CAPITOLO TRE

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DRACO:
È finalmente finita la lezione di Rune Antiche. Pansy mi torturava. Esco dalla classe e di soppiatto vado da Piton a farmi dare la pozione.
"Signore, salve. Volevo chiederle se può prestarmi la boccetta di Amortentia. Devo fare solo un giochino ad una Grifondoro guastafeste. Gliela restituirò presto, dopo la punizione.". Piton ha lo sguardo sul foglio e non l'aveva alzato nemmeno per vedere chi sia entrato, o per fare un saluto con un cenno, anche insignificante. Nulla. È come se non ci fosse nessuno. Silenzio da cimitero. Per fortuna questo silenzio è meno ansioso di quello creato prima con Potter. Dopo un manciata di minuti alza il braccio indicando una serie di boccette di pozioni. Tutti i colori. Ce ne sono di ogni tipo. Poi dice "Se sai riconoscere Amortentia, allora puoi prenderla, altrimenti un'ora extra di punizione Malfoy". Che severità!!! Si rende conto di essere stato crudo anche con me?
Penso.
" D'accordo signore. La saprò riconoscere.". Cosa? Io non so nemmeno da dove cominciare a guardare. So abbastanza riguardo ad Amortentia, però non avendola mai preparata non ho idea di che colore sia. Posso usare la bacchetta e lanciare Revelio. Oppure Accio Amortentia. Sempre in silenzio però.
"Revelio" dico sussurrando con la bacchetta puntata. Alle boccette appare il nome. Mi volto verso Piton e noto che non si è accorto di nulla. Credo. Prendo quello che mi serve. Lo ringrazio e me ne vado. Uscito dalla porta corro nei bagni maschili e la stappo. Forza Draco, qualsiasi odore sentirai ti andrà bene. Così annuso la pozione. Profuma di gelsomino, un aroma che sembra arancia, credo e olio per scope. Gioca a quidditch. Bene. Alte probabilità che non sono solo gli occhi di Potter a eccitarmi.

Sono finite tutte le lezioni quindi mi dirigo verso l'aula dove ho preso la pozione: da Piton. Chissà se quei marmocchi hanno sporcato molto. Sento lo stesso profumo che ho annusato in bagno. Alzo lo sguardo, che avevo fisso sui mattoni, e chi vedo? Ma ovviamente Sfregiato. Chi sennò? Le probabilità adesso sono certezze. Io provo attrazione per Potter, Harry Potter. La mia nemesi. Cambio direzione e decido di non presentarmi alla punizione. Non so quello che accadrà dopo, però non ho voglia di rivedermelo davanti. A collaborare con lui. Assolutamente no. Ritorno in camera mia. Ho davvero molti compiti però non mi va di farli. Mi butto violentemente sul letto e provo a ricordare da quando mi piacciono gli occhi di Potter. Credo che fosse l'anno scorso. Quando fu eletto per la Gara Tre Maghi. Lui è 'obbediente' agli ordini di Silente, non avrebbe incaricato nessuno ad inserire il suo nome nel calice solo per farsi notare. Il coraggio che ha avuto per affrontare il drago è stato entusiasmante. Non so ancora come sia sopravvissuto. Giusto è ancora vivo dopo due visite da "voi sapete chi" quando aveva un anno... un drago è praticamente nulla. Sono stato furioso quando ho visto che la persona da salvare era la Chang nella seconda prova... Però ero ancora una volta entusiasta del suo coraggio. Salvò la sorellina della bionda sexy. E la terza prova... A quella non voglio pensarci. Guardo fuori dalla finestra. È quasi buio. Devo sbrigarmi a salire per l'aula di pozioni. Devo spiegare tutto a Piton. Qualsiasi cosa pur di non far notare a Potter che mi piace. Meno lo vedo, meglio è per me.

Dopo pochi minuti ero dal mio capo casa.
"Signore... Volevo scu..."
"Aha! Malfoy! Amortentia? A cosa ti è servita? Me l'hai riportata?"
Ce l'avevo tra le mani fimo a qualche minuto prima... Dove l' avrò mai lasciata?? Accidenti. E adesso cosa gli dico? Contro la le tasche Draco, non puoi averla davvero perduta! Uh! Trovata... in tasca!
"Eccola, Signore. Bhè, la pozione è la causa per cui non sono venuto nella sua aula per scontare la sua punizione e..."
"So perfettamente a cosa ti è servita. Ma non è la pozione la causa. È Potter, vero?"
Mi gira la testa, ho un bisogno urgente di sedermi. Adesso!
"Cosa, Signore? No, assolutamente no"
"Speravo che Silente avesse torto." batte un pugno sul tavolo." annusala, Draco" mi spaventa il suo tono imperioso e a dir poco schifato. La annuso. "Descrivi odore per odore. Uno alla volta.". Lo sapeva? Silente da quanto sapeva che mi piace Potter? Da quanto? Ha informato Piton e lo ha messo ad indagare sui miei comportamenti? Do' comunque la descrizione che Piton vuole.
"Non so come sia potuto accadere, Signore. Non mi sono presentato per questo."
"Lo so, Draco. Devi dirlo a tuo padre. È una cosa importante e non puoi mancargli di rispetto così. Non è tragico, solo inconsueto, ma deve saperlo. Da te. L'unico problema è che si tratta anche di Potter." Annuisco e mi fa cenno di andare.
Di nuovo quel profumo. Ho lasciato Amortentia a Piton, perché sento ancora quell'odore? Perché?
" Malfoy! Proprio te cercavo!". Ma vi pare? Provate a indovinare chi è?
"Che vuoi Potter?"
" Dirti che ho pensato io a te. Ho detto a Piton che non ti sei presentato per colpa mia.". Harry James Potter mi ha difeso? Harry James Potter mi ha difeso! Mi ha difeso! Assurdo!
"Non te l'ho chiesto!"
"No, ma nemmeno io ti ho chiesto di difendermi stamattina. Mi sono sdebitato. Mi secca avere pensieri. Sono affari tuoi i motivi di oggi, quindi se vuoi sono tutto orecchie, se non vuoi ciao."
Tu sei un Malfoy, ma cosa più importante, ti sei Draco Malfoy abbi coraggio e dillo! Di colpo! Tutto d'un fiato! Come le medicine! Sta andando via... Sbrigati... Ora o mai più...
"Una confidenza da ragazzo a ragazzo. Senza essere Grifondoro o Serpeverde... Purosangue o mezzosangue..." non si volta. Tiene ancora il suo passo nella versione opposta alla mia. Abbasso lo sguardo per guardare la parte superiore dei miei pantaloni. Niente eccitazione. E meno male...
"Mi sono innamorato di una persona. Temo debba darti delle spiegazioni. Sia per stamattina che per la mia assenza alla punizione. La spiegazione è che mi sono innamorato di..." non si ferma... Ho il cuore che batte troppo forte. La mia gabbia toracica non è abbastanza resistente e grande per contenere la sua esplosione, quella del cuore dico. Stavo sentendo caldissimo fino a dieci secondi fa e adesso mi si gela il sangue nonostante il cuore lo faccia correre per tutto il mio corpo così velocemente. "...TE!". Si ferma... Si è fermato. Oh no! Si volta. Viene di nuovo verso di me. Sono troppo pietrificato per muovere un solo muscolo. Credo di non riuscire a chiudere e aprire nemmeno le palpebre. È un gesto involontario, ma credo che in quel momento solo il cuore era in grado di muoversi. Adesso ho anche mal di pancia. Cattura tutto l'addome. Ma posso davvero stare così? Sgrana gli occhi... È oramai vicinissimo a me. Mi afferra per un polso e mi trascina via correndo. Non ho parola per descrivere tutte le esplosioni che mi avvolgono il petto. Ci nascondiamo in un cunicolo. Siamo faccia a faccia. Siamo stretti stretti l'uno all'altro. Il mio petto contro al suo, il mio membro contro al suo. Non voglio ricadere in un'altra eccitazione. Anche i nostri volti sono così vicini... potrei baciarlo da un momento all'altro.
"Ssst, Malfoy! C'è la Umbridge. Non vorrai beccarti una punizione esemplare, vero? Parleremo di quello che mi hai detto domani prima delle lezioni. Al posto di far colazione, discutiamo." Annuisco mentre mi perdo nei suoi occhi. Anche lui guarda i miei e Salazar quanto lo vorrei baciare. Quanto! Una specie di rospo troppo cresciuto vestito di rosa ci passa accanto. Il suono dei suoi tacchi si fa sempre più lontano fino a perdersi.
Usciamo da quello spazio così piccolo e intimo.
"Potter io..."
"Ssst, Malfoy... Non hai nulla da aggiungere. Tutto quello che devi dirmi, lo saprò domani."
È così maledettamente calmo. Come fa? Ah, giusto. Lui non è innamorato di me. Non posso pensare ancora che è mancato così poco dalla possibilità di baciarlo. Non era nemmeno arrossito. Nulla. Io forse ero rosso fuoco. Il mio cuore si era calmato. Non mi batteva più così forte.
"A domani, Potter". Stato d'ansia? Pari a zero. Paura di quello che deve dirmi? Pari a qualche zero... preceduti da un nove. "Sembri una femminuccia Malfoy. Come ti chiameresti se fossi nata femmina, Draco?". Non faccio altro che rimproverare me stesso per il mio atteggiamento. Scendo giù, nei sotterranei. Entro nella sala comune Serpeverde e da lì al dormitorio maschile. Infine nella mia camera e 'puff' sul letto. Ho bisogno di dormire. Però non ci riesco. Però per i primi dieci minuti.

Giuro che non ti abbandonerò piùWhere stories live. Discover now