CAPITOLO CINQUE

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DRACO:

È tardi... Bhè in realtà per me è presto. Sono le quattro del mattino e mancano ancora alcune ore all'incontro con Potter. Spero di non sembrare una femminuccia disperata in cerca di boyfriend o di toyboy, me ne vergognerei da matti. C'è di mezzo l'orgoglio Malfoy. Non so proprio quale profumo indossare. Forse è meglio quello di sempre, potrebbe riconoscerlo. Ora che non mi ritrovo più appiccicato a lui, evitando le sue labbra, evitando di eccitarmi, evitando tante cose, quelle che avrei voluto fargli se solo si fosse azzardato a muovere il bacino... Piego la testa in basso... Si sta gonfiando l'asciugamano che ho intorno alla vita... Basta con questi pensieri adesso. Solito profumo, solita divisa. Ieri sembrava che volesse aggiungere altro, però forse è stata una mia impressione resa vera dalla speranza. Faccio tutto con molta calma fino a quando nella mente non mi balena "DRACO! NON HAI FATTO I COMPITI PER OGGI!!!". A questo punto devo darmi da fare. Però mi impiglio in un dettaglio provocante: Slip, boxer aderenti o classici...? Non è possibile che io abbia pensato che io e Potter potessimo... Farlo. È presto, Draco, tu lo ami e vuoi qualcosa di serio... non una storiella da ricordare e da far divertire gli altri raccontandola. Anche se sei un Malfoy e un Serpeverde, rischi di scordare te stesso facendo l'idiota...
Boxer aderenti. Voglio che veda che mi eccita, che non lo prendo in giro. Velocemente infilo i pantaloni, le calze, le scarpe. Poi metto la camicia, la chiudo tra i pantaloni. Metto in fretta e furia la cravatta... non ho voglia di litigarci, deve essere una bella giornata. Mi siedo alla scrivania e ai capelli penso più tardi. Mi metto a studiare. Almeno le prime lezioni. Sarò sconvolto, qualsiasi cosa accada. Lui mi sconvolge. ...sembro di nuovo una femminuccia...
Alzo lo sguardo dal foglio e guardo l'orologio... è ora che io cominci a sbrigarmi. Devo sistemare i capelli e litigare con la cravatta... Anzi, me la sistemo con un incantesimo. Così non dovrò sudare. Comincio a pensare al peggio mentre mi cospargo la gelatina sui capelli. E se volesse chiedere spiegazioni sul fatto che mi sono portato a letto la sua amichetta, la Chang? Cosa dovrei dirgli? Ero geloso che tu avessi occhi per lei, che tu avessi riguardo per una 'puttanella' che ieri ha pianto per Cedric Diggory, che oggi si scopa Malfoy e che domani vorrebbe farsi anche Potter? Non sarebbe male come risposta... Un po' da ragazzina isterica con l'orgoglio sotto i piedi ma credo fermamente che questa sia la verità... Dubito però, che se mi porgesse questa domanda, gli risponderei così... E se invece mi dicesse che non è disposto a ricambiare come dovrei reagire? Che figura da emerito idiota... Un Serpeverde abbassato alle conseguenze di un Grifondoro. Non si è mai visto! Mai!
"Toc*Toc*Toc*" i miei pensieri assurdo vengono interrotti da qualcuno... E per fortuna! Non avrei saputo contenermi al peggio!
"Draco, c'è la Parkinson che vuole dirti una cosa importante". È Blaise che mi preannuncia una rompiscatole smorfiosa. Si è appena svegliato ed è già pronto.
I capelli sono in ordine, la cravatta più o meno... non ho tempo di  prendere il libro e cercare un incantesimo... "Scendo" gli dico freddo.
Giù in sala comune Serpeverde vi è un raro esemplare di creatura smorfiosa, volgarmente eccitante e che a me procura solo la nausea e un enorme fastidio. Mi curo a rispondere solo per farla secca e andare via. "Che vuoi Pansy?"
"Ti ho portato i compiti che dovevo fare in cambio per copiare pozioni"
Salazar! Me ne ero dimenticato! Completamente uscito dal cervello! Quel poco di buono rimasto... Quelle altre parti sono fuse... Troppe cose in beve tempo. Stasera il giro tocca a me... pensavo potesse essere bello diventare prefetto... Ma di bello e soddisfacente c'è solo l'afflizione di punizioni a chi scovo in giro. Tra questi però Potter non c'è mai! Dannato Potter! Non credevo di essere così fuso... Andato proprio.  "Sì, d'accordo. Ecco copia... ridammeli  dopo la colazione." faccio per andarmene e mi ferma... Cosa vorrà ora?
"Ah, Draco. Volevo scusarmi per la mia insistenza. Tengo molto a te e aspetterò tutto il tempo necessario. Mi spiace essere stata invadente e inopportuna spesso per non dire sempre" Cosa? Che sta facendo?
"Pansy, sicura di stare bene? Chi sei veramente?" sto per puntarle la bacchetta addosso e lanciarle un incantesimo rivelante.
"NO! FERMO! SONO IO PANSY PARKINSON! Draco, che ti prende?"
"Sei diversa..."
"Ho solo fatto un sogno che mi ha fatto capire che non devo comportarmi così per farmi notare da te." la voce è così calma e dolce...
"Va bene Pansy, adesso devo andare".
Me la lascio alle spalle e mi dirigo verso il luogo dell'incontro... No, aspettate... Ma me lo ha detto dove ci dovevamo incontrare oppure ho fantasticato e non l'ho sentito??? Non posso crederci... Io che fantastico! Da quando! Mi manda in tilt quel Potter... Assurdo. Senza badare ad altro mi fermo a metà strada, quella per la quale tutte le case devono passare per fare colazione. Incontrerò la Granger e in qualche modo le estorcerò dove può essere il suo amico dagli occhi verdi. Sono appena arrivato e quindi per non farmi avvolgere di nuovo da strani pensieri, prendo un libro e nell'attesa studio quello che non ho ancora studiato.
"Ma è sicuro che sei innamorato di me e non di Hermione Granger? Non bisogna studiare per fare colpo. L'intelligenza viene dopo l'attrazione fisica Malfoy!"
Eccolo... Sta arrivando. Alzo lo sguardo ma noto che è davanti a me con le gambe leggermente divaricate e le braccia incrociate. Mi sta fissando con i suoi occhi. Sembro una bestiolina indifesa davanti a lui. Non ho potere di nulla. "Vedo che ieri non mi sei stato a sentire sul luogo..."
"Veramente non l'hai detto"
"Invece sì... Comunque sia andiamo fuori, in giardino. Lì non ci va nessuno d'inverno"
"Come lo sai?" metto apposto il libro e mi alzo. Ci incamminiamo. Bene adesso posso sbatterti al muro e sentirmi in potere di fare qualcosa. Ma cosa vai a pensare, Draco??? Stai fermo! È per la vostra incolumità.
La situazione sta deteriorando. Io comincio a parlare con me stesso come se 'Draco' fosse un'altra persona. Oh per Salazar!
"Bhè, lo so perché mi nascondo qui dalla Umbridge... Certo indosso il mantello, però, insomma, è un luogo che non visita volentieri e spesso. E poi fa freddo per gli studenti perfettini come te."
"È così che mi consideri? Un perfettino?" lo retrocedo a passo lento. Si ferma... Porco Godric... Una volta tanto devo starmi zitto! ZITTO! Si è voltato e nota la distanza che c'è tra me e lui. Decide di avvicinarsi. Mi sta già di fronte. Mi sembra di stare nel cunicolo di ieri... No...
"A giudicare il modo in cui hai la cravatta no. Io non lo penso sempre, ma il resto della scuola... Bhè sì!"  allunga le mani al mio collo e sistema la cravatta. È stato un bene non decidere di perdere tempo a metterla bene... Ci ha pensato lui.
"Grazie... Per la cravatta dico. E poi a me non importa cosa pensano gli altri."
"Ma quello che penso io, sì? Vero?"
Il mio cuore comincia di nuovo a battere fortissimo. Comincio di nuovo sentirlo battere così forte che potrebbe esplodere da un momento all'altro. Credo abbia notato il mio disagio. Siamo già nel chiostro e non me ne sono reso conto. Fantastico. Si sta avvicinando lentamente. Un passo lui, un passo io.  Solo che lui avanza, io retrocedo. Accidenti a te, Potter!! Accidenti a te che mi fai diventare debole!! Urto qualcosa. È freddo e duro. Giro un po' il capo. È il muro. Lui avanza e io non posso scappare più. Oramai è così avanti... Così vicino... Il suo viso è a rischio contatto col mio. "Vuoi?" chiede.  Poggia le mani al muro, mettendole un po' più sopra al mio capo, tenendo le braccia aperte. Lui non avrà intenzione di... Mette poi una gamba tra le mie toccando una zona delicata. Possibile che non riesco a fare niente? Io sono quello che lo prende in giro. Come mai resto fermo? Non reagisco, non ce la faccio! Mi crea nervosismo e rabbia!  Poggia le sue labbra sulle mie... Chiude gli occhi... io gli sgrano. Spinge con la lingua nella mia bocca e penso faccia di tutto per baciare bene... Mi lascio andare finalmente. Lo prendo per i fianchi e lo stringo a me. Collaboro anche io con la lingua. Le sue mani dal muro passano ad afferrare la mia nuca. Continuiamo a baciarci... È indescrivibile.
"Coff* Coff* Coff*... Ehm Harry, siete davvero molto carini, ma devo dare una punta di amaro al vostro dolce momento. Harry, la Umbridge sta facendo l'appello per le case."
Si stacca. Abbiamo il respiro affannano e io credo di essermi leggermente eccitato... Non molto giusto un po'... E se si potessero vedere i miei pantaloni, si capirebbe all'istante che sto mentendo o che sono terribilmente ironico. I pantaloni mi vanno stretti come la mia gabbia toracica per il mio cuore. Batte ancora molto forte.
"Malfoy, seguiamo Hermione... Arriveremmo presto." mi cinge di nuovo il polso con la sua mano e mi strattona...
Arriviamo giusto in tempo.
"Potter, ma da quando fa l'appello quel rospo?" gli sussurro senza oramai più imbarazzo. Non mi sento più così indifeso.
"Ah, guarda... Sei tu quello che va d'amore e d'accordo con lei... Chiediglielo tu. Non voglio avere un'altra cicatrice. Me ne bastano due." così ci separiamo tenendoci gli occhi addosso. Gli faccio cenno come per dire 'io e te non abbiamo finito. Parliamo e finiamo dopo'.

Giuro che non ti abbandonerò piùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora