CONTINUING THE FIFTH

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... Poi me li abbassa e comincia membro duro.                                                                                                          "Harry, non...". Avvicina la sua bocca e da' piccoli baci delicati. Piego le gambe, facendo attenzione a non fargli male. "Harry, non voglio. Basta così, davvero. Gentile da parte tua voler ricambiare ma non voglio spingermi oltre. Costruiamo qualcosa prima. Facciamo in modo tale che non ci sia solo sesso. Harry..." nel frattempo mi siedo e mi rassetto. Abbasso lo sguardo... quello che sto pensando è qualcosa di molto serio. "Harry, io voglio che noi due stiamo insieme perché ci amiamo, ma non solo con il corpo... anche con la testa. Nel senso che io voglio amarti perché sei uno stupido Potter con la testa montata solo perché è sopravvissuto a Tu sai chi. E io voglio che mi ami per lo stupido Malfoy vanitoso, troppo perfettino, che non sa mettersi una cravatta e che non sa mai che pesci pigliare quando ci sei di mezzo tu. Mi sento un emerito idiota." Ecco che ritorna la femminuccia. Purtroppo oramai queste cose le ho dette, non le posso ritirare indietro.

"Io... io non credevo nulla di tutto ciò. Malf... Oh, Draco, vieni qui!" mi sta abbracciando!! Mi sta abbracciando veramente. "Lo dirai a tuo padre?"

"Che sono Gay? In effetti non credo di esserlo del tutto sai? Sei il primo su cui ho messo gli occhi addosso. Appena sarò sicuro, sì.". Mi volto e comincio a sistemarmi la camicia. La chiudo nei pantaloni e dopo averla abbottonata e cerco la cravatta. "Ah, Potter, quelli sul collo non dicono agli altri 'PROPRIETÀ DI MALFOY', dicono solo che sei di qualcuno. Se ti vedo vicino alla Chang... a me non sopravvivi." Gli dico con aria di superiorità. So perfettamente che non vedeva l'ora di farsi me. Adesso invece non vede l'ora di farsi Harry. Bhè ha capito male, anzi, malissimo.

"Guarda che lo stesso vale per te. Ti sei visto il collo? Non ti ho fatto succhiotti ma almeno un segno te l'ho lasciato.". Mi guardo allo specchio. Mi ha lasciato un segno di denti. E il dolore? Quando l'ho sentito? Quando me l'ha fatto poi? Non chiedo, è meglio.

"Mh... sarà, ma quello pericoloso sei tu... non mi fido ancora di te." lo guardo con occhio sinistro e ironico, ma di sarcasmo non c'è assolutamente nulla.

"Veramente quella che si è scopato la ragazza che mi piaceva solo per dispetto sei tu, Draco. In realtà non ho mai preferito dire nulla, perché si è subito consolata con te dopo Cedric. Nonostante io le ronzassi ancora intorno, lei non "riusciva a dimenticarlo" e piagnucolava ogni volta che lo nominavo o che incappavamo in quel discorso.". Quello che più temevo, la risposta che più non volevo sentire. Ma tutto sommato mi è andata bene, credevo dovessimo già litigare. "Lascia qua! Fai una cosa: domani la cravatta allacciala lenta, poi scendi, ci vediamo nel chiostro e te la allaccio. Va bene? Negato... sei proprio negato. Prima come facevi?". Mi vuole aggiustare lui la cravatta al mattino. Devo scendere prima degli altri. Assolutamente. Non voglio più imparare, ci pensa lui. Sarà una cosa nostra. Mia e sua... No, suona meglio nostra.

"Sì. Meglio se ci sbrighiamo. E' buio e la Umbridge chiede chi è assente"

"Devo dirti una cosa importante...". Iniziamo con le cose importanti? L'inizio di una storia è formata da smancerie. Femminuccia o no, non le voglio sentire. Si pensa quella roba che i babbani chiamano TENEREZZE E COCCOLE... Il vomito mi viene se penso ai babbani. Ma se una sanguemarcio ha fatto questa creatura così eccitante qualcosa di buono forse ce l'hanno!

"Dimmi, spero non mi chiederai altro da aggiungere alla mattina..."

"No... io sono insegnate di Difesa Contro le Arti Oscure nell'ES"
"Uno: mi stai prendendo in giro? E la Umbridge dove la metti? A cavallo di una scopa e la fai sparire??? Due: Cosa diamine è l'ES"

"Allora... ES sta per Esercito di Silente. Io insegno quello che quel rospo non insegna. Perché tutto fa, tranne che insegnare. Non è lecito, nessuno qui si sa difendere. Voglio che ne sia partecipe. Faremo coincidere i tuoi orari con i nostri. E poiché sei geloso della Chang, verrai con me. Insegnerò anche a te qualcosa. Così ti saprai difendere.". Solo questa mi mancava... Potter come insegnate. Ad ogni modo accetterei comunque... c'è quella Scopamaghi. Per non parlare poi che mi ha chiesto indirettamente che vuole passare più tempo con me. Ha detto anche che vuole farsi vedere maturo e mi ha dimostrato che si fida. Io invece gli ho detto il contrario.

"Cosa c'è? Credi che io non sappia difendermi? Oppure vuoi farmi vedere che trattieni le tentazioni della Scopamaghi? E poi io non sono geloso". Perché sono un idiota patentato? Perché?

"Non so se sai difederti o meno, la mia era solo una proposta, sei libero di non venire. E poi con quella Scopamaghi non ci andrei mai a letto. Ci sei andato tu e prima di te Cedric, chissà poi chi ci è andato! Ah, per terminare e andar via separati... amerò anche la tua antipatia Malfoy. Non la sai mettere da parte, tanto vale amarla come amo il resto, ti pare?" Dopo ciò se ne va e mi lascia solo. Se penso che mi è venuto in mano circa un'ora fa, non saprei proprio cosa dire... meglio andare e non ridurmi come a oggi. Non mi posso privare del sonno. Di soppiatto esco dagli spogliatoi Grifondoro e filo via come una scopa in preda ad una gara. Mi ritrovo nei sotterranei dopo dieci minuti. Parola d'ordine al quadro, entro, vado vicino al fuoco, però mi allontano subito. Ho caldo. Salgo in camera mia e cerco di studiare un po', prima di diventare un Weasley. Rosso, povero e lentiginoso e imbecille. Ad Harry non farebbe piacere sapere che penso queste cose.

"Draco, oggi il turno non tocca a te o hai fatto cambio con Pansy?" Salazar!!! Ecco che mi sono dimenticato un'altra cosa... non ne posso più! Basta, tutta colpa del tilt provocato da Harry. 

"No, no. Sto per scendere. Finisco Rune Antiche e vado. Avvisa Pansy. Potrei andare da Harry... No, meglio di no. La Chang mi da' i nervi. Se lo vedrò, farò finta di nulla. Ma è meglio che per stasera non lo incontri.

Mi manca poco, ma posso finire al ritorno o domani mattina. Scendo e incontro Pansy. Ma sta singhiozzando!

"Pansy, cos'hai?" cerco di interessarmi. Mi ha notato sicuramente. Lei mi nota ovunque. E' stata matura stamattina. Voglio farle capire che se si comporta così sempre, io posso anche parlarle.

"Draco! Uffa, non volevo che fossi tu a vedermi così... ma qui a nessuno importa di me e quindi mi hanno tutti ignorata. Tranne te ovviamente."

"Non ho molto tempo. Vuoi parlare?" Cerco di essere gentile con lei, credo che se ci mettessi un po' di buona volontà, potrei riuscirci benissimo.

"Vedi, Tu mi piaci da tanto ormai, e questo credo tu lo abbia capito. Però oggi ti ho visto baciare un'altra persona." e mima Potter con la bocca "quindi oltre a non esserti mai piaciuta, non ho nemmeno speranze."

"Pancy, avresti speranze solo se non ci fosse, solo se sparisse. Non mi era mai successo prima. Non è carino da dire, però puoi fare una scelta; essere amici o spifferarlo a tutti e meriteresti il mio odio più sincero". Ho così paura che lei risponda la seconda opzione che sto sudando freddo. E' successa un'altra cosa brutta, più o meno.

"Draco, ma che scelte mi fai fare. E' ovvio che scelgo di esserti amica. Ti aiuterò anche con questa persona, se dovessi avere bisogno." mi fa una carezza sulla guancia. Guardo l'orologio penso che si è fatto tardi. La saluto e salgo per i corridoi. Spero di non vederlo. Sarei costretto a punirlo e non mi va di fargli male.

'Tac, toc, tac, toc, tac, toc'

"Chi è? Sei in punizione!!!" Spunta fuori colei che Harry chiama rospo. (e voglio farlo pure io... nomignolo azzeccato)

"Mi fa piacere che svogli il tuo lavoro con discrezione, Signor Malfoy, ma per tua sfortuna sono la professoressa Umbridge. Continua il tuo giro caro!". Ma è sposata? Non ha fedi? Ma chi se la prenderebbe quella pazza? Chi? Bha...

Giuro che non ti abbandonerò piùWhere stories live. Discover now