CAPITOLO DIECI

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Finiti gli strazianti allenamenti. Vorrei dire che sono positivi poiché mi distraggono, ma visto che si tengono nel campo da Quidditch del castello e non in un campo qualsiasi, quando poso gli occhi sull'uscita degli spogliatoi mi ricordo di Harry.
Dopo una doccia nel camerino, mi metto a camminare a passo svelto per non incorrere nelle chiacchiere di alcuni compagni di casata. Non ho voglia di stare con nessuno.
"Giuro che se prova a ignorarami..." indovina indovinello, chi è? Granger Sanguemarcio. Dietro un angolo. "...quel Malfoy... se non l'ho ammazzato per Fierobecco, lo ammazzo adesso per Harry"... La vocina sottuttio, quella chioma castano-bionda, il tono fastidiosamente stizzito... non può  essere nessun'altra se non lei. Se prima ne ero certo adesso sarei pronto a scommettere qualcosa di importante a livello capitale...
"Malfoy! Fermati subito!!" Cosa potrei fare in una scappatoia? Niente, con lei non esistono. Mi fermo. "Granger, non è come credi tu..." da quando la chiamo Granger? "Io lo so che lo ami davvero, Harry ci ha detto tutto!"... che lingua lunga... "Ma se te ne vai, se lo abbandoni, Tu-Sai-Chi lo sconfiggerà prima del dovuto... si lascerà uccidere!"
"Sono solo fandonie, Granger! Non ci credo minimamente. Tu e quel lenticchia di Weasley vi siete proprio organizzati... pff. Addio Mezzosangue". Ok, d'accordo... tutti pensano che a volte me le cerco le situazioni e forse hanno ragione, però mi è venuto istintivo risponderle così.
"Va bene, non insisto più. Addio Malfoy" dopo queste fatidico parole scoppia in un pianto intenso che via via andava a sentirsi sempre meno. Mi sono sentito gonfiare il cuore.
Sento degli eco in lontananza che gridano il mio nome... aspettate... che succede? Ho la vista appannata...

"Ben sveglio Signorino Malfoy. Suo padre è qui. Ha saputo che si è sentito male." La voce di quella infermiera mi da i nervi.
"Sì, sì, Madama Chips... sa da quanto sto dormendo?" Mi guardo intorno alla ricerca di Harry, ma non c'è. Forse a causa di mio padre.
" Da molto tempo. Settantadue ore per la precisione"
"Chi è venuto a trovarmi?".
"La signorina Granger, la Parkinson, Zabini... ah, e il signor Potter. " dice allontanandosi da me andando verso la porta. Sicuramente per far entrare mio padre...     
"La Granger?  E cosa faceva?" Le dico prima che apra la porta. Si ferma, e prima di aprire mi risponde "Era preoccupata per lei e per Potter. Le faceva i cambi dei bagnoli alla fronte, polsi e caviglie. Ha avuto la febbre. È stato davvero male. Ha fatto anche i turni con la Parkinson. Per non dormire studiavano." Poi apre la porta. Mi irrita la sua voce gentile.
Non credevo che quella Sanguemarcio...ci tenesse davvero. Allora non frignava come Pansy quella volta che la vidi prima di svenire... sono sbalordito. Sento la voce della mia dolce madre avvicinarsi. Solo la sua per fortuna. Sicuramente c'è anche mio padre, ma lui non parla con le infermiere. "Tesoro, Draco! Come stai?" Appena arriva mi abbraccia. Mi rendo conto di essere debole quando il suo delicato abbraccio mi dà la sensazione di diverse fratture composte alle ossa. "Madre, mi stringi troppo forte... mi fai male" dico con voce soffocata. "Chi è la tua ragazza?" mio padre è sempre molto delicato direi...
"Io non ho una ragazza..." mia madre sussurra un 'Lucius!' con la speranza che io non la sentissi, infatti faccio finta di non sentirla. "Non ho una ragazza... avevo un ragazzo"
"Vuoi dirci chi è? " ancora mio padre.
"Niente? Il vostro unico figlio vi sta dicendo che non vuole continuare la dinastia Malfoy e voi non vi arrabbiate? Padre? Neanche voi?" Non sono scioccato dalla loro reazione, solo che mi aspettavo più movimento parte di Lucius, mio padre. Non c'è nulla di buono in programmazione quando fa così. Per questo non gli dirò che è Harry. Preferirei che mi disconoscesse piuttosto che dirgli di lui. "Lucius, va fuori, voglio restare sola con mio figlio. Voi due sarete pur dello stesso sesso, ma io sono sua madre e capisco mio figlio. Va fuori. Se lo riterrò  opportuno, te ne parlerò "dopo la serenata a mio padre si volta verso di me e mi fa un occhiata dolce come per dire 'sai perfettamente che non mi farà aprire bocca', ma comunque non riesco a fidarmi. Harry per me è tutto. Adesso che ci penso... dal fatto che non volessi accettarlo, dal fatto che sembravo una femminuccia parlare così ci ho messo poco a smettere di pensarlo. Lucius esce insospettito. Mia madre si alza e sussurra "per evitare che origli" alza la bacchetta e lancia un incantesimo. "Draco, figlio mio..."...stavo per parlare quando mi zittisce "shh... ho sempre saputo che non è mai stata una ragazza e ho sempre saputo chi è il ragazzo. Tesoro, per quanto questo simbolo" e si scopre il braccio sinistro "dei mangiamorte voglia dire che sono fedele a Tu-Sai-Chi... io amo te e non lui. Questo è solo un segno che mi costringe a essergli fedele, con te, figlio mio, c'è l'amore che io ho per te. Ed è molto di più di un semplice marchio. Stai con Harry, amatevi, però per non destare sospetto dovrai stare con una ragazza scendendo a compromessi. Perché non chiedi a Parkinson? "
"Io... io non immaginavo tu sapessi tutte queste cose..." La guardo esterrefatto. Credo che la mia espressione da ebete si noti molto. Ho gli occhi sgranati e spero non più la bocca aperta. anche questo"
"Oh... comunque non chiedo a lei perché si illuderebbe di farmi cambiare idea su di lei. Io le piaccio. In più odia Harry, ci venderebbe subito. Lei lo sa, ma non parla perché io non sono il suo ragazzo,ma se adottassi questa tecnica non sarebbe opportuna Pansy. Posso provare con la rossa purosangue. La figlia di Weasley, ma sono comunque sempre molto vicini ad Harry. " Di colpo mi balena la Chang in mente, ma non credo sia un'ottima idea perché è 'cotta' di Harry e non vede l'ora di scoparselo per bene. "Non vorrei sembrare inopportuna, tesoro, ma mi è capitato di parlare con Lucius delle tua vittorie con le ragazze..." mia madre arrossisce fino ad intonare con lo stemma Grifondoro " insomma... perché non chiedi a Cho Chang. Sarebbe solo una ragazza di passaggio. Non importa adesso la purezza del sangue". Mia madre è una legilimens... Davvero... "magari parlane con Harry.  Dirò a tuo padre che ti... vergognavi di dirgli che hai preso 5 punti in meno per la distrazione a lezione di Volo e la punizione di dover pulire l'aula di Piton, ma non ti sei presentato. Ah e il ragazzo ti piace piace basta... non è gay come vorresti che fosse. Metti in mezzo Zabini,  perché tuo padre te lo chiederà. Avvisa il tuo amico. Ciao tesoro. Ci vediamo per le vacanze". E così se  ne va anche lei. Finalmente solo. Mi sento molto stanco. Chissà perché la Granger si preoccupava così tanto. Fa freddissimo. Penso stia salendo la febbre, ancora. Mi copro e cerco di riposare. Madama Chips mi saluta e va via dicendomi che avrebbe fatto il turno la Granger. Decido di restare sveglio e fare finta di dormire  (sperando di non addormentarmi sul serio) per sapere cosa fa... sono passate due ore ed ecco che si sentono dei passi. "Hey, Malfoy!  Accidenti come stai male! Scusa se ho fatto tardi stanotte ma ho fatto un giro in più  e ho litigato con Ron, di nuovo. Ma questo non ti interessa. Aguamenti! Ecco, così avrò acqua per tutta la notte." Mi sento toccare la fronte da una mano delicata e gelida e bagnata . Sicuramente aveva controllato la temperatura dell'acqua. "Accidenti come scotti. Queste via." Mi sento scoperto. Non ho più le lenzuola che mi coprono. "Dobbiamo sbottonare la camicia e farti sentire un po' di freddo. Sembro un'idiota... parlo con te che non mi parli, che mi odi e dormi pure profondamente e figuriamoci se mi senti. È solo che mi sento sola. Ron è il solito... non mi sta mai a sentire... poi mi piace e non mi sembra il caso di confidare questo a lui, al diretto interessato. Per non parlare di Harry... non posso addossargli anche i miei problemi. Almeno parlo con te e tu dormi... te l'ha mai detto nessuno che quando dormi sei davvero bello? Anche da malato fai colpo..." nel frattempo mi sentivo bagnare la fronte, il collo, i polsi, il petto e le caviglie  da un panno zuppo di acqua gelida. Non credevo potesse stare così male da parlare da sola con uno che dorme. Figuriamoci i segreti che mi sono perso nelle notti in cui dormivo sul serio... " Se fossi sempre così silenzioso e poco insopportabile, potrei anche esserti amica. Lo so che siamo qui a causa di Harry. So che stai male per lui, so che ti faccio da babysitter  perché sei malato a causa sua e tua. Potresti piangere sulla mia di spalla. Cadere nelle mie di braccia. Io l'ho fatto con Harry, però non sapevo che stava male. E quando l'ho scoperto mi sono tirata indietro. Con me non parla più come prima perché sa che Ron mi stressa. Pansy è una vipera. Non vede l'ora che crolli per farti capire che è lei quella giusta per te. Meno male che non mi senti... Mi faccio pena da sola, figuriamoci per un purosangue che detesta i babbani. Gli straccetti sono diventati bollenti!" Ancora quella sensazione. Dal bollente al freddo. Cazzo coprimi! Sto gelando!!! Comunque Granger stai parecchio male da desiderare che io ti cada fra le braccia. Però mi sta aiutando, nonostante io la tratti male. Questa situazione mi sta cambiando troppo in pochissimo tempo. È passato solo un mese ma già ho pensieri diversi. Arrivo a proteggere Harry, a chiamarlo perfino per nome... arrivo a odiare la mia vita,la mia natura, cosa che non ho mai fatto e che non avrei mai pensato di fare. Per quanto detesti dare ragione a lei, che purtroppo ne ha. Ho bisogno di aiuto. "Basta, ti prego smettila. Ti chiedo scusa per tutto ma smetti di parlare. E di farmi sentire freddo... dammi una coperta!!" fa un balzo incredibile... se potessi descrivere la sua espressione credo che sarebbe davvero epica. "Tu mi stavi ascoltando?" dice spaventata e imbarazzata. I suoi occhi sono più grandi che mai. Li sgrana al punto tale da farli quasi saltare fuori. E rimane a bocca aperta. Ancora incredula e imbarazzata strizza gli occhi per poi strofinarseli e riaprirli per vedere se fosse una sua impressione.
 "Dalla prima fino all'ultima parola del tuo bellissimo e irritante monologo" si piomba sulla sedia sedendosi. Si mise le mani in viso. Temo possa scoppiare da un momento all'altro. "Che fai? Prima mi dici che posso piangere io sulle tue spalle e poi a piangere ti ci metti tu? Se i babbani sono strani come te è un bene che io li detesti." Sto gelando... Mentre parlavo si sentiva che avevo freddo ma non volevo piangesse. Avevo già troppi problemi... una ragazzina che piangeva mi avrebbe ricordato Pansy e non mi andava poi così tanto.
"Hai ragione. Scusami." Si alza dalla sedia e mette le sue labbra sulla mia fronte. "Si è abbassata la febbre. I bagnoli hanno fatto effetto. "Grazie" sussurro. "Prego" sussurra. "Oh, mi hai sentito...sarei stato apposto con me stesso sapendo di avertelo detto e avrei dato la colpa a te se non mi avessi sentito...".
 "Bhe, però ti ho sentito e ti ho risposto. Adesso riposati un po', sei malato e stanco. Ah, non so se Pansy si fa monologhi interiori ad alta voce mentre ti fa assistenza. Domani tocca a lei."
"Mi piacerebbe informarti su quanto la farò piangere domani." le dico ghignando.
"Sei perfido... ma su Pansy... oh ti prego voglio ogni dettaglio"
"Sparisci, Granger. Torna al tuo dormitorio."
"Mi devo abituare?" Penso si riferisca ai modi bruschi che ho di fare... "Sì, Granger. Sono il cagnolino di Potter, non il tuo."
"Allora vado" dice "dormo e poi ci vediamo domani mattina. Passo a vedere come stai. Buonanotte Antipatico" parla quella simpatica... pf! Non credo che io e lei andremo mai d'accordo. Ma devo sopravvivere a questa situazione. Io mi salvo, lei... se ce la farà buon per sé, altrimenti non so che decisione prendere. Dipende da come riuscirò a uscirne. 'Il cagnolino di Potter'? L'ho detto davvero? Oh per Salazar!!! Diamo la colpa ai deliri della febbre, è più facile.

Giuro che non ti abbandonerò piùWhere stories live. Discover now