Vedo il mio desiderio riflesso nei tuoi occhi. Comincio a baciarti, tralasciando la dolcezza, l'esigenza che ho di sentire la tua lingua contro la mia sta diventando urgente. Ti chiedo l'accesso e tu non me lo neghi. Le mie mani scivolano sul tuo corpo. Mi infilo sotto la tua maglia, trovando subito il tuo seno sull'attenti. Inizio a giocare distrattamente con i tuoi capezzoli, e quando stringo i tuoi bottoncini ti sento gemere sulla mia bocca. Sorrido compiaciuta continuando la mia dolce tortura. Hai abbandonato ogni tuo scrupolo, non mi vuoi più resistere, o forse non ci riesci. Non so come, ma l'istante dopo mi ritrovo io contro la porta. Mi blocchi le mani portandole sulla mia testa, mentre continui a baciarmi con foga scivolando poi sul mio collo. Il calore mi avvolge tutto il corpo, il mio basso ventre è già in fiamme.

Le tue mani esplorano il mio corpo, quando arrivi al mio sedere lo afferri tirandomi su. Io allaccio le gambe dietro alla tua schiena, volendo più contatto tra i nostri corpi. Mi spingi contro la porta per sostenermi meglio, mentre fai scontrare le nostre intimità.

"Oddio, mi stai facendo impazzire... amore, ti voglio dentro di me... ora!", mi sento quasi il dittatore dello stato libero di banane, la mia non è una richiesta è un ordine dettato dalla estrema voglia che ho di te.

"Uhm, vedo che siamo impazienti... mio comandante", mi sussurri provocandomi.

Sento la tua mano scivolare in mezzo alla mie gambe, entri nei miei slip beandoti soddisfatta di quello che mi provochi e senza pensarci mi penetri prima con un dito e subito dopo con il secondo, continui ad entrare ed uscire in me, spingendo con i tuoi fianchi per fare più pressione.

"Mi senti Clarke? Sei così stretta... sei così bagnata, mi stai facendo impazzire...", mormori leccandomi le labbra.

"Sì, oddio, sì... Lexa... ti sento... più veloce amore...", quasi urlo senza fiato.

"Mi fai impazzire... oddio... sono ad un passo anche io tesoro!".

Spingi sempre più velocemente fino a che non raggiungo l'apice singhiozzando il tuo nome. L'istante dopo anche il tuo corpo è scosso da spasmi e a stento riesci a sorreggermi. Ti riprendi quasi subiti e mi fai sdraiare su letto.

"Direi che siamo ancora un po' troppo vestite, che ne dici di fare il secondo e forse il terzo round un po' più comode?", sussurri mettendoti a cavalcioni su di me.

"Direi che non potrei chiedere di meglio!".

Ribalto la posizione e l'istante dopo siamo nuovamente perse nel nostro amore.

Non mi ricordo neanche più quanti round facciamo, quello che so è che ci amiamo per tutta la notte, trascurando bellamente le raccomandazioni di Raven. All'alba crolliamo l'una fra le braccia dell'altra in un sonno riposante. Fortuna che la gara è tra tre giorni se no non ce l'avremmo proprio fatta in queste condizioni.

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Il giorno tanto atteso è arrivato. Fra poche ore scenderemo in pista come ultima coppia. La prerogativa di battere i francesi, ma soprattutto Niylah e Finn mi stimola a dare il massimo. L'agitazione e il nervoso dei primi giorni hanno lasciato spazio alla grinta e alla tenacia di portare a casa quella medaglia.

Adesso siamo negli spogliatoi che ci stiamo cambiando, Raven ci sta dando le ultime dritte, la concentrazione è a mille. Rea ci lascia cinque minuti da sole e io mi perdo nel tuo sguardo.

"Clarke... dopo la competizione ti devo chiedere una cosa...", lasci la frase in sospeso incuriosendomi.

"Che cosa?"

"Nulla di importante, Griffin! Ora abbiamo un'olimpiade da vincere, sei con me?", mi chiedi alzandoti dalla panca e allungandomi la mano.

"Sempre...", rispondo afferrando la tua mano.

ICE DancingWhere stories live. Discover now