Capitolo 24

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La mattina seguente, quando mi sveglio, mi trovo nel mio letto, nonostante abbia dormito poco o niente la scorsa notte, mi sveglio pimpante e con il sorriso. Corro in bagno per una doccia veloce. Mi asciugo velocemente e, quando vedo la mia immagine riflessa nello specchio, mi sorprendo ad accarezzarmi le labbra che non vogliono smettere di sorridere. I ricordi della serata appena trascorsa ritornano nella mia mente, le emozioni intense, i sentimenti provati, mi fanno ancora battere forte il cuore. Ed è più forte di me, il mio sorriso si allarga, sono felice, ed il merito è solo tuo... Lexa.

Sento mia madre chiamarmi per la colazione. Do una rapida controllata all'orologio.

"Oddio, ma è tardissimo!", impreco con me stessa cercando di darmi una mossa.

Visto la fretta non cerco neanche di nascondere il mio stato d'animo a mia madre. Non chiedetemi come, ma lei riesce a fiutare tutte le novità che mi riguardano ad un miglio di distanza, in confronto l'ispettore Callaghan è un dilettante. Ed infatti riesco a schivare l'interrogatorio e ad uscire di casa.

Mi dirigo al Britannia per il solito allenamento, con un strana allegria in corpo. La consapevolezza che, tra poco più di 20 minuti ti rivedrò, Lexa, mi fa schiacciare di più il pedale dell'acceleratore.

Beh, sì, ieri mi hai detto che saresti venuta ad assistere ai miei progressi e che avresti provato a trascinare con te Anya. Tra una coccola e un'altra, abbiamo parlato tanto della loro situazione e pensiamo sia il caso di forzare un po' le cose. Quelle due devono chiarire e hanno bisogno di una piccola spinta.

Arrivo al pala ghiaccio e vado subito nello spogliatoio a cambiarmi. Quando mi avvicino alla pista incontro Raven, il suo volto è ancora triste e sconsolato, cerco di tirarla un po' su, ma con scarsi risultati. Spero solo che tu riesca a portare qui la dottoressa, a questo punto o la va o la spacca.

Il tempo di scendere in pista e vi vedo entrare, Rae è di spalle e non si accorge di niente.

"Clarke, avanti comincia il riscaldamento", mi dice controllando sulla sua cartellina, il tipo di allenamento che voleva farmi fare.

Io faccio un paio di giri della pista sciogliendo un po' i muscoli. Senza farmi notare troppo faccio un cenno di saluto a te ed Anya e con lo sguardo vi seguo fino a che non vi accomodate sugli spalti.

Raven continua a dirmi cosa fare senza degnarmi di uno sguardo, andiamo avanti così per più di un'ora... decisamente stanca di questo atteggiamento decido di fare qualcosa. Ti faccio l'occhiolino come segnale d'intesa e comincio a tessere la mia tela.

"Rae, lo so che sei triste per via di Anya, ma ti dispiacerebbe darmi un po' di attenzione quando faccio gli esercizi? Sai, sei la mia allenatrice e mi piace un mondo quando mi riprendi per qualcosa che faccio alla rovescia", le dico cercando di farla ridere.

Per un attimo il piano funziona, ma subito dopo torna seria. Lei è ancora di spalle e non si è ancora accorta della presenza della sua dottoressa.

"Immagino che tu non abbia ancora parlato con Anya, vero?", provo a farla cadere in buca.

"E per dirle cosa Clarke?".

"Beh, non so... potresti cominciare con quello che hai detto a me... ieri", continuo a provocarla.

"Clarke, non servirebbe a niente, lei ha già deciso, e io non ho nessun diritto, non sono nessuno per oppormi a questa sua scelta...", la sua voce è sempre più sconsolata.

Noto Anya agitarsi sentendo le parole di Raven, segno che il piano sta funzionando.

"Rae, come puoi dire che non hai voce in capitolo? La ami o no?", le domandò mettendola alle strette.

ICE DancingWhere stories live. Discover now