da dove viene tutto così affannato e sudato?"Oh, certo che sì. Sai, Pansy praticamente mi ama, quindi se le andassi a raccontare qualcosa che mi fa stare male , qualcosa che mi hai fatto tu, muori. Te lo assicuro. Pansy arrabbiata non te la auguro Potter!"
"Volevo dartelo dopo, ma visto che ti stai arrabbiando... Tieni. E' un invito ad una festa Grifondoro, per conoscere meglio Ron ed Hermione. Me lo hai detto stamattina. Sono salito su in camera mia e mi ero dimenticato di dover venire. Ho corso il più veloce possibile.". Si è rimesso dritto. "Draco" mi ha messo una mano sulla spalla e si sta scoprendo il collo con l'altra "Io sono tuo, ti ricordi? Me lo hai detto ieri." Sta sorridendo. "Entriamo, è meglio. Ah, prima che bussi, ci ha visti stamattina nel chiostro" gli dico in tono calmo e divertito.

"Cosa?"...

Giuro che non ti abbandonerò piùWhere stories live. Discover now