Capitolo 23

2.4K 128 11
                                    


NOTE MUSICALE.


Vi consiglio caldamente di guardare i due video che ho messo nel capitolo, saranno molto esplicativi. E aiuteranno decisamente ad immaginare la scena.
Buona lettura ci si legge sotto. ☺

___________________________________________



Persa nei miei pensieri non mi accorgo neanche che siamo arrivate. Parcheggi la tua mustang, in quella che sembra essere un'area riservata sul retro di un edificio. Ma dove siamo? Penso tra me e me. Mi guardo in giro curiosa, cercando di notare qualche dettaglio che mi faccia capire meglio. Dall'aspetto sembra essere una palestra, ma non vedo nessuna insegna, nessuna scritta che mi dia la conferma alla mia ipotesi. Continuo la mia indagine, quasi affamata di indizi, ma niente... sono ancora in alto mare... non ho la più pallida idea di dove tu, amore mio, mi abbia portato.

Mi apri lo sportello, da perfetta gentildonna quale sei , porgendomi la mano che afferro prontamente. Arriviamo ad una porta, su di essa non vi è nessuna scritta... ancora.

Sembra sia un macchinoso piano, ben congegnato, per non farmi scoprire dove cavolo siamo. È frustrante!

Ti vedo tirare fuori delle chiavi e l'istante dopo sento la tua mano stringere di più sulla mia pronta per trascinarmi all'interno. Il posto è buio, non vedo nulla.

"Clarke, aspetta qui un attimo, non ti muovere. Vado ad accendere le luci", sussurri allontanandoti da me.

L'attimo dopo sento un rumore di interruttori ed un fascio di luci abbaglianti mi accecano all'improvviso. I miei occhi ci mettono un po' a mettere a fuoco. Quando mi abituo alla luce, davanti a me, vedo una stanza bellissima... ci sono molte sbarre per la danza, pareti ricoperte di specchi ed un bellissimo parquet lucido sotto i miei piedi. Un'insegna luminosa gigante lampeggia sull'altro ingresso, probabilmente quello principale. Ovviamente, sempre più curiosa, la leggo subito e rimango a bocca aperta.

'WOODS DANCE ACADEMY'.

Questa è la scuola dei tuoi genitori, Lexa, dove tu qualche volta dai lezione e soprattutto dove mi hai sempre detto che non mi ci avresti mai portato, perché ti ricordava troppo Niko e non volevi rattristarmi... ma allora, amore mio, perché siamo venute qui questa sera? Ti osservo cercando di capirci qualcosa. ti vedo tranquilla, serena, non sembri nervosa ne tanto meno triste.

"Lexa... questa è...", comincio la frase, ma non riesco a finirla.

"Sì Clarke, è la scuola di ballo dei miei... per favore vieni qui... ti voglio far vedere una cosa", il tuo tono è basso, ma un timido sorriso compare sulle tue labbra..

Ti raggiungo in fretta, avvicinandomi ad un'immensa vetrina. Osservo curiosa al suo interno e vedo moltissimi trofei, medaglie, foto e articoli di giornale incorniciati. Leggo, avida di informazioni, finché la tua voce non ritorna ad echeggiare nella sala silenziosa.

"Clarke...ti ho portato qui, stasera, perché mi sembrava giusto... presentarti mio fratello...", mormori con un filo di voce, girandoti verso di me.

Le tue parole mi obbligano a cercare i tuoi occhi. Li vedo brillare di una lucentezza che mi fa tremare. Sei diventata trasparente, posso leggere tutti i tuoi sentimenti in questo momento, senza filtri o barriere, il tuo infinito amore è contenuto lì, nel tuo sguardo, non credevo che potessi essere così intensa, ma lo sei. Dio, Lexa sei stupenda ed io... io ti amo da morire, per l'amore che provi e che sai dare.

"Clarke lui è Niko... il mio fratellone...", mi giro a guardare la foto che mi indichi.

In quella immagine ti vedo abbracciare un ragazzo, sorridete felici mentre sollevate in aria un trofeo enorme. Sorrido nel vederti così piena di gioia... ma poi sopraggiungere l'amarezza pensando a quanto la vita sia stata ingiusta con te, portandoti via la persona che amavi di più al mondo... tuo fratello.

ICE DancingWhere stories live. Discover now